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Jackson era sempre stato un ragazzo molto attivo, adorava gli sport, il trekking, le scalate e tutte quelle cose che richiedano un incredibile sforzo fisico

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Jackson era sempre stato un ragazzo molto attivo, adorava gli sport, il trekking, le scalate e tutte quelle cose che richiedano un incredibile sforzo fisico.
Era il capitano della squadra di basket dalle elementari; aveva uno spirito da leader che faceva invidia a tutti quelli che avevano avuto l'onore di vederlo giocare in campo o anche solamente incoraggiare i compagni a fare del loro meglio.

Nonostante la sua infinita voglia di movimento, nell'ultimo periodo, a causa degli orari improbabili che aveva a causa dei turni al ristorante dove lavorava, Jackson era sfinito: si svegliava troppo presto e dormiva troppo poco, aveva due occhiaie scure e spaventose sotto agli occhi e zero voglia di mettere piede fuori casa.
E non lo avrebbe davvero fatto, sarebbe davvero rimasto a casa a mangiare il suo ramen istantaneo e a farsi la maratona di qualche serie TV romantica da quattro soldi che tanto amava, se solo non fosse stato per un piccolo ragazzino dai capelli bruni e le labbra rosse che gli aveva dato appuntamento al cat caffè che si trovava in centro città proprio quella domenica mattina.

Oggi Yugi è fuori città con i suoi genitori quindi, se sei libero, possiamo vederci verso le dieci e fare colazione insieme! Aveva detto con voce squillante e allegra Taehyung. Fin troppo squillante e allegra per essere soltanto le otto del mattino.
Ma Jackson era troppo infatuato per riuscire a dire di no a quella voce tanto roca quanto angelica.

"Ciao Tae"

"Buongiorno Jacky! Sei riuscito a riposare almeno un po' oggi?"

Beh, considerando che mi hai svegliato tu alle otto e mezza con una chiamata... direi proprio di no...    si era ritrovato a pensare Jackson. Stava anche pensando ad una risposta più gentile da dare al suo prezioso Taehyung, ma non dovette sforzarsi molto poiché Taehyung lo superò a passo svelto e si precipitò all'interno del cat caffè senza nemmeno aspettarlo.

Quanto me la fai difficile, ragazzino.


"Mi piacerebbe molto avere un gattino, ma Tannie li odia, e penso che se ne adottassi uno lo manderei direttamente tra le sue fauci."

Erano già passati venti minuti da quando erano entrati in quel bar, avevano ordinato da mangiare e avevano aspettato che qualche gattino usasse le loro gambe come letto.
Avevano parlato di qualsiasi cosa mentre accarezzavano il pelo morbido e lucente di quei gatti; si erano confidati dei segreti più o meno profondi, avevano parlato di musica e di film.
Taehyung di era rivelato essere un amante di Sherlock Holmes ed era effettivamente una delle poche serie che condivideva con il biondo.
Jackson dal canto suo si stava rendendo conto di quando particolare fosse la personalità dell'altro, stava imparando a conoscerlo meglio, e ciò che conosceva gli piaceva. Tutto ciò che si ricollegava a Taehyung era piacevole dal punto di vista di Jackson, dal modo carino in cui sbagliava le parole, alla sua risata tenera e melodiosa. Taehyung gli piaceva, e gli piaceva sul serio.

"Senti Tae, noi stiamo bene insieme, giusto?"

"Certo, perchè me lo domandi?"

"Voglio essere sincero con te, Tae. Mi piacerebbe essere qualcosa di più di un amico per te. Vorrei avere la possibilità di dimostrarti chi sono..."

Parigi di Notte KookTaeWhere stories live. Discover now