Capitolo 28

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Just give me a reason - by P!nk

Era un continuo via vai di persone che facevano domande, fotografavano cose, portavano fogli su fogli e interrogavano chiunque passasse di lì.
Tutto ciò, accadeva sotto gli occhi di tre ragazzi spaventati e preoccupati.

Steve e Wade erano finalmente arrivati in infermeria, e al biondo vennero fatti in fretta e furia tutti gli esami possibili; e adesso era seduto sopra un lettino accanto a Strange mentre osservavano il trambusto fuori dal loro angolo sicuro.

Ross stava parlando con il preside e la Hill qualche metro da loro, ma nessuno dei tre capì di cosa stessero parlando.

«Ti hanno detto quando potremo vedere Stark?» chiese Wade a chi era lì già da più tempo.

«No, ma non penso che manchi molto. Dovevano estrarre solo due proiettili»
rispose Stephen senza staccare gli occhi dall'esterno.

«Dove gli hanno sparato?» scattò il biondo voltandosi verso di lui.

«Alla spalla e alla coscia della parte sinistra» disse senza mostrare nessuna emozione.

L'altro si irrigidì improvvisamente. Uno dei due proiettili poteva aver colpito un'arteria importante. Se fosse morto durante l'intervento?
Wilson colse la sua paura, così cercò di tranquillizzarlo.

«Se la caverà, è in buone mani»

Peccato che Steve non fosse per niente più sereno. Era terrorizzato all'idea di perderlo e aveva bisogno di vederlo.
Voleva stargli accanto e sapere che stava bene.

Ora conosceva davvero la paura di perdere qualcuno, e in quel momento non desiderava altro che dirgli cosa provava per lui prima che fosse troppo tardi.
Se ci fosse riuscito, glielo avrebbe detto la sera stessa.

Dopo circa un'ora di attesa, videro arrivare un chirurgo con la mascherina che gli copriva ancora metà volto, e con camice e guanti sporchi di sangue.
Steve si ritrovò in piedi senza volerlo.

L'uomo si fermò davanti a Ross e Fury interrompendo la loro discussione così, ancora una volta, i ragazzi non riuscirono a capire una sola parola.

«Signore abbiamo estratto i proiettili» disse correndo il chirurgo.

«Bene. Il ragazzo come sta?» chiese Ross.

«Al momento dorme, si riprenderà. Ma il problema è un altro»

«Sarebbe a dire?» s'intromise Fury.

Reeds Richars spostò lo sguardo sul preside della scuola e rispose dopo qualche secondo.

«Dentro uno dei proiettili abbiamo trovato una cimice microscopica, ma fortunatamente siamo riusciti a trovarla. L'altro invece, conteneva un biglietto scritto in russo. Nessuno di noi è riuscito a tradurlo sul momento» spiegò.

«Che senso ha mettere una cimice in un proiettile? Credevano che non avremmo salvato uno dei nostri studenti?» pensò la Hill ad alta voce.

«Forse credevano che sarebbero riusciti ad ucciderlo, così non avrebbe avuto senso estrarlo» suppose Ross.

«Non avrebbe senso neanche quello. Il cadavere sarebbe stato seppellito. Probabilmente volevano distrarci facendoci credere che ce ne fosse solo uno “pieno”» commentò Fury.

«Sono d'accordo, e se avessero voluto uccidere qualcuno, avrebbero di certo mandato un cecchino. Oppure, anche loro sono a corto di reclute...» ragionò il medico.

Ross chiuse lì la discussione.

«Comunque sia, l'importante è averla distrutta. E per quanto riguarda il biglietto, lascialo a uno dei miei agenti. Ci penseranno loro»

College/Stony/Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon