17- Quinto piano, sopra tutti?

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La notifica di un messaggio mi risveglió completamente dai miei pensieri, dovuti alla cartella clinica di un bambino che avevo davanti, Josh, che era parte del progetto che stavo portando avanti con Marco. Quel bambino aveva perso parte dei suoi arti e di conseguenza parte delle sue funzioni vitali e io non avevo la minima idea di come aiutarlo, tanto che erano giorni che guardavo quella cartella nella speranza di avere un idea che potesse aiutarmi. Marco, a differenza mia, era molto più positivo, continuava a dire che se avremmo fatto un passo alla volta saremmo riusciti nel nostro intento.

Messaggio da Niccolò.
"Sei libera stasera? Ho una sorpresa per te"

Era passata una settimana da quando avevo deciso di dare una possibilità a Niccolò e per ora si stava rivelando la scelta più giusta che potessi fare, nonostante, a causa dei nostri impegni lavorativi, ci eravamo visti giusto un paio di volte. Il che, un po' mi dispiaceva, ma non eravamo più dei ragazzini ed eravamo perfettamente consapevoli di quanto fosse importante il lavoro per entrambi.
Lentamente ci stavamo riavvicinando, non eravamo ancora perfettamente consapevoli dei nostri sentimenti, non sapevamo cosa provavamo ma sapevamo che volevamo fare le cose con calma.
Eppure io sentivo che la vecchia Sara era ancora dentro di me, come avevano sempre saputo le persone che mi stavano vicino.
E sapevo che quella ne era la versione che ancora sapeva donare amore, quello vero.
Ami e smetti di proteggerti, non è così?
Ami e getti via gli scudi, armature che per tirarle su ci hai messo secoli e poi basta un sorriso e ti arrendi. Un sorriso solo e tutte le tue difese non esistono più, ora sei sul filo del rasoio.
E quel sorriso che era sempre riuscito a buttare giù ogni mio muro, ogni mia difesa, era sempre stato quello di Niccolò ma non sapevo se lo fosse stato ancora.

Messaggio a Niccolò
"Certo, finisco per le 18 in ospedale"

Risposi al messaggio del moro sentendo quella sensazione di ansia farsi spazio in me per l'ennesima volta.
Nonostante fossero passati anni, ogni volta che dovevo incontrarmi con lui quella sensazione prendeva completamente possesso del mio corpo, mentre con Marco mi ero sentita così soltanto i primi tempi.
Ma con Niccolò era sempre stato tutto completamente diverso e speciale.

Messaggio da Niccolò
"Ti passo a prendere alle 20"

Non avevo la minima idea di cosa avesse in mente il moro, ma sapevo che mi conosceva talmente bene da non deludermi mai.

***

Avevo avuto giusto il tempo di tornare a casa e farmi una doccia, dato che il mio lavoro mi aveva preso un ora in più.
Niccolò sarebbe arrivato a momenti e fortunatamente ero riuscita a finire di prepararmi in tempo.
Avevo optato per un lungo vestito rosa cipria con manica abbassata e lo spacco fino a metà coscia, al quale avevo abbinato un paio di sandali color oro.
Non amavo molto esagerare con i capelli e il trucco, infatti avevo lasciato i capelli naturali e sciolti, essendo quasi estate li avevo lasciati asciugare all'aria che davano quel senso di mosso naturale. Per quanto riguarda il trucco avevo giusto coperto i segni dovuti alle ore in ospedale con del correttore e della terra, avevo messo un po' di ombretto color oro e abbondato di mascara, per poi indossare un color nude sulle labbra.
Il suono della notifica mi richiamó alla realtà, Niccolò era appena arrivato e io avevo una paura tremenda di non piacergli.
Mi guardai un ultima volta allo specchio per poi prendere la borsa e uscire di casa, trovando il moro davanti a me.
Niccolò era poggiato alla sua macchina mentre fumava la sua sigaretta guardandosi intorno.
Non ci misi molto a notare la sua bellezza, indossava un pantalone nero e la sua solita camicia bianca fin troppo sbottonata per i miei gusti e le maniche tirate su.

"Tu nun me te poi presentà così, me devi almeno avvertì prima" appena mi vide furono soltanto queste le parole che disse, tanto che io abbassai lo sguardo sul mio vestito pensando che c'era qualcosa che non andava o che avessi esagerato con il vestito.

Te dimmi dove sei, mi faccio tutta Roma a piedi. - UltimoWhere stories live. Discover now