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Il corvino e il "biondino" avevano deciso di passare per le strade più frequentate di Seoul, girare i quartieri pieni di negozi, fare una bella cenetta a base di carne e poi godersi lo spettacolo con i fuochi d'artificio della mezzanotte.

Avevano girato tanto, adornando ogni passo con le loro chiacchiere: Taehyung si era raccontato, aveva parlato dei suoi genitori, del motivo per cui si era allontanato da casa, della sua passione per l'arte e la scrittura, di quanto i suoi genitori gli mancassero tanto e mostrò al corvino le foto del suo piccolo batuffolo Tanni con il vestitino da Babbo Natale, da scheletro e mentre mangiava un tortino di carote che gli aveva preparato lui per i suoi due anni.

"Quel cane è spettacolare!" aveva detto Jungkook alla vista di quelle foto così divertenti. Lui rideva e Taehyung lo guardava, perso. Perso in quel sorriso che pareva non essere mai stato così aperto, perso in quei capelli illuminati dalle luci delle insegne, perso in quella mano che, da quando si erano allontanati di poco da casa sua, non lo aveva praticamente mai lasciato.

Jungkook aveva invece parlato della sua passione per la musica: aveva spiegato di quanto impegno e dedizione dedicò al canto quando era piccolo, elencò gli strumenti che sapeva suonare e intonò anche qualche pezzo americano. Taehyung restò estasiato.

"Devi assolutamente iscriverti a qualche corso! Magari riesci anche ad avere successo! Sai, tipo Justin Bieber! Pubblicati su qualche social." affermò entusiasta Taehyung, convinto che il corvino potesse davvero riscuotere un grande successo come cantante internazionale. Per di più Jungkook conosceva molto bene l'inglese, punto fondamentale per avere successo anche fuori dalla Corea. "Tu dici?" rispose speranzoso Jungkook. Lui non ci aveva mai davvero provato perchè nessuno lo aveva mai spronato, nessuno gli aveva mai sottolineato quanto valesse e quanto si meritasse di fare ciò che davvero amava nella vita. Jungkook ci aveva praticamente già rinunciato a diventare un cantante, non ci credeva più, ma le parole dell'altro lo avevano scaldato da dentro, gli aveva riacceso qualcosa che lui, pensava di aver perso ormai da molto.

"Ma certo! Anzi, sai che ti dico? Ora ce ne andiamo al karaoke e fai sentire a tutti di che pasta sei fatto, andiamo!" disse Taehyung tirando Jungkook per la mano, correndo verso il locale di karaoke all'aperto più vicino.


"C'è una gran fila, però..." notò Jungkook poco convinto. "... forse ci conviene prima andare a mangiare, non credi?"

"Ma che stai scherzando? Jungkook, noi non ci muoviamo fin quando non ti avrà sentito tutta Seoul cantare a quarciagola!" 

I due giovani rimasero in fila per quasi un'intera ora, quando arrivò il loro turno Taehyung si fece da parte e tirò fuori il cellulare, pronto a filmare il suo compagno. 

Parigi di Notte KookTaeWhere stories live. Discover now