Capitolo 22

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Song: Dancing with a stranger by Sam Smith ft. Normani

Nella navata centrale, quella che portava alla mensa e all'atrio, Steve camminava in silenzio mentre rifletteva sulla discussione avvenuta con Tony non meno di 5 minuti fa.

Era successo ancora, ma questa volta, si era spiegato molto più chiaramente, il moro: non voleva aver a che fare con lui, lo odiava, non lo sopportava; e per questo, Steve aveva deciso di lasciarlo in pace una volta per tutte.
Non gli avrebbe mai più rivolto la parola. Gli sarebbe stato lontano, come da richiesta, e sarebbero rimasti solo amici.

Si stava dirigendo tranquillamente verso il refettorio, dove lui e i suoi compagni si erano dati appuntamento. Pensava ai fatti suoi quando sentì arrivare qualcuno di corsa alle sue spalle.

«Rogers!...?»

Si fermò per voltarsi e vide un ragazzo dietro di sé tirare un sospiro di sollievo, felice di non aver fatto la solita figuraccia. Quest'ultimo, gli trotterellò incontro con il fiatone, e lo fronteggiò.
Era poco più alto di lui, con i capelli biondi, leggermente più scuri dei suoi, rasati in modo simile a quello dei militari. Dai vestiti si poteva intravedere un fisico atletico, e pure sotto la cintura... La natura era stata generosa.

«Steve, giusto?» chiese l'altro, inclinando la testa.

Il biondo lo guardò incuriosito, aggrottando la fronte e con la bocca lievemente aperta.

«Si»

Il ragazzo davanti a lui annuì sollevato, mostrando un sorriso a 32 denti porgendogli la mano.

«Johnny Storm, frequento il 2° anno»

Si presentarono.

«Piacere» ricambiò titubante.
"Ma che vuole questo? E poi... Come fa a conoscermi?"

Storm riprese a parlare, battendo e sfregando le mani tra loro.

«Allora. Dove vai di bello?» chiese ironico, indicandolo. Sapeva già dove si stava dirigendo.

Aveva uno strano modo di esprimersi: spesso gesticolava e corrugava le sopracciglia in modo buffo, creando smorfie particolari. Per di più, non stava fermo un secondo; era sempre in movimento. E ora che ci aveva fatto caso, a Steve sembrò di averlo già incontrato... Dove, non si ricordava, ma non era affatto male.

"No, per favore. Non mi sembra il momento più adatto, ok?"

«Sto andando nella mensa» rispose, puntando il pollice dietro di sé.

Johnny si finse sorpreso, spalancando occhi e bocca. Gesticolò nuovamente con un ampio movimento della braccia.

«Oh. Ma guarda che coincidenza, anche io! Andiamo insieme?»

Il biondo sorrise imbarazzato e annuì con un cenno del capo. Si misero in marcia cominciando a chiaccherare come amici di vecchia data per conoscersi meglio.
Era simpatico, tutto sommato: molto carismatico e autoironico. Sapeva scherzare e parlare di argomenti decisamente fuori luogo con tranquillità, cosa che Steve non sarebbe mai riuscito a fare. Ora non era più a disagio o infastidito dalla sua presenza così ingombrante, anzi... Sotto sotto, ne era attratto.

«E fu così che mi ritrovai nudo in un buco dentro la neve. Davvero bizzarra come cosa, ma sai come si dice: c'è sempre una prima volta»

Storm finì il suo racconto facendo ridere il biondo. Lo guardò sorridendo compiaciuto, mentre l'altro arrossiva e cercava di ricomporsi, percependo il suo sguardo su di sè.
Calò il silenzio e Steve tornò improvvisamente serio, portando lo sguardo a terra. Johnny, cercò di rassicurarlo. Comprendeva il suo timore.

College/Stony/Where stories live. Discover now