Capitolo 16

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<<Quindi... perché mi volevi vedere?>> Jungkook era visibilmente in ansia e Jimin pensò che non sapesse affatto mentire, tanto erano evidenti i sintomi del suo nervosismo. Voleva vederci chiaro e aveva deciso, per prima cosa, di invitare il suo migliore amico a casa sua per parlare tranquillamente di tutto ciò che era successo in quei giorni, sperando di schiarirsi le idee almeno un po'.

Jimin sospirò e si appoggiò al davanzale della finestra, in modo da poter osservare sia la visuale che quest'ultima dava sulla strada, sia Jungkook seduto sul divano poco distante.

<<E me lo chiedi anche?>> Jimin non era arrabbiato ma il suo tono si rivelò facilmente fraintendibile, portando l'amico ad agire sulla difensiva.

<<Io proprio non capisc->>

<<Avanti, sai benissimo di cosa parlo. Da quando ti vedi con quel Taehyung, mh?>> Jimin andò dritto al punto, leggermente divertito dalla reazione imbarazzata di Jungkook, il quale si ostinava nel mentire a qualcuno che lo conosceva come le sue tasche.

<<M-ma che hai capito... siamo solo amici, tutto qui, lui nemmeno mi piace>>

<<Sì certo, e io sono alto. Oh andiamo, la tua faccia mi dice il contrario>> Ridacchiò Jimin, facendo sprofondare Jungkook ancora più nella vergogna.

A quel punto il ragazzo cedette e Jimin scorse di nuovo la sfaccettatura del carattere di Jungkook che l'aveva spinto ad affezionarsi a lui. Adorava il suo entusiasmo e chiunque, anche da chilometri di distanza, avrebbe potuto intuire che provasse più di una forte attrazione per il suddetto Taehyung.

Jungkook infatti, dopo alcuni attimi di esitazione, esplose di colpo e lasciò che un sorriso sognante si formasse sul suo volto, portandosi le mani sotto il mento e perdendosi nei suoi soliti sproloqui da ragazzo innamorato.

<< Ok hai ragione, forse mi piace un po'. MA COSA DICO, IO LO VOGLIO SPOSARE QUELLO, ALTRO CHE. Cioè dai, ma l'hai visto?! È così... perfetto e poi è gentile, bello, gli piace il cinema ama le Polaroid E SI È FATTO PURE BIONDO. È l'uomo della mia vita>> Jungkook era definitivamente decollato sul pianeta "accattivante biondino fan di Leonardo Di Caprio" e persino i suoi occhi a cuore facevano intendere che non fosse più con i piedi per terra.

<<In effetti non è niente male>> disse Jimin, sforzandosi di omettere commenti del tipo "un pensierino ce l'avrei fatto anch'io".

Non che volesse mentire a Jungkook, ma per principio non si fidava di nessuno e preferiva non esporsi troppo e non condividere i suoi dubbi. Il suo punto di forza si celava nella superbia e, persa quella, non gli sarebbe rimasto più nessun appoggio, preferiva non rischiare. Ancora non se la sentiva di parlare ai suoi amici riguardo la sua "indecisione", anche se sapeva perfettamente che loro non avrebbero avuto problemi. Lui in primo luogo accettava la cosa, il che era un primo passo non indifferente, ma d'altra parte come poteva essere omofobo se aveva scelto come migliore amico l'essere a suo parere meno eterosessuale sulla faccia della terra?

<<Sono contento che approvi, se non sapessi per certo che sei etero sarei quasi geloso~>> ridacchiò Jungkook, senza accorgersi del ghigno che era comparso sul volto dell'amico, che invece rideva della sua sconfinata ingenuità.

<<Come vi siete conosciuti?>>

<<Beh, ero al cinema perché davano un film con DiCaprio e tu sai quanto io ami DiCaprio. Lui si è seduto affianco a me, abbiamo iniziato a parlare e poi mi ha scritto il suo numero sul braccio e ti giuro che era cooosì figo che non sono riuscito a dirgli di no e poi->>

<<Sì ok, ho afferrato il concetto, può bastare>> lo interruppe Jimin con finto tono annoiato. Era felice che il suo migliore amico fosse felice e innamorato, ma la stessa cosa non si poteva dire di lui purtroppo.

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