39- One Bite And You're Hooked

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Subito dopo quel terribile accaduto che aveva lasciato con la bocca asciutta chiunque fosse presene in quella stanza, Zayn aveva semplicemente deciso di mettere fine a quella ridicola armata di folli che tentavano di dissuaderlo.

Li aveva lasciati lì senza dire nient'altro, senza ricevere alcun'altra protesta e senza dare ulteriori spiegazioni al fatto che miracolosamente, una come me, era ancora in vita in mezzo ad un branco di ibridi con tendenze omicide.

Avevamo continuato a percorrere il corridoio con una pistola puntata alla schiena, con lo sguardo fulmineo di Zayn addosso; e in fine mi aveva spinta ad entrare nella sua camera con poca gentilezza, lasciando che tutti tacessero alle nostre spalle, oltre quella porta.

Non appena fui catapultata al centro della stanza e Zayn finì di chiudere la porta a chiave, quasi d'impulso abbassò velocemente la pistola e tirò un sospiro di sollievo.

'Mi dispiace per questo trattamento, Luv', disse velocemente, voltandosi per guardarmi.

Ma di certo non si sarebbe aspettato di trovarmi ad un centimetro dal suo corpo e che la mia mano colpisse la sua guancia con così tanta forza da fargli istintivamente voltare il capo.

Non a caso gemette, tornando poi a guardarmi con la fronte aggrottata e con il palmo della sua mano fermo sul punto dove avevo appena sfogato ogni mia tensione: 'oh, prego Zayn per aver evitato che mi sbranassero in massa!' Esordì sarcastico, spalancando gli occhi con irritazione.

'Fammi il piacere...' lo liquidai con superficialità, alzando gli occhi al cielo mentre gli voltavo le spalle e mi dirigevo con un passo seccato verso il suo letto.

'Scusa, cosa diavolo avrei fatto per meritarmi uno schiaffo in faccia!?' Lo sentii protestare alle mie spalle.

Scossi semplicemente il capo con seccatura e sorvolai le sue lamentele, proseguendo in ciò che stavo facendo e che desideravo fare da quando mi avevano catturata e rinchiusa in una stanza.

Mi sfilai quella pesante e sporca felpa di dosso e la lanciai sul materasso, seguendo poi le mie azioni con la vestaglia che, misteriosamente stropicciata e sporca del sangue di chissà quale creatura soprannaturale, stava davvero cominciando ad infastidirmi.

Tolsi anche quest'ultima, restando in reggiseno e mutande, senza alcun genere di disagio.

'Devo farmi una doccia', sputai.

Mi voltai a guardare Zayn con interrogazione e quest'ultimo era ancora lì, immobile dove lo avevo lasciato con uno schiaffo in faccia, mentre ancora reggeva quell'arma in mano, pietrificato.

Mi osservava perplesso, accigliato e stranamente senza alcun tipo di malizia o divertimento viste le mie condizioni.

'Hai intenzione di passare il resto della tua vita con quel sangue in faccia?' Lo indicai, disgustata dai resti dell'ultimo spettacolo al quale aveva gentilmente deciso di farmi assistere.

Zayn si passò le dita sulle labbra, piuttosto scettico, e in fine abbassò lo sguardo al palmo della sua mano: 'è il sangue il problema?' domandò, tornando a guardarmi con un sopracciglio alzato, 'ti fa schifo il sangue?'

'Beh, se per te fa parte dell'alimentazione sappi che per me fa parte dei requisiti necessari per restare in vita', ammiccai, alzando le spalle.

'Okay...' Sbatté rapidamente le ciglia, piuttosto confuso: 'e perché mi hai dato uno schiaffo?' Chiese ancora una volta.

Probabilmente essere picchiato non rientrava nei suoi limiti di vampiro immortale con un ego intramontabile e questo rendeva la cosa ancor più divertente: 'è così umiliante per te?' Risi.

Sightings - ZAYNDove le storie prendono vita. Scoprilo ora