Capitolo 1

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<<Pensala come vuoi, ma secondo me è una figata>> osservò Jungkook  mentre affondava voracemente la mano nel sacchetto di patatine davanti a lui, lasciando inevitabilmente che qualche briciola cadesse sul copriletto immacolato. In condizioni normali Jimin lo avrebbe fulminato con lo sguardo, ma era troppo preso dalla discussione per potersi accorgere della sporcizia.

<<È un incubo, invece. Non voglio neanche pensarci. Hai idea di cosa significhi abitare con qualcuno che non conosci?! Non me ne frega nulla se ha la mia età, con la fortuna che ho è un maniaco. E se puzza? Se non sa mantenere lo spazio personale? No, non ci posso credere che i miei abbiano accettato di fare una cosa del genere senza dirmi niente>> sbuffò Jimin esasperato, prima di buttarsi a peso morto accanto all'amico, sul morbido letto a due piazze che troneggiava al centro della stanza. I cuscini color crema che lo occupavano attutirono la caduta e la resero quasi piacevole. Aveva scelto personalmente ogni minimo dettaglio dell'arredamento ed era molto soddisfatto del risultato; amava la luminosità che le pareti bianche conferivano all'ambiente e trovava che la disposizione dei mobili fosse veramente azzeccata.

Jungkook si accomodó a gambe incrociate sul letto e, continuando a masticare rumorosamente, parlò di nuovo; << Ma dai, non è così brutto come sembra. Ho sentito che è anche il figlio di un pezzo grosso dell'edilizia, non penso sia un disadattato... o almeno credo>>

<<È proprio quello il punto. A quanto pare quello stronzo del padre è sparito nel nulla e ha lasciato lui e sua madre nei casini. La banca ha confiscato praticamente tutto quello che avevano e sarebbero finiti in mezzo alla strada se i miei non avessero deciso di aiutarli>> borbottò Jimin, esternando chiaramente tutta la sua frustrazione.

Doveva ancora assimilare il fatto che si sarebbe ritrovato a vivere con una famiglia di cui non sapeva niente e non aveva idea di come sarebbe potuto andare a finire. Dai pochi, vaghi discorsi uditi dai genitori qua e là, sapeva che la donna che avrebbero ospitato aveva un figlio di diciotto anni e davvero non aveva idea di cosa aspettarsi.

Era sempre stato un ragazzo estroverso e a scuola era adulato praticamente da chiunque lo conoscesse, anche solo di vista.

Il vero problema si poneva tra le mura domestiche, dove essenzialmente faticava a celare il suo vero carattere. Un adolescente viziato ed egocentrico, ricco da far schifo e perennemente insoddisfatto, un'immagine totalmente opposta a quella di "ragazzo modello" che si portava appresso quasi fosse un'insegna luminosa. Sarebbe stato un disastro se tutti avessero scoperto chi si celasse in realtà dietro allo "studente più popolare della scuola" e Jimin voleva assolutamente evitare qualsiasi seccatura. Sapeva di mentire costantemente persino a sé stesso, vestendo dei panni che di certo non gli appartenevano, eppure pareva non curarsene, convinto che l'unica cosa importante fosse il tornaconto personale.

Distolse dunque lo sguardo dall'amico e lo volse fuori dalla finestra, ricercando la calma nelle nuvole che correvano rapide oltre i tetti. Non aveva alternative se non arrendersi al volere dei suoi e sapeva che, in un modo o nell'altro, avrebbe dovuto rapportarsi pacificamente con chiunque fosse considerato ospite a casa sua. Non capiva neanche a fondo la causa del suo timore, eppure era convinto avesse a che fare con quella convivenza forzata.

Sentiva che qualcosa sarebbe andato storto.

L'argomento tra i due andò pian piano scemando mentre il sole calò più in fretta del previsto, tingendo l'intero quartiere di sfumature arancioni. Jungkook, pensando fosse l'ora di tornarsene a casa, salutò Jimin e scomparve oltre la porta, lasciando che l'amico riportasse a galla nella propria mente proprio l'argomento che tanto aveva cercato di evitare.

La riuscita pacifica di quell'accordo- così sua madre l'aveva definito- si preannunciava tutt'altro che possibile, eppure Jimin covava una sorta di impazienza crescente mista ad aspettativa.

Truth Untold || YoonMinWhere stories live. Discover now