Il Diavolo vive a Seoul |Kim Taehyung| [The Devil Wears Gucci Sequel]🍀

49.상 Consegna

Doppio aggiornamento per lo *speciale 1 in classifica in "BTS" e "Bangtan Boys" della fanfiction "The Devil Wears Gucci*
Leggete lo spazio autrice, grazie:)

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Non aspettai nemmeno un secondo, aprii immediatamente la chiamata e posai, con l'ansia ad invadermi, il telefono sull'orecchio.

<<Song Iseol?>> canzonò la voce della persona sconosciuta al telefono, facendomi avvampare di rabbia.

<<Adesso dimmi chi sei. Ora.>> la mia voce era un rumore informe, misto tra la paura e la preoccupazione per quello che stavano facendo a Kim Taehyung.

<<Non ti è dato saperlo al momento... comunque, sbaglio o dimentichi qualcosa?>> mi chiese facendomi sbarrare in un primo momento lo sguardo a causa della confusione, poi a causa di quello che avevo ricordato.
La pistola! Avrei dovuto consegnarla quel giorno ma dopo tutto quello che era successo e la scomparsa, fino a quel momento, della persona che mi stava minacciando l'avevo completamente dimenticato. Come avevo potuto?!

<<Non ti sei più fatto sentire... a chi avrei dovuto consegnarle? Che stai facendo a Taehyung? Lascialo in pace immediatamente!>> alzai la voce in lacrime, passandomi nervosamente le mani tra i capelli.

Non poteva essere vero...

<<Calmati, prima che lo uccida completamente! E comunque, mi era passato di mente... così ho pensato che tu non volevi consegnarmele ed io ho rapito Taehyung! Ma calma, sei ancora in tempo.>> rispose con la voce pacata.
Lo sentii ridere da dietro il telefono e con il cuore che mi batteva velocemente cercai di calmarmi.

<<Ti aspetto tra cinque minuti nello stesso punto in cui ti chiesi le pistole. Prova solo a chiamare la polizia e giuro che a Taehyung salta il cervello. Non pensare che sia da solo... nel momento in cui verrò ad incontrare te lascerò Taehyung nelle mani di persone fidate.>> disse d'un fiato, facendomi arrabbiare ancora di più.
A Taehyung non dovevano toccare nemmeno un capello!

<<E se ti porto le pistole? Lo lascerai andare? Credi che sia stupida?>> il cuore mi pulsava pesantemente nel petto, la paura mi stava divorando viva.
Ancora una volta stavo provando quella terribile sensazione che provai quando ebbi paura di perdere Taehyung a causa dello sparo di mio padre... e non la sopportavo.

<<Stai tranquilla. Stai perdendo solo tempo per ora... vedi, io sono già per strada.>> con il cuore alla gola entrai in casa e corsi in camera mia.
Cercai lo zaino in cui avevo messo la pistola rubata a casa del moro e me la misi nella tasca posteriore dei jeans, correndo giù di nuovo e sbattendomi la porta alle spalle.
Per fortuna non c'era  nessuno a casa mia...

<<Che  cosa devi farci con le pistole di Taehyung?>> chiesi correndo per le strade mentre la persona che si celava dietro quella telefonata sorrideva con un ghigno.

<<Stai facendo troppe domande ora. Vedi di sbrigarti, hai tre minuti.>> disse prima di chiudermi la telefonata in faccia.

Accelerai il passo di nuovo.
Mentre stavo praticamente correndo sulle strade persi il controllo di me.
Una strana sensazione alla pancia mi stava facendo uscire di senno e le lacrime rigavano il mio viso senza riuscire a fermarle.
Tutto mi stava ferendo davvero tanto...
Non riuscivo a sopportare che Taehyung venisse ferito...
Era la cosa che più odiavo.