Capitolo 23

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Song: Remind me to forget Kygo, Miguel

20 minuti. Erano 20 dannatissimi minuti che quei due si tenevano per mano e si sbaciucchiavano davanti a tutti.

È da quando sono arrivati che Steve e Bucky non fanno altro che mettere in mostra l'amore che c'è tra loro, e questo, Tony e Sam proprio non riescono a sopportarlo.

Gli ultimi due, se ne stanno lontani dal gruppo, nell' angolo più nascosto del tavolo, mentre osservano la coppia commentando.
Entrambi, sono nella medesima posizione uno di fronte all'altro: gomito puntato sulla superficie di legno, mento appoggiato al palmo della mano e gli occhi ridotti in due fessure mentre fissavano i due in cagnesco.

«Sono patetici»
«Mi fanno cariare i denti»

Si erano appena baciati e le ragazze intorno a loro sorridevano commosse. Ora, Bucky si stava accoccolando sotto il braccio del biondo, strusciando il viso contro il suo collo. Tony strinse i pugni, trattenendosi dal prenderlo e scaraventarlo fuori dalla finestra, mentre Sam borbottò qualcosa a denti stretti.

«Quello lo faceva con me... Era una cosa nostra»
«Che gatta morta...» brontolò il moro in risposta.

Adesso, James ha fatto abbassare la testa al compagno, così da avvicinare ancora di più i loro visi.

«Giù le mani da quelle labbra Barnes, sono mie» mormorò Stark.

Sam lo sentì e portò lo sguardo sul suo complice, aggrottando le sopracciglia.

"Come sarebbe a dire sue? Non sono mai stati insieme. Ok che gli piace Rogers, ma così mi sembra esagerato"
Pensò.

Ripuntò gli occhi sui due nel momento più sbagliato; dopo essersi baciati a lungo, il bruno era saltato in braccio a Steve, muovendosi su di lui in modo provocante. Passò qualche secondo, e le loro lingue si toccarono di nuovo.
Da parte dei compagni, risuonarono fischi e applausi. Per fortuna, la mensa era praticamente vuota. Erano rimasti solo loro e alcune coppie che cercavano del tempo per loro.

«Trovatevi una camera!» urlò Clint in mezzo al caos.

Basta, questo era troppo.
Stark si alzò di scatto facendo rumore con la sedia e attirando l'attenzione di tutti, compresi i due amanti.
Sam guardò prima i propri amici, poi Tony. Decise di seguirlo con l'intento di parlargli e farlo tornare indietro.

Steve cercò di voltarsi per guardare il moro andarsene via, chiamandolo dispiaciuto. Forse, avrebbero potuto risparmiarsi quella scenetta. Però non gli aveva detto proprio lui che non era interessato? E allora perché tutto quel nervosismo? O meglio...gelosia?

«Tony-»

Venne interrotto bruscamente dal fidanzato che riportò gli occhi azzurri su di sè, con un movimento rapido del dito posto alla base del suo mento.

«Lascialo perdere. È solo stressato per le selezioni» sussurrò avvicinandosi al biondo, non del tutto convinto.

Intanto, fuori dal refettorio, Stark marciava verso la propria camera.

«Tony. Tony, fermo!»

Sam lo rincorse per fermarlo. Afferrò il suo braccio e lo strattonò, tirandolo indietro bruscamente.

«Mollami» si lamentò il moro, riprendendo il passo.

Cercò di liberarsi dalla sua presa dimenandosi, ma l'amico era intenzionato a riportarlo con gli altri, sia figurativamente che letteralmente parlando. Era un po' che Tony si era distaccato dal gruppo, ma soprattutto adesso dovevano cercare di rimanere uniti.

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