52- Il Cappellaio Matto

516 21 0
                                    

"Ma che diamine...?" dissi io allargando gli occhi.

L'uomo si tolse il cilindro enorme dai capelli frardici, per via della pioggia che picchiava con forza contro il tetto della fabbrica.
"Scusate per l'intrusione, ma di fuori c'è una gran confusione" recitò lui.

"Scusa, non vorrei insomma sembrare scortese... Ma... Chi sei tu?" chiesi acidamente verso l'uomo che nello stesso momento versava con cautela il tè nella sua tazza bianca avorio.

"Signori, e signore, il mio nome é Jervis Tetch, probabilmente per voi sembrerei uno squallore, ma non potete percepire degli altri il grande onore, che si riserve su di loro ammirandomi con tutto il mio splendore, perché per loro, signori miei, sono meglio di un lingotto d'oro." recitò maliziosamente come un giullare a noi per dopo sorseggiare il tè servito.

"Perché recita tutto a rime!?" esclamò infastidito Edward mettendosi le mani nei capelli bruni.

"É ridicolo, recitare una frase invece che parlare direttamente!" sbraitò l'uomo occhialuto, mentre Ashley rideva.

"Mi ricorda qualcuno!!" disse tenendosi per la pancia per via delle irrefrenabili risate.

"Come sei entrato!?" esclamò Nygma.

"Spero che per voi non sia una spiacevole sorpresa, ma con la porta aperta é stata una facile impresa... " disse sorseggiando l'ultimo goccio di tè rimasta nella sua tazza.

Ed strinse i denti, poi fece un bel respiro.

"Quindi lei é il famoso Cappellaio Matto evaso da Arkham oggi stesso?" domandò il professore verso il cappellaio.

"Esatto, sono l'unico Cappellaio Matto." sogghignò lui.

"Che cosa vuoi?" domandai io.

"Prima cosa, solo un rifugio, da cui mi possa nascondere, da James Gordon, l'uomo in uniforme.
Seconda premessa, che l'ossessione è la tua stessa... " disse incrociando lo sguardo di Jerome, per poi continuare il suo discorso.

"Uccidere il noto miliardario ricco di bravura, che mi ha spedito nella casa della tortura, affondare un coltello nelle sue vene, che farà stare entrambi molto, molto bene." finì Jervis con una risatina sotto i baffi.

Jerome rise.
"Beeeeeeh... Non lo so, ha in delle capacità particolari?" chiese lui ridacchiando.

"Posso costringere le persone a fare quello che voglio,  persino buttarsi giù da uno scoglio."

"Vediamo, allora." disse accomodandosi su una sedia.

"Pff, ridicolo.... " borbottò Edward.

"Io lo trovò divertente!" ammise Ashley osservando Jervis che tirò  fuori dalla sua giacca un orologio da taschino ricoperto di oro giallo

"Bene, chi si fa avanti?" chiese con sorrisetto a labbra cucite.

"Vengo io." disse Ed stringendo i denti, credendo che non avrebbe funzionato un giochetto così ridicolo, su una mente brillante come la sua.

"Bene... " ridacchiò lui.

Ed si mise di fonte a lui, mentre Tetch faceva ciondolare il suo orologio di fronte al professor Nygma.

"Edward.
Guardami negli occhi.
Non sopra, non intorno.
Ma diritti nel loro c'entro.
Ora dormi."

Ed ridacchiò divertito per qualche secondo per dopo chiudere di scatto gli occhi.

"Ascolta con attenzione il ticchettio del mio orologio.
Ascolta come si alterna con i battiti del tuo cuore.
Finito il mio conto alla rovescia, farai tutto quello che ti dirò.
Tre, due, uno."

In Ed si avvertì un brivido.

"Apri gli occhi.".

L'uomo eseguì l'ordine.

"Edward." disse Jervis.

"Si?" disse lui con aria imbambolata.

"Tu adesso trovi la mia persona, irresistibile.
Faresti qualcosa per dimostrarmi che io mi possa fidare di te?"

Ed fece un cenno.

"Certo, qualsiasi." rispose lui con lo sguardo assente.

Jervis si voltò verso di noi sorridendo istericamente.

"Bene, cosa ci piacerebbe chiedere al signor Nygma?
Qualche prodezza fisica, magari?" chiese verso Ashley sogghignando.

Io mi avvicinati ali tirandole diverse gomitate.
"Nulla di troppo sporco, Ash... " ridacchiai io.

Lei arrossí.

"Non saprei... " disse solo lei con tono imbarazzato.

"C'è un qualche oggetto a cui il signore degli Enigmi, tiene particolarmente?" domandò lui sogghignando.

Ad Ashley si accese una lampadina.

"UU SI.
Questo piatto... " disse porgendogli un piatto senza macchie perfettamente circolare con diversi punti di domanda sui lati.

"Perfetto. " annuncio Jervis.

"Ed.
Se tu vuoi essere mio amico, dovrai rompere questo piatto per me. Perché nel tuo io più profondo, vuoi frantumare questo piatto in mille schegge."

Passò il piatto verso l'uomo occhialuto che lo guardò titubante, per dopo buttarlo a terra, secco come un scoppio.

"Oh, mio... " sussurrò Ashley con una mano per coprire coprirebbero aperta.

"Oh, mio...Ha funzionato veramente!!" esclamò Pinguino.

"Signor Cobblepot, ha qualche desiderio da parte del signor Nygma?" chiese con uno sguardo accigliato verso Oswald.

"Ehm... No." disse lui.

"Sicuro?"

"Beh... Magari un abbraccio... " disse lui timidamente.

"Edward, se ci tieni a me, abbraccia il signor Pinguino, come non hai mai fatto, e come avresti sempre voluto fare, ma la tua persona che ti ha sempre impedito di fare tutto ciò. 
Ora sei libero."

Edward con compasso zombie camminò verso Oswald, che esitò un momento.
Lo avvolse con le sue braccia su tutta la schiena, stringendolo forte, poggiando il suo capo sulla spalla di Ozzie, che sorrise.

Si staccarono di qualche centimetro l'uno dall'altro.

Edward posò le sue labbra sulla fronte di Oswald.
Lasciando un lieve bacio.

"Svegliati." disse solamente Jervis sorridendo.

Edward si guardò attorno, vide Oswald che sorrideva.

"Cosa mi é...?"

Poi osservò in frantumi il suo piatto da collezione.

"Il mio... IL MIO PIATTO!" esclamò afferrando i cocci da terra.

"Chi è stato?" chiese.
"Tu, amico mio, e lo hai fatto per me." sogghignò il cappellaio ridacchiando.

Ed mosse il capo.

"Non... No... "
"Io sono troppo intelligente per questi giochini sciocchi."

"Tsk-tsk. " disse Jervis muovendo il dito da un alto all'altro.

Edward afferrò tutti i cocci.
E li ripose in una scatola.

Jervis ghignò.

"E questo, amici miei, é solo l'inizio, del quale io vi ho dato il mio primo indizio.
Riflettete, con me, prima di agire.
Perché io con uno schiocco delle dita, vi faccio sparire."
































#spazioautrice
... Weeeee
Wiiiiii
Boh volo perche boh.
-Micheal_Myers
CHISSÀ FORSE CI SARÀ IL BFF DI JERVIS..
Uhuuuuu
Raga, è difficile fare le rime 😂
Baciones 💁❤🐧

I MANIAX Onde histórias criam vida. Descubra agora