38.상 Rabbia

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Iseol's pov

<<Sì.>>

Tutti esultarono mentre il mio cuore si distrusse.
Taehyung mi fissò intensamente e, anche se ero lontana da lui, notai una lacrima rigargli il viso.
Il moro si voltò soltanto una volta che portarono le fedi ed io distrutta mi lasciai cadere a terra, liberandomi finalmente dalla presa del ragazzo dai capelli rossi, che con un ghigno mise la pistola dentro la tasca dei pantaloni.
Mi sentivo vuota... il mio più grande amore si era sposato con un'altra, e la cosa che mi faceva più male era che fu costretto a farlo.
Suo padre... chissà perché ce l'aveva tanto con me... chissà perché tutti ce l'avevano con noi.
Guardai Taehyung mettere la fede al dito di So-Yeon e lei con un sorriso a trentadue denti fece lo stesso, guardandolo innamorata.
Mi piangeva il cuore e con la faccia bagnata dalle lacrime misi una mano sulla lastra, guardando il moro darmi le spalle.

<<T-Taehyung...>> sussurrai con i singhiozzi che mi facevano male alla gola mentre lui alzava il velo della sposa e le lasciava un bacio veloce sulle labbra.

Vidi un uomo avvicinarsi contento ad abbracciare entrambi, poi quest'ultimo alzò lo sguardo verso il mio e sorrise.
Solo in quel momento lo riconobbi, dalla foto che avevo trovato nella cartella di Taehyung tra i documenti di mio padre...
Era suo papà.
Un odio che non so nemmeno spiegare mi pervase, ed in preda alle lacrime annuii semplicemente a me stessa, rassegnandomi al fatto che ormai apparteneva ad un'altra.

<<Ah, non è poi la fine del mondo!>> esclamò ridendo il ragazzo dietro di me, facendomi avvampare di rabbia ed alzarmi da terra.
Lo guardai con odio, mi costò un certo sforzo trattenermi dal dargli una pedata!

<<Non è la fine del mondo? Ma tu chi sei esattamente? Come puoi parlare così? Probabilmente non hai mai incontrato il vero amore...>> risposi arrabbiata, asciugandomi le lacrime con la manica della giacca e guardandolo male.

Il ragazzo sorrise, prendendo la pistola dalla tasca e grattandosi la testa con la medesima.
Il cuore mi batteva forte a causa della paura, ma ero così arrabbiata che non riuscivo a stare zitta.

<<Chiamami G-Dragon.>> sorrise mostrando i denti bianchi e dritti, rimettendo la pistola al suo posto e sistemandosi il maglione nero.

Alzai gli occhi al cielo nel tentativo di trattenere le lacrime, mentre lui faceva un passo verso di me.

<<E se proprio devo dirla tutta... sono grato di non aver trovato il vero amore. Se poi va a finire come è finita a te meglio soli, non credi?>> mi domandò ammiccando, stirandosi assonnato e sorridendomi poi.

Rimasi in silenzio, tutta quella situazione mi stava uccidendo...

<<E per la cronaca, ti avevo detto che se ti fossi avvicinata di nuovo a lui ti avremmo fatto male, per ordine di suo padre... non so cosa tu sia venuta a fare a casa dei Kim, ma spero per te tu non abbia preso niente. Per questa volta farò finta che tu mi sia scappata dalle mani e che non sia riuscito a toccarti, ma ricorda una cosa...>> sorrise il ragazzo dai capelli rossi, prendendo di nuovo la pistola e puntandomela contro il petto.

<<Se dovessi di nuovo trovarti vicino a lui... farai una brutta fine. Oggi credo che per te sia stato un giorno brutto... ti lascerò quindi in pace. Si è sposato la persona che ami... ma ricorda che questa sarà l'ultima volta che ti avvicini a lui.>> ammiccò un'altra volta, poi mise di nuovo l'arma dentro i jeans e mi guardò piangere disperata.
Era tutto finito...

<<Ora vai! Credo che tu abbia già visto abbastanza.>> continuò facendomi segno verso l'uscita di quel soppalco.
Annuii ancora distrutta, passandogli accanto e scendendo le scale.

Quasi persi l'equilibrio. Le gambe mi tremavano ed il cuore mi faceva così male che avrei voluto gridare di dolore...
Non riuscivo a credere a tutto quello che era successo quella mattina...
Non avrei mai pensato che andando a casa sua per prendere le pistole avrei trovato un diario che mi avrebbe spiegato ogni cosa... di certo non avrei mai voluto saperlo in quel modo, mi aveva fatto ancora più male.
Avrei preferito fosse stato direttamente lui a dirmelo, che insieme avrebbe cercato di trovare una soluzione...
Ma forse anche a lui piaceva quella situazione, e mi andava bene così.
Avrei voluto morire a causa del dolore che stavo provando, ma sarei andata avanti. G-Dragon aveva ragione, non era poi la fine del mondo e comunque non esisteva solo lui... Mark stava ancora aspettando una risposta.

Ma sapete cosa? Non riuscivo a convincere nemmeno me stessa, come avrei fatto a convincere gli altri? Mi faceva male il fatto che lui si fosse spostato, mi faceva male il pensiero di stare con un persona che non era lui. Ma tutto era inutile.
Ormai non c'era più niente da fare.
Ero stata tenuta all'oscuro di tutto e non avrei mai scoperto nulla se non fossi andata a casa sua... avrei consegnato quella pistola perché non volevo che gli fosse tolto un solo capello, ma poi sarei scomparsa dalla sua vita per sempre... tanto se mi avvicinavo a lui sarei morta, perché rischiare di perdere la vita?

Asciugai una lacrima che rigò il mio viso e guardai un'ultima volta gli sposi da lontano.
Taehyung continuava a guardare verso sù, ma io non ero più lì.
So-Yeon continuava a sorridere agli invitati e cercava continuamente la mano del moro, quella situazione mi distrusse di più quindi uscii fuori dalla chiesa e liberai un singhiozzo.

Credevo di essere sola, di potermi sfogare... ma non appena mi voltai vidi i sei migliori amici di Taehyung guardarmi con lo sguardo sbarrato.

<<I-Iseol? E tu che ci fai qui?>> chiese Yoongi facendo un passo in avanti, prendendo il mio braccio e guardandomi con lo sguardo triste.

Con rabbia mi liberai dalla sua presa ed alzai gli occhi al cielo nel tentativo di trattenere le lacrime.

<<Yah, voi sapevate tutto... e non mi avete detto niente.>> la mia voce era un sussurro, la mia voglia di fare era pari a zero.

<<Iseol noona, ti giuro... l'abbiamo saputo ieri sera, grazia a suo padre... se fosse stato per Tae hyung non ci avrebbe detto nulla.>> Jungkook era in lacrime e mise una mano sulla mia spalla, ma ero così arrabbiata che me la presi anche con loro.

Non m'importava delle loro scuse... l'avevano saputo la sera prima, avrebbero anche potuto dirmelo! Invece se non fossi andata a casa di Taehyung non avrei mai saputo nulla!

La rabbia mi ribolliva dentro.

<<L'avete saputo ieri... ma non me l'avete detto. Grazie a tutti, soprattutto a te, Yoongi-ah.>> dissi dura.

Mi asciugai con forza la faccia, guardando tutti con odio.

Avevano tutti lo sguardo dispiaciuto... ma poco m'importava.

<<Avremmo voluto dirtelo, ma...>> intervenne Namjoon però lo interruppi.

<<Ma Taehyung ve l'ha proibito?>> dissi.

Jungkook abbassò lo sguardo, Hoseok si massaggiò gli occhi lucidi, Jin e Jimin mi guardarono fissi, Namjoon sospirò e Yoongi fece un altro passo in avanti.

<<Lo sai che lo ha fatto per il tuo bene.>> disse angosciato.

Ma era inutile... qualsiasi cosa avessero detto io mi sarei solo arrabbiata di più.

<<Voglio stare da sola.>> sussurrai senza guardarli, allontanandomi velocemente mentre loro mi urlavano dietro di tornare, di parlarne.

Ma proprio non volevo guardarli, ne parlargli.

Con le lacrime che mi rigavano la faccia quindi continuai a camminare per la mia strada, continuando ad udire quel "sì" nella mia testa, quando qualcuno mi afferrò il braccio e mi voltò con forza.

Taehyung.

Il Diavolo vive a Seoul  |Kim Taehyung| [The Devil Wears Gucci Sequel]🍀Where stories live. Discover now