24- il canto dell'uccellino

743 37 34
                                    

Il sole era ormai tramontato.
La vista della città in trambusto era a dir poco favolosa da ascoltare, un odore di un umido regnava quella sera.
Piogerrellava.
Piccole gocce.
Una dopo l'altra.

Nel frattempo nel tendone, al caldo con luci soffuse di un colore diverso dall'altro.
Blu, verde, giallo, rosso, indaco, rosa.

"Dove è Jerome?" Chiesi
"Oh, lui ha detto che doveva sistemarsi il trucco." Ammise Jack mentre tra le mani teneva accendini e spade.

Annuii.

"Peeeengy" lo chiamai con voce giocosa, guardando Oswald con uno dei suoi migliori abiti, le scarpe lunghe e appiattite e il ciuffo nero carbone alzato in una piccola crestina.
Un vero e proprio pinguino.
"Come sto?" Chiese facendo un giro su se stesso sorridendo soddisfatto
"Una favola!" Ridacchiai
"Cariiiiiiino!!" Ammise Ashley saltellano mentre lo splendido trucco che le ricopriva il viso.

Argenteo e verde.

"Ash! Sei bellissima!" Esclamai osservandola meglio nel suo abitino corto e brillantinato di colore verde

"Grazie!!" Mi ringrazio' facendo una piccola sfilata

"Uhm..sai quando finirà quel rosso con il suo trucco e parrucco?" Ridacchiai io.

"Beh..." si morse il labbro la ragazza.
"Prova a voltarti." Ridacchio'.

Mi voltai, vidi Jerome in lontananza che scherzava e giocava con alcuni suoi amici, nel frattempo rideva.
La risata rimbalzava ovunque sotto quel tendone.

"È bellissimo..." sospirai guardandolo in lontananza con il suo volto bianco, le labbra rosse, i capelli in disordine e il completo da clown.

Ashley si avvicinò alla mia sinistra, iniziandomi a dare diverse pacche sulla spalla.

"Eh lo so, lo so.
L'amore è come una botta sulla testa.
Appena ti colpisce, potrà passare tanto tempo prima che se ne vada, ma ci sarà sempre quella cicatrice."
Ridacchiò.

Sorrisi.

Jerome si avvicinava  a noi con uno dei suoi soliti sorrisi da maniaco.

"Come vi sembro?" Chiese divertito guardandomi con uno dei suoi ghigni.

"Sembri uscito da un libro di Stephen King..." ridacchiai un po' osservandolo da capo a piedi.

Fece un piccolo inchino.
"Un onore."

"Ehi fratellone, prendi." Disse Ashley passandogli una maschera nera, lui la indosso'.

Fece un cenno.

Sorrisi osservandolo.

Lui ghignò ricambiando lo sguardo.

Distolsi i miei occhi dai suoi leggermente imbarazzata.

Rise.

"Dove è quel pennuto?" Chiese il ginger

"Eccomi!" Si presentò pinguino zoppicando verso di lui.

"Hai mai fatto un esibizione?"

"Uhm..." ghignò Pinguino

"Nah, non credo..." ridacchiò alzando gli occhi al cielo sorridendo come un ebete.

Jerome si avviò verso il tendone che divideva il pubblico da noi.

"Uu! Siamo pieni sta sera!" Ammise il rosso sporgendo il suo occhio al di fuori della tela.

"Fammi vedere se vedo, il professor Nygma..." dissi scabsandolo via, mentre Jerome ridacchiava.
Mi guardai un po' attorno.
"Conoscendolo si metterebbe ai lati, non al centro dello spettacolo..."
"Come mai?" Chiese Ashley
"Se ci fosse un emergenza potrebbe andarsene più facilmente.
Faceva sempre così all'università."

I MANIAX Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora