Sunset 🐘

Capitolo 35: Profezia astrale

Eglee

Le segrete erano state da sempre le mie complici, quelle mura avevano udito ogni mio pianto prima della morte di mia madre, quelle mura avevano sentito il rumore di una risata sincera che pian piano si affievoliva, avevano visto crescere una principessa dall'aspetto di guerriera e una donna che non si sarebbe arresa davanti a nessun ostacolo.

Avrei distrutto quel muro invalicabile con tutta la mia energia vitale, con tutto il dolore che mi feriva, lo avrei tirato fuori per distruggere e uccidere.

Quelle mura avevano dei cupi meccanismi ingegnosi che mi aveva mostrato mia madre, qualora fossi rimasta vittima dei tranelli dei piccoli servitori del palazzo.

Sapevo che un portale mi avrebbe condotta presso le cucine del castello, uno dei luoghi abitato solo dalla schiavitù, mio padre lì non mi avrebbe mai trovata.

Appena fu notte fonda svegliai Ismael facendogli segno di seguirmi, ma in silenzio altrimenti ci avrebbe atteso solo una morte nera, coloro che scappavano dalle celle sarebbero stati impiccati davanti alla folla.

Una guardia sorvegliava la nostra cella, ma i suoi occhi si chiusero proprio nel momento opportuno, riuscì a prendere le chiavi che erano riposte a fianco dell' elmo e con due veloci giri aprì le sbarre che mi avevano reso prigioniera.

Il corridoio era illuminato da lanterne e l'aria era tetra e plumbea come quella di un cielo invernale, bisognava correre verso la terza cella e lì toccando il terzo mattone si sarebbe aperto il vincolo che ci avrebbe condotti alla salvezza, la guardia era occupata a incarcerare delle donne e ne approfittai per saltare il più in alto possibile e con le dita buttai giù quel mattone e corsi a perdifiato ritrovandomi dietro al forno della cucina, il portale si chiuse prima che qualcuno potesse seguirci e Ismael era sano e salvo accanto a me.

Era l'alba e sapevo che mio padre avrebbe abbandonato il suo castello per la battuta di caccia che si teneva presso il giardino, era il momento di intrufolarmi all' interno della stanza proibita e scoprire tutte le verità che mi erano state celate.

Quella stanza era un cumulo di polvere rilegata tra i libri, ma amavo l'odore delle pagine ormai ingiallite, sapevo che avrebbe nascosto tutto in una combinazione di libri così provai a ricordare la combinazione delle porte segrete del nostro castello:~Ad est del mare nasce il sole, sorge dal fondale dell' oceano durante la profezia astrale~.

Certo come avevo fatto a non pensarci, il libro si nascondeva nella parte est della biblioteca dove vi erano gli scaffali contenti i segreti del mare, adesso bisognava cercare il libro della luna astrale.

Ismael mi prese tra le sue braccia e mi sollevo, quel libro era nascosto tra tutti, un codice ne bloccava l' acceso, ma bastò digitare il nome del regno affinché si aprisse e dopo qualche secondo quelle cartacce macchiate di sangue uscirono fuori, mio padre faceva parte di quell' associazione, ed Hendrick che per molto tempo avevo considerato come un secondo padre, in realtà era il suo più fedele complice, e poi tra le maschere si nascondeva anche il suo nome Gleidis, il mio destino e quello di Sunset erano indissolubilmente uniti.

Chissà se fossero giunti in tempo prima della luna piena, la nostra missione senza di loro sarebbe fallita.

Sunset

Pochi passi ci dividevano dal castello di sabbia, e i miei presentimenti non erano errati, quella strana sensazione che fluttuava nella mia mente si stava impossessando di me, ero sicura che Ismael ed Eglee fossero in grave pericolo.

Pochi passi e una immensa esplosione comparve dal ponte levatoio del castello, rumori di armi da fuoco e guardie che accorrevano verso la torre più alta e le miniere d'avorio del castello.

Il castello era stato attaccato dall' organizzazione, il re Javier era nei guai e così anche la principessa, bisognava liberarli prima che li avrebbero trovati, presi quell'amuleto color ambrato che mi aveva donato Eglee e desiderai con tutta me stessa che un segno si rivolgesse a me per seguire la via da percorrere.

Un barrito di elefante si udì tra le fiamme e impavida corsi senza timore di morire; tra le fiamme i corpi di cuccioli ed Eglee e Ismael che tentavano di salvare gli ultimi, ma ormai tutto era inutile, quelle piccole creature avevano lasciato la terra del Kenya e si erano ricongiunte al cielo, erano piccole stelle che marchiavano la volta celeste.

Quella notte non appena fummo lontani da ogni pericolo, iniziammo il nostro cammino, prima che la luna si alzasse candida nel cielo bisognava raggiungere la terra della morte e invocare la dea Oshun.

La terra sembrò distruggersi e tremare dividendosi in due parti e una fonte d'acqua scendeva giù dalla luna posandosi sulla terra, acqua cristallina in cui risiedevano i nomi degli eredi dei combattenti della dinastia Elgeyo, quei nomi che marcavano ognuna delle nostre personalità, e forniti di un'armatura fummo scortati al di là del portale che ci avrebbe condotti alla Valle dei soldati dove avremmo intrapreso l'avventura più grande della nostra vita, uccidere per amore

La dea librò tra l'acqua che pendeva dalla luna dei piccoli fiori argentati e una forte luce illuminò il Kenya, inghiottiti dal bagliore ci ritrovammo catapultati in una nuova dimensione, la profezia astrale aveva preso luogo e noi saremmo stati all'altezza del dovere affidatoci dalle stelle.

Angolo autrice
Carissimi lettori eccomi nuovamente qui con un capitolo accattivante, dove condurrà tale portale?
In che missione si ritroveranno gli eroi?
Buona lettura, lasciate una stellina e un commento se vi è piaciuto