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Erano passate già due settimane dalla giornata al parco divertimenti, e di quel bacio, non ne avevano mai più parlato

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Erano passate già due settimane dalla giornata al parco divertimenti, e di quel bacio, non ne avevano mai più parlato. O per lo meno non insieme.
Non c'era giorno in cui Jungkook non ne discutesse con i suoi amici: gli aveva già spiegato per filo e per segno come fossero andate le cose e come fossero arrivati a baciarsi, aveva costruito teorie su teorie nel tentativo di capire cosa fosse passato nella testa di Taehyung, eppure -nonostante i suoi innumerevoli sforzi- non era riuscito a dare una spiegazione al gesto azzardato del babysitter.

"Kook, te l'ho già detto, devi andare a parlarci."

Yoongi si sentiva le palle toccare il pavimento. Passavano le ore a parlare di quel bacio, Jungkook continuava a chiedere consigli e poi non li seguiva. Lasciava i suoi due amici rimanere con la bocca secca a causa dei discorsoni,  poi lasciava che quelle parole andassero completamente perse nel vento e il giorno dopo richiedeva le stesse identiche cose e faceva le stesse identiche domande.
Yoongi era stanco di dover stare dietro a quel ragazzino in preda a una crisi amorosa adolescenziale.

"E che cazzo gli dico, sentiamo? Grazie mille per il bacio, è stato fantastico ti prego scopiamo?"

"Jungkook, smettila di provare a farci credere che la tua è semplice attrazione sessuale, tanto non ci crede nessuno. A te quel tipo piace, e tu lo sai, prima lo ammetterai a te stesso e meglio sarà per tutti quanti."

Hoseok era sempre stato quello più sentimentale e romantico dei tre: era innamorato dell'idea dell'amore, amava l'idea di poter amare qualcuno con tutto se stesso e quella di essere amato, e vedere il suo migliore amico sprecare tempo prezioso a farsi milioni su milioni di seghe mentali gli faceva ribollire il sangue nelle vene.

"Esatto, Jungkookie. Tanto non ci convinci." Yoongi si era avvicinato solo per prendere il viso del più piccolo tra le mani e scuoterlo in modo delicato ma non troppo mentre pronunciava quelle parole.

"Infatti non sto cercando di convincere voi, ma me stesso..."

Tante teorie erano passate per la testolina confusa di Jungkook e, attualmente, nella testa aveva in mente soltanto un'idea: E' stato uno sbaglio.

Era arrivato al punto di pensare che Taehyung si fosse in qualche modo confuso e che quel bacio fosse stato solo un errore e che lui oramai non se lo ricordasse neanche più. Aveva notato come il babysitter cercasse di evitarlo in ogni maniera possibile e di come, in sua presenza, abbassasse sempre la testa.

Detestava quella situazione. Detestava non sapere come poteva comportarsi nei confronti del castano. Detestava non sapere cosa provasse il castano. Detestava non poter riappropriarsi per una seconda volta delle morbide labbra del castano. Detestava non poter rivelare i suoi sentimenti nemmeno a se stesso per paura di rimanerci male o venir rifiutato. Detestava tutto quello.

E proprio in quel momento, mentre Jungkook era impegnato a grattarsi i capelli con entrambe le mani, Yoongi era impegnato a chattare con il suo ormai ufficiale fidanzato Jimin e Hoseok era intento ad allacciarsi il braccialetto difettoso -che gli aveva regalato sua madre e che si apriva come minimo cinque volte all'ora-, la porta venne spalancata, rivelando la figura al quanto infreddolita di un Taehyung con mezza faccia coperta da un'enorme sciarpa celeste.

Parigi di Notte KookTaeTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon