Capitolo 1

1.5K 79 2
                                    

Agosto

Mancava poco alla fine dell'estate, e così, all'inizio della scuola. Quell'anno Steve sarebbe andato al college. I suoi sarebbero partiti per l'Italia a causa del lavoro, di nuovo.

Lui, invece, sarebbe rimasto per 1 anno in uno stupido istituto pieno di gente arrogante che ti guarda dall'alto al basso.
Odiava quel tipo di persone.
Purtroppo non è mai stato bravo a fare amicizia.
È sempre stato un ragazzo timido e di poche parole che, prima di attaccare bottone, osservava gli altri da lontano per valutare se valesse la pena diventare amici.

Al momento si trovava nel giardino di casa sua, poco distante dal mare.
La temperatura era perfetta e la brezza marina gli scompigliava leggermente il ciuffo biondo.

Era seduto su una delle tre sdraio, con addosso una maglietta bianca e dei bermuda arancioni.
Teneva in una mano il suo blocco da disegno, mentre nell'altra la matita. Era indeciso su cosa disegnare, ma i suoi pensieri furono interrotti dalla suoneria del suo telefono.
Gli era appena arrivato un messaggio da una persona che non sentiva da troppo tempo.
Bucky.

B- ehi... Come va?-

S- ciao Buck... Tutto bene, qua il tempo è fantastico. Peccato che me ne dovrò tornare a casa tra pochi giorni-

B- ah sei al mare... Bello. E per il college? Sei pronto?

S- per niente. Non ho voglia di passare 9 mesi circondato da un branco di sbruffoni.-

B- sì sì, lo so... Ma vedrai che non sarà poi così male. A proposito, ho sentito dire che ci sarà anche Stark.

S- Fantastico, un motivo in più per odiare quel posto.

B- vabbè.. speravi che non venisse preso? È un genio lo sai.

S- sì sì, hai ragione. Ok Buck... Ci sentiamo più tardi. Devo andare.

B- ok. Ciao Steve

S- ciao.

Il biondo si stese sulla sdraio, sbuffando.
Perfetto. Ora Steve detestava ancora di più l'idea di dover affrontare quella scuola: ci sarebbe stato anche Stark.
Qualcuno lassù doveva odiarlo.
Ultimamente non andavano molto d'accordo...
Per farla breve... I due erano migliori amici fin dall'infanzia, ma per qualche motivo Stark si era allontanato da lui senza preavviso. Passarono gli anni e più Steve dimostrava di voler chiarire e risolvere le cose, più l'altro si allontanava. Si incontrarono per caso durante l'estate. Quando Steve si avvicinò a lui per chiedere spiegazioni, l'altro lo fermò a due metri da lui.
Dalla bocca del moro uscirono 2 parole che rese la loro amicizia una menzogna.

«Ti odio»

Steve non si mosse. Rimase a guardarlo con la bocca spalancata, cercando disperatamente di parlargli emettendo però, solo versi strozzati.

Sono passati ormai 2 anni da quell'incontro e non si sono mai più rivisti, neanche per sbaglio.

2.30 Am

Regnava il silenzio a casa Stark.
Tony era rimasto da solo dopo che Howard e Maria lo avevano abbandonato, il giorno prima della sua partenza, per una festa di beneficenza.

Il ragazzo si trovava sul divano dopo aver finito di sistemare le sue valigie. Stava scorrendo i canali, anche se, era difficile trovare qualcosa che non fosse un porno a quell'ora della notte. Così, decise di guardare un film d'azione.
Inutile dire che si addormentò dopo mezz'ora, ma quando si svegliò, capì di trovarsi nella sua stanza sdraiato sul letto con addosso una maglietta grigio scuro e dei boxer blu

«Tony! Muoviti o farai tardi!»

Sua madre lo stava chiamando. Dov'è che doveva andare? Ah giusto...il college. L'idea di trovarsi di nuovo tra i suoi compagni d'infanzia non lo estasiava. Ci sarebbero stati Clint, Thor e Loki, Nat, Wanda, Bruce, Bucky e... E... Dio, non riusciva neanche a pensare quel nome, figuriamoci pronunciarlo.

«Tony! Per l'amor del cielo!»

«Arrivo, arrivo!»

Si vestì velocemente e scese le scale di corsa per salutare sua madre. Le scoccò un bacio sulla guancia mentre lavava i piatti, poi, si versò del caffè e si sedette a tavola.
Lei si girò e lo guardò come ogni madre guarda il proprio figlio che sta per partire. Abbassò lo sguardo sul pavimento mentre Tony sorseggiava la propria colazione. La sua voce si fece dolce.

«Dovresti salutarlo. Lo sai.»

Tony si strozzò con il caffè, e dopo aver tossito un paio di volte, rispose con tutta calma asciugandosi le labbra.

«Non vorrei infastidirlo più di quanto lo faccia già»

«Tu non lo infastidisci, è solo che... Non è bravo a mostrare il suo lato amorevole.»

L'altro soffiò fuori l'aria dal naso
Maria si mise dietro di lui, apoggiandogli le mani sulle spalle poi, gli lasciò un bacio tra i capelli e si fermò a guardarlo.
Tony si sentì consolato e coccolato da quel gesto... Era tanto che lo desiderava. Gli era mancata.
Si accorse dell'orario e decise che era ora di finirla con le smancerie, così, cercando di mascherare il suo dolore, disse in tono ironico

«Oh accidenti! Si è fatto tardi. Sarà meglio andare. Salutami tu papà.»

Si dileguò così, lasciandole un altro bacio sulla guancia. Prese le sue cose e partì per il punto prestabilito dall'Accademia per l'incontro. Lì ci sarebbe stato un pullman che avrebbe portato i ragazzi al college.

Scese in garage e come macchina scelse la sua Lamborghini arancione. Una volta arrivato là avrebbe rivisto tutti. Compreso lui.

Angolo autrice
Ok .. l'ho appena riletto... È veramente uno schifo... Se vi piace posso aggiornare quando volete, in caso contrario, se vi facesse schifo, fermatemi vi prego.
Ely

College/Stony/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora