54- Il parco dei tormenti

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Camminavamo per le strade di Gotham, l'aria era umida, e la nebbia sempre la stessa.

I miei occhi si illuminarono di un color rosso fuoco.
Il circo era per strada.
Accompagnato da un parco di divertimenti, o meglio dei tormenti.

Tutti i seguaci e fanatici di Jerome andavano in lungo e largo, prendendo cittadini come ostaggi per potersi divertire un po' tra loro.

Come «Colpisci la testa di latta».
Invece che colpire semplici barattoli di fagioli con delle semplici palline, perché non con dei sassi sul viso dei cittadini di Gotham.

Bruce si guardava attorno, terrorizzato.

E perché anche non provare «Centra il bersaglio»?
Un ostaggio ricoperto di bersagli su tutto il corpo, cosicché le persone potessero sparargli cercando di raggiungere un punto bonus, o fare più punti.

O perché non fare un giro sulla giostra dei tormenti?
O sui razzi dell'agonia.

Oppure schiaccia la talpa.
Uno dei migliori, a parer mio.

"Colpisci la vecchia signora!" esclamò Jerome ad uno dei suoi seguaci, che con un martello, spappolò il capo di una donna.

Jerome rise godendo delle espressioni del piccolo Wayne.

"Allora Bruce... " disse posizionandosi un cappello scoprendo il capo, tranne il suo ciuffo scoperto come al solito.

"Che ne dici di divertirti un po' prima del mitico evento?" il suo braccio si estese lungo il parco di divertimenti facendo uno dei suoi soliti ghigni.

Bruce fece qualche passo avanti.

"Vieni, accomodati." disse Jerome per poi ridacchiare stridulamente.

Il ragazzo su sedette titubante.

"Un bel trucco ci vuole."

Una donna iniziò a truccarlo, iniziando dalle sopracciglia, per far venire così una faccia accigliata.

"Lo devo ammettere Bruce, sei il clown più noioso dell'universo." ammise tirando fuori il suo coltellino dalla tasca dei pantaloni.

"Ma..." disse per afferrare con violenza la ciocca di capelli ricciuti del ragazzino, avvicinando la piccola lama al suo collo, mentre Bruce cercava di indietreggiare.

"Possiamo migliorarlo." ammise per poi affondare con un colpo secco la lama nel ventre della truccatrice, mentre lei frastuonava le orecchie di Jerome con gemiti di dolore.

Estrasse la lama, per dopo sostituirlo con il suo indice, facendolo dipingere di un rosso acceso.

La donna gemeva forte.

"Oh, sta zitta, bambina." disse lamentandosi lui.

Mise il suo indice vicino alle sue labbra fredde e sottili, per disegnare una arco di sangue.

"Diamo a questa faccia accigliata, una bella girata. ".

Jerome dopodiché lo prese per un braccio accompagnandolo andare un giro.

"É questo il tuo piano per mandare tutti alla pazzia?" chiese Bruce osservandolo.

"Oh, la gente non vuole piano.
Vogliono un permesso.
La madre vorrebbe strangolare il figlio, e il marito vorrebbe accoltellare la moglie.
Quello che vogliono é qualcuno che gli dica «Fallo, non importa, a nessuno importa.»".

Ci fermammo davanti ad una attrazione.
«Buttalo giù».

Jerome rise un po'.

"Una pallina, prego." disse il rosso.

Se Jerome avesse centrato il bersaglio, avrebbe fatto scattare un pulsante che avrebbe fatto tuffare un cittadino di Gotham in un a vasca ripiena di piragna affamati.

"Perché lo fai?" domandò il ragazzino.

"Shhh. Zitto. Ho bisogno di concentrazione." disse Jerome acido verso Bruce mentre apprestava il suo colpo.

"Credi che tu, e il tuo gruppo di mentecatti riesca a tenere in ostaggio la città per sempre?"

"Oh, andiamo... " si lamentò lui.

"Allora qual'è il punto?" chiese il miliardario.

Jerome fece una smorfia, girando completamente il suo corpo verso Bruce.

"Il punto è!
Che tutte quelle persone là fuori, che saccheggiano, rubano ed uccidono,
Sono le perone che ti preparano il caffè, ti lavano l'auto, portano via i rifiuti.
E cosa é successo quando la luce si é spenta?.
Hanno rivelato le loro vere facce.
E quello che vogliono fare in gran fretta, è aprire le venuzze di un ragazzino molto ricco,
E farsi il bagno nel suo sangue blu.
Ecco, qual'è il punto!!" concluse Jerome urlando.

"Non é vero. " disse Bruce.

"Ci sono brave persone a Gotham."

Jerome scoppiò a ridere.

"Qui tutti in questa città, hanno almeno ucciso qualcuno.
Ammettiamolo ragazzo: Gotham non ha eroi." ribadì il rosso osservando minacciosamente il ragazzino.

Jerome riprese fra le sua mani la pallina colorata, per poi prendere la carica, ma il piccolo Wayne lo scansò spingendolo, facendogli siglare il colo decisivo.

Sobbalzai un attimo.

Jerome si rimise a posto il cappello di paglia sul suo capo.
Mi guardò con lo sguardo di un bambino.

"Non vale! Mi ha spinto!!
Lo hai visto?!" esclamò lui contro di me.

Feci un cenno con il capo, ridacchiando un po'.

"Vuoi uccidere qualcuno?
Vieni sono qui!!
Avanti!" disse cercando di saltargli addosso, ma fu bloccato da Helzinger e Grundy.

Il ginger fece un finto sbadiglio.

"Uaaah, Bruce, sei così noioso... " disse per poggiarsi alla parete e premere il pulsante sulla parete.

L'uomo cadde nella vasca infestata dai piragna.

Bruce scacciò un urlo di rabbia, mentre l'uomo veniva divorato.

"Ops." disse Jerome guardando Bruce che si dimenava.

Mi avvicinai a lui passandogli la pinzatrice.

"Tieni, ne hai bisogno, pazzoide." afferrai il suo cappello mentre lui, tirò su col naso, per poi pinzare una graffetta in un angolo del suo viso.

Lasciò un gemito di dolore.

"Fa male, eh?" lo stuzzicò Bruce.

"Non tanto." rispose maliziosamente lui.

"Prova anche tu." disse sorridendo puntando la pinzatrice sul suo avambraccio, per lasciare un graffetta vicino al polso.

Il ragazzino non reagì.
Jerome subito dopo ne pinzò un'altra.
Ancora niente.
Jerome con uno sguardo infastidito ne lasciò un'altra.
Bruce scacciò un urlo.

"BASTA!!"

Jerome rise compiaciuto.

"OK, basta giocare.
É ora del mitico evento." disse ridendo rimettendosi il cappello avviandosi con un passo da soldatino, ridacchaindo chiamandomi vicino a sé.

































#spazioautrice
Wuiiiuuidndhidnshsisnfuwndyiwmwdiq
Ok.
Sonocalmissima.
Uu roba random.
Facciamo ship.
Prendete due personaggi di sto libro e li mettiamo assieme.
Vediamo quello che mi fa più ridere 😂
Baciones 💁❤🐧

I MANIAX Where stories live. Discover now