36.상 13 Dicembre

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Taehyung's pov

La chiesa era strapiena di persone, tra i miei parenti e quelli di So-Yeon ci saranno stati almeno mille invitati sicuro. Sembrava come se fosse davvero il mio matrimonio... un matrimonio che in realtà non era mai stato voluto. O almeno da parte mia.

La cosa che però mi sembrava alquanto strana era che alle mie spalle, sopra l'entrata della chiesa, vi era un piccolo soppalco chiuso tra lastre di vetro.
Era poco visibile, ma grazie al fatto che non riuscivo a stare fermo a causa dell'agitazione, non causata dal matrimonio ma dal fatto che non volevo assolutamente farlo, continuavo a guardarmi intorno e l'avevo notato.
Non ero nemmeno sicuro che ci fosse sempre stato quel piccolo soppalco, e non riuscivo nemmeno a capirne l'uso in una chiesa...

Perplesso lasciai perdere quel piccolo spazio chiuso da lastre di vetro trasparente e mi concentrai sull'aria che si respirava dentro.

La gente sembrava alquanto felice, più di tutti i genitori di lei e mio padre.
L'unico a sentirsi come ad un funerale ero io... ovviamente.
Non c'era mai stato niente che mi era piaciuto e la maggior parte delle cose mi davano fastidio...
Mi sentivo come una pecora nera, ma mi piace anche pensare che mi sentivo in quel modo solo perché non trovavo giusto che la gente mi ordinasse di fare cose che non mi andavano di fare...

E penso anche che, nessuno in questo mondo, debba decidere per te della tua vita... soprattutto quando decidono con chi passare il resto della tua esistenza.

Il fatto di aver provato a ribellarmi mi faceva sentire più leggero con me stesso, ma il fatto di aver messo più volte Iseol in pericolo mi rendeva al quanto angosciato e stupido.

La sua vita era molto importate per me, più della mia felicità stessa.
Quindi se per averla viva dovevo sacrificare la mia intera felicità lo avrei fatto... anche se significava non vederla più, anche se significava vivere per sempre insieme ad una persona che non amavo, anche se significava vivere con il dolore nel petto ad impedirmi di respirare.
Anche se significava fare le cose che avevo sempre sognato di fare insieme a lei con un'altra...

La mia vita, fino a quel momento, non aveva avuto molto senso.
Solo quell'anno in cui ero stato con Iseol ero riuscito a trovare me stesso, a trovare una ragione per vivere degna di essere chiamata così...
Ma tutto il mi era stato tolto... tutto co ci era stato tolto.

Le minacce continue da parte di mio padre e di una persona che nemmeno sapevo chi fosse mi stavano lentamente facendo impazzire.

Ovviamente mio papà non era stato il solo a minacciarmi del fatto che se fossi tornato con Iseol lei sarebbe morta...
Anche quella persona anonima aveva usato la stessa minaccia.
Mi chiedevo perché... ma, nulla aveva un senso nella mia vita, no?
Non riuscivo a trovarlo più che altro.
Che stavo facendo nella mia esistenza?
Avevo solo provocato dolore agli altri, e niente più.
Ero solo riuscito a fare soffrire Isoel... e quel dolore che le avevo provocato non sarei mai riuscito a perdonarmelo.

Iniziai a mordermi le unghie nervoso.
Avrei voluto scappare...

La chiesa era come sempre l'avevo immaginata...
Un enorme tappeto rosso rivestita il corridoio che portava all'altare e fiori rossi e bianchi coloravano la stanza.
Gli inviatati erano tutti sorridenti e parlano tra di loro guardandomi di tanto in tanto.

Sorrisi amaro, quando dall'entrata entrarono i miei migliori amici, vestiti tutti eleganti.

Rimasi perplesso. Non avevo detto a nessun di quel matrimonio...
Così li raggiunsi, guadagnandomi occhiatacce da parte di tutti loro, soprattutto da parte di Jungkook e Yoongi.

Il Diavolo vive a Seoul  |Kim Taehyung| [The Devil Wears Gucci Sequel]🍀Where stories live. Discover now