21.상 Confuso

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<<Da quando fumi?>> gli chiesi ancora perplessa, aspettando una sua risposta. Il moro mi fissò negli occhi e senza dire niente fece spallucce.

<<A quanto pare So-Yeon non ti sta facendo poi così bene.>> dissi cercando di liberare il braccio dalla sua presa, ma fallii. <<Tu sei qui insieme a Mark, vero?>> domandò ignorando quello che avevo detto. Provai di nuovo a staccarmi con forza dalla sua presa e quella volta ci riuscii, o lasciò lui farmelo fare, e lo guardai con la rabbia negli occhi.

<<Sì, sono qui con Mark. Adesso se non ti dispiace torno da lui. L'ho lasciato da solo.>> risposi andando per entrare, ma di nuovo mi afferrò per il braccio e strinse con più forza quella volta.

<<Mi spieghi che vuoi?>> domandai arrabbiata intanto lui continuava a bloccarmi.

<<Lui non è solo. L'ho visto, è insieme ai suoi amici. Quel Jaebum, l'ho riconosciuto anche solo di spalle.>> rispose senza guardarmi, continuando a fissare il terreno sotto i miei piedi.

<<Come fai a conoscerlo?>> ero sorpresa. Mark era nuovo ed io suoi amici non li avevo mai visti. Come faceva lui a conoscerli?

Taehyung alzò finalmente lo sguardo sul mio e guardandomi con gli occhi lucidi sorrise amaramente.

<<Conosco un sacco di persone. Te l'ho detto, so tutto di tutti e se proprio vuoi saperlo, a me, non piace la gente con cui sei in compagnia stasera.>> continuò acido, facendomi ridere. << A me sembrano tutti dei bravi ragazzi. E poi a te che importa? Hai la tua nuova vita con So-Yeon, giusto? Quindi lasciami stare e vattene al diavolo!>> alzai la voce.

La gente che stava fuori a prendere un po' d'aria fresca si voltò verso me ed il moro e ci guardarono perplessi.

Taehyung mi fissò senza dire nulla per qualche secondo, poi agitò la testa ma la sua mano teneva ancora stretto il mio braccio.

<<Sei proprio stupida. Il fatto che non stiamo più insieme non implica che io non mi preoccupi per te! Sono qui e ti sto dicendo che la gente con cui sei stasera a me non piace. E se proprio devo dirla tutto, a me, questo Mark Tuan non mi dà l'impressione di un bravo ragazzo.>> rispose arrabbiato, facendo arrabbiare anche me.

Ma che gli importava? Non stavamo più insieme, che voleva da me?

<<Ah be', è sempre stata una tua caratteristica molto forte il fatto di non trovare nulla di buono nelle persone.
L'hai fatto anche con me l'anno scorso, ricordi? Quindi per favore adesso vattene dalla tua ragazza, vivi la tua vita e lascia vivere anche a me la mia.>> non so dove trovai la forza per dirgli quelle cose.

Il mio cuore si scioglieva ogni volta che incontravo il suo sguardo, ma ero troppo arrabbiata con lui per fargli capire quanto fossi felice del fatto che fosse insieme a me, a preoccuparsi per me.

<<Ti ho ripetuto tutti i giorni della mia vita, nel periodo in cui siamo stati insieme, che mi è dispiaciuto del fatto di averti trattata in quel modo. Perché mi stai rinfacciando questo, se sai che ci sono stato male per quello che ti ho fatto?>> mi domandò con gli occhi lucidi, avvicinandosi ancora di più a me. Il cuore riprese a battere fortissimo, ma dovevo mantenere la lucidità.

<<Se non sbaglio hai anche ripetuto che ero la ragione della tua esistenza e che mi amavi per tutto quel periodo, ma alla fine te ne sei uscito dicendo che non l'hai mai fatto. Perché dovrei credere che sei davvero dispiaciuto per quello che hai fatto l'anno scorso?>>

Lo stavo trattando malissimo e quelle cose non le pensavo, ma non potevo per sempre stare male per lui. Dovevamo chiudere tutto, lui amava un'altra e me l'aveva detto in faccia.

<<Non puoi parlare sul serio. Pensi che non sia realmente dispiaciuto per tutto quello che ti ho fatto l'anno scorso?>> mi domandò con quello sguardo che mi stava uccidendo, posai quindi il mio altrove e cambiai discorso per evitare di dirgli che non pensavo davvero tutto quello che gli stavo dicendo.

<<Insomma, perché sei qui? La tua ragazza non è gelosa del fatto che tu stia parlando con la tua ex?>> lo guardai con odio. Il moro mi fissò ancora. <<Rispondi.>> disse ignorando quello che gli avevo chiesto.
<<Non ho nessuna intenzione di farlo.>>

Restammo in silenzio per qualche minuto, poi si strinse il labbro tra i denti e respirò profondamente.

<<Hai mai pensato che per proteggere qualcuno a volte sei costretto a fare qualcosa che non vuoi fare?>> mi chiese all'improvviso. Lo guardai confusa e rimasi in silenzio mentre lui si avvicinava ancora e mi guardava negli occhi.

Perché tutto d'un tratto il suo sguardo ero tornato quello di quando stavamo insieme e diceva di amarmi?

<<Che vuoi dire?>> chiesi a mia volta.

Era tutto così confuso. Perché diceva quelle cose? Che voleva dire?

Taehyung mi guardò ancora, allentando la presa.

<<Quello che ho detto. Ora, per favore, torna a casa. Non stare con loro.>> disse. Risi delle sue parole e liberai di nuovo il mio braccio dalla sua presa, prendendolo quella volta alla sprovvista.

<<Non farmi ridere dai.>> risposi io, lasciandolo lì al freddo e tornando al tavolo di Mark.

Lo vidi entrare con il passo accelerato e, guardandomi da lontano, si sedette al suo posto, vicino a So-Yeon e rimase a fissarmi mentre io ridevo insieme ai miei amici.

Il Diavolo vive a Seoul  |Kim Taehyung| [The Devil Wears Gucci Sequel]🍀Where stories live. Discover now