11- Never Have I Ever

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Non ricordavo molto di quella serata.

Mi ero sfilata il cappotto, lo avevo appeso alla spalliera della sedia ed avevo slacciato i primi bottoni del maglioncino che avevo addosso.
Non avevo esagerato, sarò onesta, avevo scoperto l'essenziale per poter attirare l'attenzione di un ragazzo colmo di autostima e vanità, così da concentrare la sua attenzione dove non avrebbe dovuto e così da poterlo gestire in maniera impeccabile.

In un'altra situazione gli avrei mollato uno schiaffo se soltanto lo avessi beccato ad intrufolare lo sguardo dove non avrebbe dovuto, ma in quel caso ero ponta a trattenermi e a fingere che il caldo mi facesse annebbiare i pensieri.

Zayn, davanti a me, aveva accorciato le maniche della sua camicia ed aveva già bevuto qualche sorso di quella vodka, per scaldarsi prima di cominciare a giocare e giusto per fingersi il macho della situazione.
Aveva anche lui staccato quel ridicolo papillon che gli cingeva il collo, aveva slacciato i primi quattro bottoni della sua camicia ed aveva esposto i suoi pettorali scolpiti e decisamente attraenti sotto ai miei occhi, con orgoglio e sicurezza.

Mi osservava con sfida, con un cenno di divertimento ma comunque con quel costante spiraglio di malvagità sulla sua espressione che, per nessun motivo al mondo, si decideva a cancellare.

Avevamo cominciato con delle affermazioni piuttosto tranquille: 'non ho mai fatto un tiro di sigaretta', per esempio.
Affermazione alla quale ricordavo che Zayn avesse bevuto animatamente, aspettandosi già da subito di dover assistere a così tanta astuzia da parte mia.

Tuttavia non aveva di certo la faccia di qualcuno che non aveva mai fatto un tiro di sigaretta.

E lui mi aveva seguito a ruota, con la sua solita superiorità e scaltrezza, uscendosene con: 'non ho mai fatto sesso con un'umana'.
Non ho mai fatto sesso con un'umana? Già, proprio questo aveva detto. Ed ero certa che quando lo avevo sentito dire ciò, ero fin troppo sobria per poter aver frainteso.

Ricordavo che aveva leccato le sue labbra in maniera provocante, nello stesso istante in cui pronunciava quelle parole e notava la confusione fasciare completamente il mio volto. 'Un'umana?' Ripetei.

Non ero di certo interessata ai dettagli della sua vita sessuale, ovviamente, ma di certo la sua affermazione aveva stuzzicato la mia curiosità e di conseguenza non riuscivo a controllare le mie domande: 'insomma, con chi fai sesso se non...' mi sembrava assurdo persino da dire, 'con chi fai sesso se non con gli umani...?' Aggrottai la fronte.

Di tutta risposta Zayn, che al solo vedere quella bottiglia di vodka appariva nella mia testa con il suo solo nome e non soltanto con il nomignolo di psicopatico, mi mostrò la sua dentatura bianca e si sporse per far scivolare la bottiglia sotto ai miei occhi, con inganno: 'il gioco non comprende spiegazioni', tagliò corto lui, strizzandomi l'occhio con un ghigno di soddisfazione.

E non glielo lasciai dire due volte.
Non volevo di certo dare altre soddisfazioni a quel ciuffo nero ed ormai spettinato sulla sua fronte: 'okay', alzai tranquillamente le spalle, distogliendo lo sguardo dal suo.

Afferrai con sicurezza la bottiglia e feci un breve sorso, così da accontentarlo.

Mi bruciai quasi la gola, quando quell'amaro sapore avvolse il mio esofago, ma cercai comunque di stringere i denti e di non fare strani versi, mentre la appoggiavo nuovamente al suo posto; così da non far ampliare quel costante sorrisetto irritante.

'Non ho mai fatto del male a nessuno, prima dell'altra sera, quando ti ho preso per il collo'. Parlai subito, senza nemmeno dare ai suoi occhi investigativi, il tempo di osservare le mie reazioni all'alcol.

Sightings - ZAYNDove le storie prendono vita. Scoprilo ora