40- Giocherellare con una carota

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"Ahio, così non ci siamo, dolcezza... " si lamentava il rosso ridendo al tempo stesso.

Mentre io seduta a gambe incrociate sul letto a due piazze, tolsi l'ultima benda dal viso di Jerome, gettai le bende ai piedi del letto per dopo osservare che uno strato della sua pelle del suo viso, non c'era più.

Come se qualcuno gliela avesse tagliata via.

"Cosa ti è successo?" chiesi osservando il sangue ricadere sulle sue labbra.

"Beh... Sinceramente non sono molto sicuro dato il fatto che ero “morto”, quindi... Suppongo che mi abbiano congelato, e poi riscongelato e forse dato il fatto che io ero... " il rosso era confuso da non potermi neanche spiegare cosa gli fosse successo.

Presi delle bende pulite.

"Tranquillo... Non sforzarti troppo... " ridacchiai mettendogliela attorno al naso e dopodiché fasciargli tutto il resto del suo volto coperto di sangue.

Lui ridacchiò.
"Chissà dove è adesso la mia faccia." si domandò lui guardando  vuoto.

"Già, poi perché??" chiesi io iniziando a ridere.

Lui gonfiò il petto e con un accento vanitoso disse "Perché qualcuno voleva diventare bello come me".

Io risi.
"Sbruffone... "

Lui fece lo stesso.
Dio, la sua risata.
Per gli altri potrà sembrare maniacale e terrificante.
Ma per me, é il suono più bello che il Signore abbia mai mandato su questo mondo.

"Mi sei mancato... " bisbigliai.
"Come?" chiese lui tendendo l'orecchio.
"Giuro, non ho capito... " disse il rosso.
"Ho detto che mi sei mancato... " ripetei con lo stesso tono di voce. Lui tese l'orecchio più vicino alle mie labbra.
Glielo morsi.
"Ho detto che mi sei mancato, scemoide!" dissi ridendo.

Lui sorrise soddisfatto.
"È stato bello sentirtelo dire tre volte... "

Presi un cuscino e lo feci scontrare contro il suo addome.
"Cretino"

"Non dirmi che sono un cretino, cretina." mi ribeccò lui sdraiandosi sopra di me.
Con i polsi bloccati sul cuscino.
Il respiro che aumentava ogni secondo.
E il suo solito sorriso da noto pazzo criminale.
La classica scena di Jerome.
Mettermi in trappola cercando di farmi cedere.

"Dai, questa volta posso vincere io?" disse il rosso sussurrando verso il mio orecchio destro ridacchiando per dopo leccarmi e baciarmi sensualmente il collo.
Risi un pò.
La scena si capovolge, Jerome ride, guardando i suoi polsi contro il letto.
Osserva poi un poco più in basso.
Mi fece cadere dal letto.

"Ahio!"
"Ahahahaha"

Mi rialzai per dopo togliermi i vestiti, rimanendo come al mio solito in intimo.

"Fammi spazio, carota ambulante."
Lui ghignò. 
"Avanti! Lì c'è la tua metà! E questa è la mia!"
Si rotolò sull'altro lato del letto a due piazze.

Mi sdraiai.
Mi voltai di spalle rispetto a Jerome.
Lui per potersi divertire afferò l'elastico dei miei slip tirandogli fino ad una certa distanza per poi lasciargli scontrare contro mia pelle.

"AHIO! Porca puttana, Jerome!"
"Scusa dovevo.".



















































#spazioautrice
EH! Volevate una scena di sesso!
Ma io vi faccio aspettare.
Hihihihihihihi
Baciones 💁❤🐧

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