(22) Kate Argent e limonata

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<<Conosci mia zia Kate vero?>>
<<In che senso Allison, non riesco a capire.>>
<<Klaudia, è molto semplice, CONOSCI MIA ZIA KATE SI O NO?!>>
Urlò, alzandosi di colpo dal divano:
<<No, calmati!>>
La mia migliore amica era completamente fuori di sè:
<<Mi stai mentendo.>>
<<Perchè ti dovrei mentire?>>
Si lasciò andare di nuovo sui cuscini:
<<L'ho seguita ieri sera. Ti ho vista. Dagli Hale. Da Derek. Ho visto cosa ha fatto Derek. Vi siete baciati Klaudia! È tuo parente ma non ti fai schifo da sola?>>
<<Allison...>>
<<Ho visto cosa mia zia ti ha fatto. Perchè i proiettili erano blu?>>
<<Questi non sono affari tuoi. Lui non sapeva...>>
<<Sei un lupo mannaro?>>
<<ASCOLTAMI!>>
<<RISPONDI ALLA CAZZO DI DOMANDA!>>
Puntò i piedi a terra e si alzò per sovrastarmi:
<<SI!>>
Urlai, alzandomi anch'io:
<<Chi altro c'è?>>
<<Che cazzo dici Allison non siamo...>>
<<CHI ALTRO C'È!>>
<<SCOTT, IO E DEREK CHE IO SAPPIA!!>>
<<Scott.>>
Abbassò lo sguardo:
<<Da quanto lo sai?>>
<<Da ieri sera. Non sono nemmeno sicura di esserlo, da ieri sera non ho avuto ripercussioni.>>
<<TI TRASFORMI CON LA LUNA PIENA!>>
<<LO STROZZALUPO NON MI FA EFFETTO... aspetta...>>
<<Ti trasformi STANOTTE!>>
Oh merda. Avevo promesso ad Isaac un'uscita a cena:
<<Okay...>>
<<Fatti legare. O andrai a caccia.>>
Prese la sua giacca dallo schienale della sedia e uscì prima che io potessi raggiungerla. Mi sedetti fuori sull'erba ben curata del giardino, mentre Prada scodinzolava e saltellava. La prima persona a cui pensai fu Stiles. Composi il suo numero e vidi la jeep entrare nel vialetto: tempismo perfetto:
<<Buongiorno piccola.>>
Scese, sbattendosi dietro lo sportello. Lo baciai:
<<Ora si che è un buon giorno!>>
Mi sorrise e strofinò il suo naso contro il mio:
<<Giorno!>>
<<McCall!>>
Comparve dall'altro lato della jeep con il suo sorriso.
Lo abbracciai:
<<Ciao. Lydia mi...>>
<<Lydia è uscita con Jackson.>>
<<Dov'è Derek?>>
<<Starà per qualche giorno nell'appartamento di Isaac.>>
<<Che succede?>>
Disse Stiles, interrompendoci, raccogliendo il mio cellulare dall'erba e mostrandomi lo schermo:
<<No nulla, volevo solo darti il buongiorno!>>
Quel sorriso fece vacillare la mia decisione di parlargli:
<<Andiamo dentro.>>
<<Klaudia!>>
Scott mi tirò per un braccio:
<<Stasera vieni a casa mia.>>
Sussurrò:
<<Esco con Isaac, non riuscirò mai a disdire!>>
<<Devi farlo o finirà male.>>
<<Ragazzi, cosa borbottate?>>
<<Nulla!>>
Sorrisi, gli presi la mano ed entrammo in casa:
<<Restate a pranzo?>>
<<No, io no, vado in centrale.>>
Esclamò Stiles. Suo padre era lo sceriffo della contea:
<<Io si, volentieri!>>
<<No, lui non può!>>
Stiles incenerì Scott con uno sguardo:
<<Sta tranquillo tesoro, non ci baceremo a lungo.>>
Scherzai, stampandogli un bacio sulla guancia e tirando fuori la brocca di limonata dal frigo:
<<Volete?>>
<<Si, grazie.>>
Dissero all'unisono. Versai la limonata in tre bicchieri di vetro e gliela porsi:
<<Avete visto quanto inglese c'è per domani?>>
Si rivolse Stiles a Scott:
<<Hai fatto economia?>>
<<Non ho aperto libro.>>
Arrossì:
<<Tu Klaudia, hai fatto economia?>>
<<Ho fatto economia, inglese, trigonometria e chimica. E ho anticipato anche storia.>>
<<QUANDO!?>>
Urlò Stiles, un pò indispettito:
<<Venerdi.>>
<<Ma avevamo lacrosse!>>
<<Ho studiato dopo pranzo, poi dopo gli allenamenti. Lydia è stata tutto il pomeriggio sui libri. Io ho fatto un pò tardi ma cosi almeno non ho compiti da fare!>>
<<Questa ragazza mi fa paura!>>
Esclamò Scott:
<<Facci l'abitudine!>>
Sorrisi, e infilai di nuovo la brocca mezza vuota in frigo.

υи αмσяє ѕσνяαииαтυяαℓє ↬ тєєи ωσℓfWhere stories live. Discover now