24- Test Me

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Quella mattina non feci altro che pensare a Zayn e a come aveva deciso di sbarazzarsi del suo amico cadavere. Non mi toglievo dalla testa l'immagine di una me arrestata e costretta a fare la madre in manette, mentre Harry veniva a farmi visita mensilmente e mentre mi concedevano di vedere mia figlia una volta l'anno, sotto osservazione.

Ma nonostante questo avevo proseguito andando tranquillamente a lavoro e lasciando Lise a casa con mia madre, come se niente fosse successo e come se la sera prima Zayn non avesse ucciso un uomo nella mia camera, subito dopo avermi fatta illudere che fosse scomparso dalla mia vita e che non avrei più avuto notizie di lui e del suo branco di amici sovrannaturali.

Avevo letteralmente imposto a mia madre di non aprire la porta a nessuno per alcun motivo e di non lasciare Lise per un secondo, inventando qualcosa sul momento.

Zayn invece non mi aveva fatto sapere niente, naturalmente: non si era fatto sentire ed ed era scomparso come sempre, facendomi preoccupare.

Come sempre nelle situazioni più necessarie, si ostinava a dissolversi nel nullla e a farti desiderare accidentalmente di volerlo vedere apparire da qualche parte.

Verso mezzogiorno tornai a casa, esausta.

Denise aveva scritto parecchie bozze su qualche articolo irrilevante e gli altri si erano limitati semplicemente a restare seduti, senza fare niente, rendendo il mio lavoro una vera e propria impresa.

Probabilmente fare il capo e gestire dieci dipendenti, non era poi così semplice come Chris faceva sembrare.

Non appena entrai in casa, appesi il giaccone all'ingresso e mi diressi in soggiorno, cercando Lise da qualche parte, per domandarle cos'avrebbe voluto mangiare per pranzo.

Ma ancor prima che potessi perder tempo a chiamarla, mia madre spuntò davanti a me con una forchetta in mano e con un grembiule decisamente ridicolo.
Intuii stesse già cucinando, visto il suo aspetto: 'Luveny, tesoro, Lise è in camera con il tuo amico', mi informò.

Lanciai un'occhiata ai fornelli, assicurandomi che nessuno avesse ancora preso fuoco, e tornai poi a lei: 'Harry?' Domandai.

'Cosa?' Corrugò la fronte e scosse il capo, 'no, non con suo padre...'

'Chi allora!?' Mi allarmai.

Se gli stessi pazzi che stavano cercando me e che non erano riusciti ad uccidermi, avessero deciso di arrivare di nuovo a Lise?

'Il...il tuo amico, è davvero un bel ragazzo!' Esclamò impacciata, decisamente confusa dalla mia reazione.

'Mamma, chi hai lasciato entrare?' Insistei.

'Ha detto di essere un tuo amico!' Si giustificò di nuovo, alzando la voce.

Ma nel frattempo presi a camminare con passo svelto verso la mia camera, ignorando completamente la sua voce di sottofondo che si ostinava a tranquillizzarmi.
Arrivai fino alla mia camera con il cuore a mille e un sospiro di sollievo scappò dalle mie labbra quando riconobbi Zayn e fortunatamente Lise, sana e salva all'interno della mia stanza.

La porta era socchiusa, perciò, con un minimo di autocontrollo mi soffermai ad osservarli, cercando di ristabilire il mio respiro.

Sightings - ZAYNDove le storie prendono vita. Scoprilo ora