17.상 Ombre

2K 188 76
                                    

Iseol's Pov

Sbattei la porta con forza alle mie spalle, misi le mani dentro le tasche della felpa ed il cappuccio sulla testa, poi mi incamminai per le strade scure e deserte di Seoul, con ancora il dolore a martellarmi nel petto.

Nessuno era nelle vicinanze, mentre con la testa bassa camminavo senza una meta precisa.

Quella casa stava diventando troppo soffocante per me, avevo troppi pensieri per la testa e ancora desideravo troppo Taehyung, così tanto che non riuscivo a smettere di piangere e a stare male, così pensai che l'unico modo per liberare un po' la testa ed il cuore fosse camminare.

Da sola, senza sapere dove andare.
Probabilmente i piedi mi avrebbero portata a casa sua...
Ma dovevo fare in modo che non accadesse.
Dovevo smettere di stare male per lui, lo faceva da troppo tempo ormai.

L'anno prima era stato abbastanza doloroso per me a causa di quella vendetta e l'amore che poi iniziai a provare per lui, non volevo più.

Eppure ogni volta che dicevo a me stessa che dovevo smetterla di andargli dietro, di amarlo ancora, le lacrime mi rigavano il mio viso e non smettevano più.

Era così innamorata di lui? Sì.
Anche troppo.

Asciugai gli occhi con la manica della mia felpa mentre il freddo mi tagliava la faccia e tutto il mio corpo tremava da capo a piede.

Le luci dei lampioni illuminavano appena dove stavo mettendo i piedi e le persone sfrecciavano sulle loro auto, sicuramente impazienti di tornare a casa e mettersi al caldo.

Erano le dieci e mezza di sera e la vita era abbastanza calma in quel quartiere.

In alcuni vicoli gruppi di amici scherzavano e ridevano tra di loro, ricordandomi quanto io e Jennie ci fossimo allontanate da quando mi ero messa con Taehyung...
Prima eravamo inseparabili, mi mancavano i bei tempi insieme a lei...

Mentre camminavo ancora, con la testa bassa e lo sguardo perso sulla strada, sentii dei passi dietro di me.
Mi voltai lentamente con la paura a mille ed il cuore iniziò a palpitare ancora più velocemente non appena notai una figura alle mie spalle venirmi dietro.

Impaurita mi voltai di nuovo verso la mia strada e cercando di mantenere la calma continuai a camminare piano, nonostante la paura mi stesse divorando.

Non riuscii a scorgere il viso della persona che mi stava venendo dietro, notai solo il fatto che fosse un ragazzo che indossava abiti neri e anche lui il cappuccio sulla testa...

Iniziai piano a piano ad accelerare il passo e lui, dietro me, fece lo stesso.

Con la paura ancora forte iniziai allora a correre più forte che potevo, nonostante non riuscissi a vedere a causa del buio dove stavo mettendo i piedi, cercando di mantenere la mente lucida.

E a quel mio gesto, anche lui iniziò a farlo.

Era molto veloce e la mia testa era in più completa confusione.

Avevo paura.
Tanta paura.

Continuai a correre senza prendere nemmeno fiato.
Dovevo trovare un posto popolato, ma ovunque guardassi c'era solo il buio e la desolazione...

Corsi ancora, voltandomi per vedere quanto fosse vicino a me il ragazzo quando notai che un'altra persona stava alle spalle di lui e gli puntava una pistola sulla testa, fermandolo.

Accelerai di nuovo il passo, con la paura che quel pazzo con la pistola in mano prendesse anche me e senza accorgermene mi ritrovai davanti la casa di Kim Taehyung.

Con le lacrime che ancora bagnavano il mio viso tolsi il capello dalla testa, notando con il cuore allegro le luci accese in quella dimora bellissima.

I piedi mi portarono dentro senza che ci facessi caso... il cancello era aperto e il mio cuore era così contento di sapere che fosse di nuovo tornato che non riuscivo a controllarlo.

Rimasi quindi in piedi davanti all'ingresso della sua casa, senza il coraggio di salire i gradini e suonare alla sua porta ma nello stesso tempo con l'impazienza di guardare il suo viso bellissimo ancora una volta...

Così persa nei miei pensieri che non mi accorsi nemmeno che lui era dietro di me.

<<Iseol?>> domandò.

Con il cuore palpitante mi voltai verso di lui, incontrando lo sguardo che mi era mancato tanto e quegli occhi profondi e belli.

<<T-Taehyung...>> la mia voce era un sussurro.

Il moro era confuso e con le chiave tra le dita si avvicinò di pochi passi verso di me.

Indossava il pantalone di una tuta grigia, una felpa nera e un paio di scarpe da ginnastica bianche ai piedi.

Anche vestito in quel modo era bellissimo...

<<Che ci fai qui?>> mi chiese stanco, evitando di posare lo sguardo su di me e guardando con insistenza l'ingresso di casa sua.

Il suo sguardo mi era mancato...

<<Non lo so nemmeno io in realtà.>> risposi con gli occhi lucidi, constatando quanto a lui non importasse niente di me.

Taehyung sospirò abbassando la testa, poi alzò finalmente lo sguardo sul mio ed annuì.

<<Allora torna a casa. Sono le undici di sera, che ci fai per le strade così tardi?>> mi domandò acido, facendo sbattere le chiavi tra di loro.

Con amarezza annuii, guardandolo con gli occhi lucidi.

<<Non t'importa di me, vero?>> gli chiesi con il cuore dolorante.

Era tutto così difficile... parlargli, guardarlo, sentire la sua indifferenza...

Il moro si grattò la testa distratto, facendo un passo in avanti e guardandomi freddo.

<<Domani non hai scuola? Dovresti già essere a casa, a dormire.>> continuò scocciato.

Il mio cuore si spezzò ulteriormente ed in preda alle lacrime iniziai ad urlare.

<<Questo è tutto quello che riesci a dire?!>>

Il moro spalancò gli occhi e mi guardò con lo sguardo sbarrato mentre io con rabbia mi asciugavo gli occhi e mi avvicinavo pericolosamente a lui.

<<Sono stata due giorni interi in bilico tra il vivere e mettere fine alla mia esistenza, perché senza te non riesco a stare e tutto quello che tu sai dirmi è questo? "Vattene"?>> ero incredula.

Ero a conoscenza del suo brutto carattere ma allo stesso tempo, quell'anno in cui eravamo stati insieme, non mi aveva mai chiesto di considerarlo suo nemico...

<<Và. Stai solo sprecando il tuo tempo, smettila di comportarti così.>> continuò senza guardarmi.

<<Io ti detesto! Dimmi perché mi stai facendo così male, dimmelo!>> stavo perdendo il controllo di me stessa ed il moro stava per rispondere quando sbiancò in viso, guardando dietro di me.

<<Che succede, oppa?>>

Mi voltai al suono di quella voce, con il cuore che si distrusse completamente a quella vista.

Il Diavolo vive a Seoul  |Kim Taehyung| [The Devil Wears Gucci Sequel]🍀Where stories live. Discover now