6•장 Sospetti

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<<Mi spieghi perché ci finisci sempre tu in queste situazioni? L'anno scorso la minaccia di Taehyung, ora questo.>> Jennie era esasperata quasi tanto me ed in volto leggevo la preoccupazione che provava.

I due foglietti gialli erano sopra il mio banco ed entrambe li guardavano come se fossero la cosa più paurosa che avessimo mai visto.

Jennie afferrò il primo che mi avevano lasciato e lo scrutò con il terrore negli occhi.

<<Non hai nessun sospetto su chi possa essere, Iseol?>> mi chiese distratta da quel post-it che mi stava procurando paura e timore.

<<No... no, Jennie.>> risposi prendendomi la testa tra le mani, sbuffando sonoramente.

<<Parlane con Jong Suk. Lui saprà cosa fare.>> disse posando il foglietto sul banco e voltandosi a guardami con lo sguardo sbarrato.

Confusa ed impaurita agitai la testa, facendo sospirare la mia migliore amica.

<<No... fino a quando non sono sicura che sia uno scherzo non dirò niente a nessuno. E neanche tu, Jennie.>> marcai di più l'ultima frase, facendole alzare gli occhi al cielo.

<<Come può qualcuno scherzare con una cosa del genere?>> mi domandò perplessa, mentre io facevo spallucce.

<<Taehyung mi ha detto che magari qualcuno si sta passando il piacere...>> risposi massaggiandomi gli occhi.

Non ero molto sicuro dell'ipotesi del mio ragazzo, ma non sapevo proprio a cosa pensare.

<<Scusa se te lo dico, ma non mi sono fidata di Taehyung l'anno scorso e continuo a non fidarmi tuttora.>> sbuffò lei arrabbiata, aprendo il libro di storia e buttando lo sguardo su quelle pagine.

<<Non ti fidi del mio ragazzo?>> le domandai arrabbiata e divertita allo stesso tempo.

Lei si voltò verso di me e fece spallucce di nuovo.

<<Scusami, ma della persona che ha quasi ucciso la mia migliore amica l'anno scorso non mi posso fidare.>> rispose acida.

Alzai un sopracciglio con disapprovazione, intanto lei agitava la testa.

<<La pistola era vuota.>> alzai gli occhi al cielo.
<<Sì, ma ha cambiato idea all'ultimo.>>

<<È cambiato, Jennie.>> dissi guardandola quasi male, ma lei continuò a fare spallucce.

<<Non ne sono molto sicura.>> ribadì guardando di nuovo il libro.

Lasciai perdere la mia migliore amica e mi concentrai anch'io su storia.
Ma la mia mente era altrove... non riuscivo a smettere di pensare alle parole scritte su quei foglietti.
Era più forte di me... avevo la sensazione che tutta quella situazione non sarebbe andata a finire bene.

<<Iseol!>> esclamò all'improvviso Jennie, facendomi sobbalzare presa dai mie pensieri com'ero.

<<Mi vuoi fare prendere un'infarto?>> le domandai prendendomi il cuore con forza, mentre lei si voltava verso di me ed abbassava la voce tantissimo.

<<Ho un sospetto su chi possa essere stato.>> continuò ignorando la mia domanda.

La guardai ancora scocciata per quello che aveva detto sul mio ragazzo ed aspettai che parlasse.

<<L'anno scorso chi ti guardava sempre male e ti ha anche picchiata a scuola?>> mi domandò con fare ovvio.

La fissai pensandoci su, quando il suo nome mi lampeggiò in testa.

<<Yoona!>> esclamai piano, mentre la mia migliore amica annuiva seria.

<<È lei sicuramente, Iseol! Era così innamorata di Taehyung che gli andava dietro come se fosse il suo cagnolino.
Era disposta a tutto pur di stare insieme a lui... le ha dato fastidio che l'anno scorso avete passato le vacanze natalizie insieme, figuriamoci cosa prova ora che voi due state insieme!>> sussurrò, facendomi riflettere.

Il suo discorso aveva senso, ma davvero era lei?

<<Jennie... non lo so. Per ora starò solo attenta.>> bisbigliai ancora più impaurita.

Se era davvero lei, che intenzioni aveva?

<<Meglio.>> rispose lei.

La campanella suonò all'improvviso, facendomi battere il cuore in modo irregolare.

Sospirai sempre più scocciata di tutta quella situazione ed aspettai che il prof arrivasse in classe in silenzio, continuando a pensare a tutto quello che stava accadendo.

Mark entrò in classe con il suo solito sorriso bianco e luminoso, salutandomi con la mano dolcemente ed andando a sedersi al suo posto.

In quei momenti di totale sconforto mi mancava tantissimo il mio ragazzo, ma lui non frequentava più la mia stessa scuola.

Passai quelle lezioni con la mente in più totale confusione.

Perché dovevo sempre finirci io in quelle situazioni?

<<Song Iseol, c'è qualcuno che l'aspetta fuori. Ma non mancare per più di cinque minuti.>> disse il mio professore di storia entrando in classe, mettendomi ancora più preoccupazione.

Chi mi cercava?

Il Diavolo vive a Seoul  |Kim Taehyung| [The Devil Wears Gucci Sequel]🍀Onde histórias criam vida. Descubra agora