16- Brotherly Support

1.7K 229 33
                                    

Quando ci baciammo, in qualche modo, sembrò essere la cosa giusta da fare.

La sua barba solleticò la mia pelle e la sua bocca sulla mia coprì ogni traccia di quell'uomo incontrollato e dai tratti sovrannaturali che stava quasi per essere scoperto.

Ovviamente lo feci soltanto con il solo scopo di proteggere la sua immagine e il mio futuro.

Ma comunque le dita di Zayn strinsero le mie gote e le sue labbra impazienti, pronte fin da subito ad approfondire quel bacio, si mossero leste.

Seguii i suoi movimenti sentendo il mio cuore battere rapido, cercando si gestire il modo fugace con il quale mi baciava ma, quando la mia testa perse ogni concezione del tempo e la sua lingua si insinuò tra le mie labbra con precipitazione; una parte di lui sembrò sopraffare quel suo aspetto e lo fece scostare di colpo da me, quasi con un balzo.

Staccò immediatamente le sue mani dal mio volto e mi guardò negli occhi, spalancando i suoi rossi, ormai sommersi di sangue: 'cosa cazzo stai facendo!?' Mi rimproverò.

I suoi canini appuntiti, il suo sguardo furibondo. Sembrò essere letteralmente il ritratto della rabbia e dell'angoscia.

Aprì la bocca, cercando qualcosa da dire in quel momento di totale imbarazzo e la rinchiusi poi, quando Zayn prese un profondo respiro rigenerante: 'posso ammazzarti Luveny, ti ho già detto che non posso fottutamente avere rapporti con voi u...'

Si ammutolì. La gente attorno a noi sembrò fermare la loro festa per osservarci scettici e per fissare il moro con incomprensione.

Lo vidi poi guardarsi intorno, colmo di terrore e tensione: 'me ne vado', decretò a bassa voce.

E dopo aver serrato i denti con irritazione, voltò i tacchi.

E sembrerà inutile da dire ma se ne andò, completamente, sotto ogni punto di vista.
E mi lasciò lì in mezzo a centinaia di persone sconosciute, in mezzo ad infinite probabilità di morte e, con l'amaro in bocca.

Mi ritrovai così a dover uscire da quell'abitazione, con calma e sconvolgimento allo stesso tempo.

Non riuscivo a credere di aver baciato quel sociopatico, non riuscivo a credere di essere stata così ridicola da pensare di dover proteggere la sua immagine per salvaguardare la mia.

Mi sedetti così su un muretto adiacente a quella villa enorme ed isolata e, con un sospiro di frustrazione, posai i gomiti sulle ginocchia.

Il silenzio della campagna, fuori da quelle mura rumorose, aveva fatto finalmente respirare il mio cervello.

'Sei Luveny?' Sentii domandare alle mie spalle, da una voce maschile.
Mi voltai di colpo e proprio accanto a me, più vicino di quanto credessi, trovai un ragazzo vestito in giacca e cravatta, dai corti capelli castani e dagli occhi color nocciola.

'Già, ma in questo momento preferirei essere a casa', lo assecondai con un sospiro, voltandomi poi verso la strada.

'Sono Liam', si presentò.
Subito dopo vidi la sua mano spuntare davanti ai miei occhi e con seccatura l'afferrai, notando un enorme rosa tatuata sul dorso della su mano: 'come sai il mio nome?' Domandai confusa, alzando lo sguardo.

Un sorriso docile si dipinse sulle labbra del ragazzo: 'sono il fratello di Zayn', mi informò, sedendosi poi al mio fianco, con calma, 'non sono suo fratello di sangue ma...insomma, è una cosa complicata', farfugliò.

Lo osservai per qualche secondo e poi mi sedetti composta, con curiosità: 'è una cosa complicata che riguarda la vostra specie?' Chiesi, facendo una risatina.

Sightings - ZAYNDove le storie prendono vita. Scoprilo ora