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Yoongi non aveva capito minimamente cosa intendesse il suo amico al telefono, ma sinceramente gli importava ben poco, aveva cose decisamente più importanti da fare: Da quando, quella notte di qualche settimana fa, aveva avuto il famoso incontro pr...

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Yoongi non aveva capito minimamente cosa intendesse il suo amico al telefono, ma sinceramente gli importava ben poco, aveva cose decisamente più importanti da fare: Da quando, quella notte di qualche settimana fa, aveva avuto il famoso incontro proibito con il ragazzino dai capelli rosa, non si era dato pace. Doveva ritrovarlo, voleva ritrovarlo e averlo tutto per sé. Oltre a essere proprietà di Namjoon, era anche un ragazzino estremamente bello ed attraente, e Yoongi, a dirla tutta, era solo da troppo tempo. Doveva recuperare in qualche modo e Jimin sembrava essere la soluzione ai suoi problemi.

Jimin, Jimin... Avanti, confettino, dove sei?

Aveva setacciato meticolosamente tutti i profili social della banda di quel rifiuto ambulante che era Namjoon, ma di Jimin non c'era la minima traccia. Fino a quando nel profilo di Lee Jooheon, in una foto datata tredici dicembre duemiladiciotto, lo aveva trovato, immortalato in una di quelle foto di gruppo che ti scattano in discoteca e dove tutti vengono male -tutti tranne testa di fenicottero, sia chiaro, che appariva più sexy e lucido di tutti gli altri sette presenti nella foto messi insieme- ma che vengono pubblicate comunque per chissà quale inspiegabile motivo. E lo avevano pure taggato!

Bingo.









Che razza di cretino, giuro che la prossima volta lo riempio di botte, non me ne frega un cazzo se perdo il lavoro. Ma perché cazzo Jin non mi aveva avvisato di avere un fratello così stronzo e irritante? Che poi io-

"Non prendertela, fa così con tutti" 

Ad aver parlato era stata Herin, la ragazza del caffè, la domestica, quella vera. Lo guardava con le guance un po' colorate di rosso e un sorriso timido sulle labbra; sembrava essere giovane, forse aveva l'età di Jungkook ma, a differenza sua, era molto più posata ed educata. O almeno così pensava Taehyung, che ormai nella testa aveva l'immagine del ragazzino con un paio di corna che gli spuntavano dai capelli, una coda appuntita e la lingua biforcuta -forse l'unica caratteristica che possedeva davvero-. La ragazza però corse in sua difesa dicendo "Si comporta da antipatico solo per capire chi ha davanti, ma in realtà è un ragazzo dolce.." 

La mente della povera ragazza era sicuramente appannata dalla nebbia dell'amore, che ormai albergava nel suo cuore da più di un'anno, più o meno da quando aveva iniziato a lavorare in quella casa -e a vedersi Jungkook girare mezzo nudo per casa a tutte le ore del giorno- e condizionava il suo giudizio sul ragazzo, portandola ad ammirarlo ed elogiarlo ogni qualvolta gli fosse possibile, con la speranza di essere notata e vista come qualcosa in più di una semplice domestica.

"E' solo un damerino dispettoso, ma con me non attacca.  Spero solo che smetta fin da subito di infastidirmi, non ho intenzione di incominciare una guerra a causa del suo carattere incivile, offensivo e maleducato." Lo disse spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mentre la ragazza in risposta si morse il labbro inferiore e sorrise scuotendo la testa in preda a chissà quale strano pensiero.

Parigi di Notte KookTaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora