I MANIAX

41- La notizia servita su di un piatto d'argento

Quella mattina fui svegliata dalle urla di Pinguino.
Mi rigirai nel letto andando alla ricerca del corpo di Valeska.
Ma al suo posto ritrovai soltanto le lenzuola.

Un altro grido da parte di Oswald.
"Aiuto!!"

Alzandomi in tutta fretta indossai la divisa di Arkham più i pantaloni dirigendomi nella sala principale.
Dove un palco e luminoso accoglieva un punto interrogativo enorme che illuminava la sala.

Poco più in là si trovava una porta, sembrava che portasse ad una cucina.

Notai Robert che inseguiva il povero Ozzie in preda al panico, mentre Jerome era ai fornelli, dove nell'aria si spargeva un odorino invitante.

L'uomo ricciuto e il pennuto erano entrambi ai lati del tavolo in legno.

"Che cosa succede qui?" chiesi gesticolando e aprendo le braccia verso i due uomini che si rincorrevano.

Oswald afferrò un cucchiaio seghettato.
Lo puntò contro Robert.

"Pengy, quello è un cucchiaio... " disse Jerome rimescolando la poltiglia che stava bollendo su una padella.

"É anche una forchetta!" sbottò lui.

"Ho fame.
E lui sembra essere l'unico pollo qua dentro." disse Rob con la bava alla bocca.

"Fantastico, adesso il lato cannibale di Rob è finalmente venuto a galla... " bisbigliai tra me e me.

"Robbie, rilassati.
La colazione è quasi pronta." disse Jerome lasciando una delle sue solite risatine riecheggiare nella stanza.

"Tu, cucini?" chiesi io ridendo.
"Si, lo so.
Sono meraviglioso in tutto e per tutto!" disse Jerome agitando il mestolo per aria con un tono vanitoso.

Ridacchiai silenziosamente per poi sedermi pigramente su una sedia, facendo anche così da scudo per Os.

"Oh, voi due mi farete ammattire!" disse Jerome abbandonando le nuove sulla padella prendendo il mestolo rossiccio e far tranquilizzare Rob, e far sedere Pinguino.

Il rosso si sedette al tavolo davanti a me, sistemandosi una benda dietro l'orecchio.

"Che sfiancante, piuttosto dovrei pensare e preoccuparmi più su me stesso! Insomma ho perso la mia faccia!" disse per poi poggiare il gomito sul tavolo e poggiareci la testa.

"Insomma, non sarò più bello come prima!" disse con tono disperato gesticolando.

Io risi sotto i baffi notando dietro alle sue spalle del fumo, segno che le uova stanno bruciando sulla padella.

"Perché ridi? Io sto pensando un po' a me per una volta, e tu ridi?" disse con voce affranra.

"No, no, forse rido perché il grande cuoco sta facendo bruciare la colazione.... " ammisi scostando il mio sguardo sulla padella.

Gli occhi verdi del ginger si spalancarono girandosi di scatto andando in soccorso a quelle che si chiamavano uova.

"Dah, visto?! Penso un attimo a me stesso che mando a fuoco l'intera fabbrica!" urlò infastidito gettando uno straccio contro il frigorifero.

"Meno male che sapevi cucinare magnificamente!" risi piegandomi in due per le risate che rimbombano nella piccola cucina per la sola visione dell'espressione innervosita che mi rifilò il rosso piagnucolando.

Si diresse verso una credenza.
"Chi vuole una brioche?" chiese accennado poi una risatina.

"RAGAZZI VENITE!!" Esclamò la piccola Ashley saltellando sulla soglia della cucina indicando la sala principale.

"Cos...?" disse Pinguini con tono confuso.
"VENITE E BASTAAAA" gracchiò ancora lei.

Ci dirigemmo verso il palco dove Ed mordeva ripetutamente la sua povera unghia, posizionato davanti ad un televisore.

"Oh, odio il telegiornale." ammisi alzando gli occhi al cielo.

"E ora in diretta dai sotterranei di Narrows, passiamo la linea a Janette Chang."

La linea passò in un luogo buio dove su un placò si poteva notare un uomo con capelli nero corvino.

Sembrava che indossasse una maschera.

Jerome aguzzò i suoi occhietti verdi sullo schermo.
"Ehi... QUELLA È LA MIA FACCIA!" sbottò indicando l'uomo.

In effetti, era così.

Jerome rise un po', per dopo puntare il dito verso l'alto ed esclamare
"Marinai, issate le vele!
Stasera, ci imbatteremo nell'isola dei Narrows!"

#spazioautrice
Weeeeela
Hihihihihihihihi avanti ciurma!
Recuperiamo la faccia di Jerome!
Baciones 💁❤🐧