Capitolo 31: Il rimbombo degli spari🔫

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Il paradosso del sentimento di vendetta è che ti rende dipendente da chi ti ha fatto del male, facendoti credere che ti libererai dal dolore solo quando farai soffrire i tuoi persecutori.

Shan

Il cielo si tinse di una luce, un forte bagliore dorato che si rifletteva sulle acque del lago vulcanico, i raggi riscaldavano l'aria rendendola tiepida, il vento si posava tra le fronde, facendo oscillare le cime degli alberi..

Solo silenzio e  il fruscio cingevano ciò che stava per accadere, lo spirito della dea Oshum emerse dalle acque, quelle acque che avevano salvato le anime imperiali della nostra terra.

Sunset tornò a respirare, le sue ferite si cicatrizzarono non appena la dea le adagiò il fiore all'estremità sinistra del petto, quell'estremità che conteneva il suo cuore, quel cuore che non avrebbe smesso mai di battere.

Era come se la sua anima fosse stata travolta da un soffio vitale, quel soffio che le aveva dato la forza di tornare a respirare dopo aver visto solo il buio delle tenebre.

L'immagine della dea si dissolse lasciando alle sue spalle i primi segni del cielo notturno, un cielo privo di luna, la dea Ecate era pronta a ricevere la sua vendetta, perché ad ogni corpo rinato ne corrispondeva uno da sterminare.

L'anima di una donna avrebbe raggiunto l'inferno, quell'inferno ricoperto di fiamme ardenti, che lancinano l'anima provocando un intenso dolore di morte.

Quell'anima apparteneva alla donna che aveva cagionato tutto questo male, lei l'assassina di mia sorella Sunset, lei la donna che mi aveva dato alla luce, ma che possedeva dentro la sua anima solo sete di vendetta e mera malvagità, lei aveva ucciso un amore, lei meritava di non vivere, avrei vendicato mia sorella, avrei seguito le sue stesse orme.

La radura era invasa da rumori sospetti, piccoli passi avevano osservato l'intero rito, ma chi si nascondeva dietro quelle fronde?

Quel ragazzo uscii allo scoperto e vidi mia sorella piangere di gioia, le sue lacrime erano calde e salate, lacrime di una guerriera, gli corse incontro per poi abbracciarlo senza lasciarlo andare più via.

Cosa significava morire?

Sunset
Morire equivale a smettere di amare, a sentire dentro di te il soffio vitale che ti permette di rinascere ogni giorno sempre più forte rispetto al giorno precedente, amare se stessi significa porre tutto all'interno dell'oblio, porre tutto il male lontano da sé, eppure non ero mai stata capace di fare ciò, perché prima del mio bene veniva sempre il bene altrui.

Avevo amato mia madre, ma non ero stata capace di salvarla prima che il sole tramontasse e che quella zanna le si conficcasse nel fianco, avevo amato Gleidis, ma lei era stata capace di togliermi ogni cosa, tutto ciò che di più caro avevo, l'affetto familiare.

Ero convinta che all'interno di tale raggiro ci fosse lei, la sua mente astuta, lei l'assassina della mia vita.

All'interno delle sue vene non scorreva sangue, ma solo vendetta e veleno, quel veleno capace di ucciderti all'istante solo dopo averlo inalato, quel veleno che entrava dentro le vie respiratorie e pian piano lasciava il posto al buio, il buio della morte.

Questo era morire, essere incapace di amare e salvare gli altri, non ero stata capace di mettere in salvo i piccoli di Anshar, la zanna di uno dei piccoli mi si era conficcata nel ventre e avevo perso i sensi, entrando nell'oblio della morte.

Cosa significava rinascere?

All'improvviso sentii la mia anima lasciare il mio corpo, la vidi allontanarsi pian piano, speravo fosse solo un incubo, ma in realtà stavo osservando il mio corpo morire e la mia anima fuggire via tra le stelle del cielo, accanto all'anima di mia madre.

Poi ad un tratto sentii quell'acqua posarsi piano sulle mie tempie, sul mio cuore e sul mio costato per risanare la ferita ricolma di sangue, quell'acqua curativa  mi avrebbe salvato dalla morte e fu proprio in quell'istante che rividi i suoi occhi posarsi sui miei, era lo sguardo di mia madre, le sue mani accarezzavano il mio volto, lasciando dietro il tocco delle sue dita dei brividi che furono una scossa per la mia anima.

Una tal forza si impossessò di me e ripresi a respirare, la mia anima era tornata in gabbia all'interno del cuore, ma questa volta capace di volare sempre più in alto, pronta a rinascere e a uccidere lei.

Dovevo vendicare mia madre.

E fu in quel momento che concepì cosa significasse amare, non appena rividi il volto di Yari e il mio cuore perse un battito.

Shan

Lo amava, anche se i suoi occhi cercavano di tacere, la sua anima non aveva mai smesso di brillare dal primo istante in cui l'aveva rivisto.

Sarebbe stato un ottimo alleato per compiere la nostra vendetta, quella vendetta che ci aveva reso dipendenti da lei.

Mi avvicinai a lei consapevole di essere respinto, ma la abbracciai per farle comprendere che sarei stato sempre dalla sua parte, nonostante ogni cosa, che ero disposto ad uccidere mia madre per salvare lei, per salvare la specie degli elefanti dai bracconieri.

Da qualche tempo avevo scoperto che all'interno della stanza proibita si nascondeva un baule ricolmo di sangue, foro bruciate e foto in brandelli, ma ciò che mi fece crollate il mono addosso fu vedere mia madre impugnare quel fucile da caccia pronta ad uccidere, dietro l'organizzazione vi era lei.

Lei era riuscita a manipolare mio padre, a farlo precipitare in una trappola chiamata morte, una trappola da cui non ne sarebbe mai più uscito illeso, aveva dato lei il segnale per far uccidere Teares così come per far uccidere Sunset, ormai non avevo più alcun dubbio.

"Bisogna escogitare un piano, bisogna coglierla di sorpresa e ucciderla, in tal modo di compirà la vendetta voluta dagli spiriti supremi, ma anche la vendetta che si rigenera nel nostro sangue,sei parte di me, Sunset, nei tuoi occhi si cela amore, quell'amore che ho bisogno di donarti, perché io sono tuo fratello, quel fratello sempre desiderato e odiato allo stesso tempo, colui che ti ha donato e sottratto tutto", le parole uscirono come una valanga durante una bufera di neve sulle cime dei monti più alti.

Fu sorpresa dalle mie parole e fece qualcosa che non mi sarei mai aspettato, mi abbracció senza lasciarmi respirare, sempre più forte, finché pian piano sussurrò: -" Finalmente ho ritrovato la mia metà, quella metà che mi è sempre mancata".

La notte era oscura e tetra, la luna si ergeva sul cielo plumbeo della notte, una luna rossa, come se fosse iniettata di sangue, quel sangue che era riversato per terra m

Si udii nell'aria il rimbombo degli spari, spari che non avrebbero mai più ucciso un singolo elefante, ma solo malvagi bracconieri, le nostre mani si erano unite per premere il grilletto, mentre la sua voce gridava aiuto, ma gli spari lasciarono dietro di sé il silenzio della morte.

Angolo autrice
Buonasera miei cari lettori  volevo scusarmi per l'assenza.
Per differenti motivi non ho potuto aggiornare lunedì, ma in compenso vi ho creato un capitolo intenso e forse anche il capitolo più lungo che abbia mai scritto.
Cosa ne pensate del momento della rinascita?
Cosa pensate del fatto che Shan desidera allearsi con la sorella?
Vi piace un eventuale amore platonico tra Yari e Sunset?
Chi avranno ucciso?
Tutto questo nel prossimo capitolo.
Spero che tale capitolo vi piaccia, lasciate pure un commento e una stellina.
Buonanotte
A presto la vostra sognatrice🐘

Sunset 🐘Onde histórias criam vida. Descubra agora