Capitolo 29

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Da 9 ore erano ormai in viaggio. Da 9 ore  quel rumore straziante di eliche faceva sanguinare le orecchie dei ragazzi.
E tre jet erano partiti dalla scuola. Gli alunni del primo e del secondo anno vennero stipati insieme nello stesso posto; 10 ragazzi seduti su due file una opposta all'altra. Mentre quelli del terzo, quarto e quinto anno ne avevano uno tutto per loro. Probabilmente gli altri erano destinati a luoghi diversi.

Partirono subito dopo l'incidente avvenuto al college, e da nove maledette ore, Clint si interrogava su cosa fosse successo e sul perché nessuno dei suoi compagni avesse aperto bocca sull'accaduto. Mancava Tony all'appello, ma non ne conosceva ancora il motivo.
Nat era seduta dalla parte opposta rispetto a lui, vicino a Rogers, così lui fu costretto ad accontentarsi degli ultimi tre posti più lontani dal conducente tra Strange e T'challa.

Nessuno dei presenti aveva osato dire una sola parola; l'unico sottofondo continuava a essere il motore dell'aereo. Finché...

«Bene matricole, sveglia!»

Da uno dei sedili di comando si alzò un ragazzo circa sulla trentina. Indossava dei pantaloni di tipo militare di jeans pesanti con due tasche per ogni braga, e una canottiera grigia piena di macchie d'olio da motore. Al collo portava le tipiche medagliette da militare e la pettinatura non era delle più comuni.

Poggiò le mani sui fianchi e diede un rapido sguardo ai ragazzi.

«Spero sappiate tutti dove stiamo andando...»

Silenzio.

«Molto bene. Beh, per chi non ne fosse al corrente, ci stiamo dirigendo in un posto dimenticato da Dio in Russia. Spero vi siate portati dietro qualcosa di pesante»

Ancora silenzio e alcuni occhi sgranati

«E diamo il via alle presentazioni. Io sono James Howlett, ma potete chiamarmi semplicemente Logan. Mentre la bambola alle mie spalle e al comando di questo bestione è l'agente Carter, conosciuta come Peggy»

«Fottiti Logan» fece capolino una voce femminile dai sedili.

Ne seguirono alcune risate.
Il ragazzo in piedi chiuse gli occhi e alzò le spalle verso l'alto.

«Imparerete a conoscerla e a volerle bene. Detto questo, cominciate a svegliarvi, ormai non manca molto» disse, concludendo con un battito di mani.

Appena si girò per tornare alla sua postazione, si sentì un'esplosione e una turbolenza fece traballare il jet.
Urla dei ragazzi.
Affianco a loro il motore di un jet aveva preso fuoco e stava precipitando nel vuoto. I due agenti si sporsero verso i vetri per vedere.

«Peggy atterra» sussurrò all'orecchio di lei.

«Ma non-»

«ATTERRA PORCA PUTTANA!»

La donna obbedì e dopo altre turbolenze riuscirono a toccare il suolo. Solo un altro jet arrivò sano e salvo a terra; erano quelli del terzo anno. Gli altri due vennero abbattuti.

Ancora silenzio assoluto.
I ragazzi erano pietrificati dalla paura e nessuno aveva osato muoversi.
Dopo qualche esitazione, Logan decise di aprire il portellone secondario, scendendo titubante in mezzo alla neve.
Si guardò attorno e vide arrivare il pilota dell'altro jet verso di lui.
Il comandante Rhodes.

«Lei ha idea di cosa può essere successo?» chiese al suo superiore.
«Ci hanno scoperti. Il loro era un modo per avvisarci che sanno che siamo qui e che è meglio non andare avanti»
«Uccidendo delle reclute?!»
«Non credo lo sapessero»
«Ma non abbiamo nemmeno oltrepassato il confine, cazzo!» sbraitò Logan preso dallo sconforto.

College/Stony/Where stories live. Discover now