☾20.2☽

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"Yoongi

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"Yoongi... Fo- forse è meglio che io ti aspetto qui fuori..."

Aveva detto un Jimin fin troppo pallido e insicuro delle sue parole. 

Yoongi e Jimin erano appena arrivati all'ospedale entrambi sudati e spaventati, anche se per motivi differenti.

"Ma che dici, Jimin? Ho bisogno di te in questo momento! Ho bisogno di sentire il tuo supporto e la tua presenza..."

Yoongi aveva poggiato una mano sulla guancia del fidanzato e lo guardava negli occhi, spenti e umidi, cercando di comprendere il motivo di queste sue parole che tanto gli facevano male e lo facevano sentire poco importante, come se a Jimin non importasse il suo dolore, come se Jimin non capisse il suo stato d'animo.

"Hyung... Non so quanto la mia presenza possa essere gradita là dentro, li conosci i rapp-"

"Oh, ti prego Jimin! In questo momento questa è l'ultima cosa che importa! Tu non sei qui in veste di nemico, sei qui come mio fidanzato, come mia spalla, come mio appoggio."

Jimin aveva gli occhi pieni di lacrime. Yoongi non capiva come lui si sentisse, Yoongi non era in grado di sentire i suoi sensi di colpa che lo stavano mangiando come i vermi che si imbucano nella frutta caduta dagli alberi...  Yoongi non lo capiva.

Yoongi non si sentiva lacerato semplicemente perché ancora non sapeva.
Ancora non sapeva cosa fosse successo e di chi fosse effettivamente la colpa di quel terribile incidente.

"Tu non capisci, Hyung! Tu non capisci!" Aveva urlato scoppiando in lacrime il più piccolo.

"E' tutta colpa mia, Yoongi! Sono un mostro! Un egoista del cazzo che avrebbe potuto lasciare quel bastardo di Namjoon prima di mettersi con te! Ma io sono troppo egoista ed attaccato a tutti i comfort che ho stando con quel cane rabbioso... Io ho causato tutto ciò solamente per poter usare Namjoon e i suoi sporchi soldi, Yoongi... Io sono un mostro" Aveva concluso Jimin con voce debole e spezzata dal pianto. Si era allontanato dando le spalle a Yoongi e stava così liberando il suo pianto tanto silenzioso quanto disperato senza essere visto dal fidanzato che gli fissava la nuca con sguardo confuso e sbuffò malinconico prima di avvicinarsi nuovamente a lui e girarlo dal braccio, potendolo così guardare negli occhi.

"Jimin ma che cazzo c'entra tutto questo discorso ora?! Per quale motivo stai dicendo queste cose?!"

Più Yoongi domandava e più Jimin piangeva.

Più Yoongi urlava e più Jimin singhiozzava tanto quasi da vomitare.

Più Yoongi non capiva e più Jimin si sentiva colpevole e senza cuore.

Più Yoongi si avvicinava e più Jimin si allontava, guidato da quel sentimento di angoscia che gli stava facendo sentire le ginocchia deboli e il cibo risalire su per la gola.

"Jimin, perfavore... Parlami. Io sono qui."

"Yoongi è... è stato Nam-namjoon ad investire il bambino." Era riuscito a dire in mezzo ai singhiozzi e alle lacrime che parevano tanto pesanti da essere di cemento. "Ne so- sono certo, ed è soltanto colpa mia." Concluse buttandosi tra le braccia del fidanzato più distrutto che mai.

Parigi di Notte KookTaeWhere stories live. Discover now