36- Ritorno ad Arkham

539 28 6
                                    

Le manette si apprestarono ai miei polsi.

"NO!" esclamò Pinguino.
"Vengo anch'io!" esclamò lui.

"Anch'io ho partecipato!"
"Pengy, smettila... Scappate. "

"Oh no, sorellina." disse Ashley venendomi in contro, presentando i suoi polsi a Jim.

Lo stesso fecero Ed e Ozzie.

Guardai Selina, le feci un cenno di andarsene.
Lei con i suoi occhi brillanti mi rispose carezzandosi il naso con l'indice.
Io feci lo stesso in segno di risposta.

Rob, Helzinger e Chris furono catturati.
"Andiamo ad Arkham." disse uno sbirro sogghigando, con una folta barbetta.

"Harvey, prendi questi tre." disse passandogli i tre uomini.

"Jenny, prendi il punto di domanda ambulante e la ragazzina del circo."

"EHY!" Strillò Ashley.

"Voi due invece, con me." Gordon portò me e Oswald nell'auto.
Chinai la testa per passarci meglio.

"Dovrebbe anche arrestare il signor Montgomeri, ha comunque ucciso qualcuno." dissi io a metà viaggio.

"No." ripose lui secco come uno schioppo.

"Perché no??!" dissi avvicinando il viso al collo dell'uomo.

Non rispose.

Arrivammo ad Arkham.
Entrammo cauti.
Ci cambiammo.

E ci portarono nella sala principale.

"Dai, un'altra volta no... " piagnucolò Robert accasciandosi su una sedia.

"Fa sempre freddo qui?" chiese Ashley con un gonnellone bianco a strisce nere.

"Si." rispose Hezzie con un cenno.

Una pausa.

"Che schifo." dicemmo tutti assieme, io compresa.

"Ehy Rob, ti ricordi quel tavolo?" dissi io accendo un mezzo sorriso.

"Quello dove mi hai quasi ucciso?" rispose lui ridacchiando.

"UAAAAUU!" disse Ashley sorridendo compiaciuta.

Mi guardai attorno.
É sempre stato cosi grigio intorno a me?
Avevo l'impressione di essere in un film degli anni '50.

Jerome era la macchietta colorata della mia vita?
E io me rendevo conto solo adesso.

"Beh, magari non è cosi male qui... " disse Pinguino tirandosi le maniche della divisa fino a coprirsi entrambi i palmi delle mani.

Osservai la mia divisa.

M-126.

Ed ed Ashley avevano invece stampato il numero 124.

Oswald invece il 127.

E i tre uomini il 125.

"Che bello, rimarrò da sola in cella." dissi io alzando gli occhi al cielo.

"O forse con un stramboide... " procedetti io guardandomi attorno.

"FINE DELLA PAUSA!" Urlarono alcuni sbirri.

"Ci vediamo... " dissi io salutandoli con la mano.

Un poliziotto mi portò nella mia rispettiva cella.
Un' ombra femminile.
Intravidi grossi boccoli biondi con diversi ricci colorati.

Si voltò.
Occhi marroni, ma luminosi.

"Ehilà" salutai io sedendomi a terra.
"Ciao. " rispose.

"Come ti chiami?" attaccò lei.
"Maya... Maya Heffelson." mi presentai io.

"Ellen Gilzean. " disse lei porgendomi la mano.
La strinsi debolmente.

"Beh... Bello avere finalmente una compagna di cella.
Prima volta ad Arkham?" chiese la ragazza.

"No."
"Come sei finita qui?"
"Non ne voglio parlare, non sono dell'umore giusto." dissi borbottando un po'.
"Va bene... " rispose lei.

Mi misi sotto alle fredde lenzuola del mio letto.
Ellen ormai si era già appisolata.

Io guardavo il vuoto.
Pensando a tutto.

"Ciao bellezza, io sono Jerome." un flashback improvviso apparso davanti ai miei occhi.

Mi venirono in mente tutte le cose e i momenti passati assieme a lui.

Presi un cuscino, lo abbracciai forte.
Sperando che all'indomani, si sarebbe magicamente trasformato in Jerome.


















#spazioautrice
Uaioh
Jabszjwndhsiwkqnshsiaknqhsosmwhos
L3T1Z14! Gualdah c'é Ellen!
Non so che dire
Anzi si.
Ridi che ti passa.
Baciones 💁❤🐧

I MANIAX Where stories live. Discover now