19. Protezione

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PROTEZIONE


Spesso è piu sicuro
essere in catene
che liberi.
Franz Kafka



Quella mattina Claudio si era svegliato con delle strane sensazioni. Certo, non paragonabili a quelle che aveva provato il giorno della morte di sua sorella, ma erano comunque sensazioni fastidiose.

Aveva sognato sua nonna.

Era una donna dolce, bella, sempre gioiosa, la sua nonna. Amava Claudio e adorava dargli consigli e Claudio amava lei e adorava ascoltare quello che aveva da insegnargli.

Era stata la figura più importante della sua vita.

Finché l'amore non gliel'aveva strappata via confermando le sue parole.

Nonna Chiara infatti, da quando suo marito, il nonno di Claudio, era morto, era caduta in una sottospecie di depressione e la frase più ricorrente che rivolgeva a Claudio riguardava proprio l'amore, quello che la stava corrodendo.

"La prima regola è non innamorarsi, non amare e non sognare l'amore", gli diceva mentre si faceva lentamente consumare da quel male incurabile e totalizzante, "finché non ti lasci andare all'amore, amore mio, andrà sempre tutto bene".

Lo diceva perché perdere l'amore della sua vita l'aveva uccisa, nel vero senso della parola, e non voleva che suo nipote potesse un giorno soffrire così tanto. Solo l'idea che Claudio potesse star male, prima o poi, la annientava.

Non glielo diceva per cattiveria o stoltezza. Lei in primis non aveva rispettato quella regola innamorandosi follemente di un uomo, ma la depressione, il dolore e la tristezza la portavano a ripetere quelle parole come un mantra.

Voleva semplicemente proteggerlo.

E Claudio aveva finito per fare sua questa filosofia di vita nell'esatto momento in cui, morta nonna Chiara, aveva iniziato a cogliere il senso delle sue parole.

Amare fa male.
Amare fa schifo.
Amare fa perdere.

Amare fa solo soffrire.

Probabilmente il malessere che provava era da far ricondurre al sogno che aveva fatto visto che non gli capitava di rivedere volti familiari durante il sonno da almeno due anni.

Non sapeva spiegarsi, mentre dava il biberon a Pietro, come mai fosse successo e perché proprio quel giorno.

Era stato bravo nel corso del tempo a reprimere tutte le sue emozioni per non soffrire ed era riuscito a sotterrarle così tanto e così a fondo nella sua anima da aver perduto anche la capacità di emozionarsi in sogno. Quindi perché quella notte erano riaffiorate lasciandogli quella sensazione di sofferenza addosso?

Probabilmente lo sapeva, Claudio, ma non era ancora pronto ad accettarlo.

La presenza di sua nonna nel sogno era stata breve ma era stata sufficiente ed esaustiva.

Gli aveva detto solo "ricorda sempre le mie parole sull'amore".

*

Mario aveva finalmente superato l'esame di Ginecologia oncologica e patologia della mammella.

Finalmente si sentiva libero e più sereno con se stesso.

L'agitazione che lo aveva travolto più volte negli ultimi giorni, causandogli tachicardie e attacchi d'ansia, sembrava essersi dissolta tutta in un solo momento e tutta la tensione aveva lasciato il suo corpo facendolo sentire leggero.

L'aria per me Where stories live. Discover now