21- Io sono tutta cuore, Niccolò è fatto di paranoie e paure.

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Da pochi minuti, eravamo arrivati allo stadio, già gremito di persone che aspettavano l'apertura dei cancelli.
Nonostante fossero passati anni da quando Niccolò aveva raggiunto quel suo sogno che lo aveva accompagnato per tutta la vita, ancora mi meravigliavo di tutte le persone che fossero lì per lui.
E tutto questo, non poteva che rendermi così fiera di lui.
Niccolò aveva deciso di entrare nello stadio con la sua macchina, sperando ancora una volta nel buon senso delle persone.
Dati i finestrini abbassati, a causa delle temperature alte, a me e lui non sfuggirono le frasi dei suoi fan, contenti di rivederci insieme.
Niccolò aveva raccontato ben poco, a chi lo seguiva, di ciò che era successo tra di noi.
Dopo le foto al Colosseo in cui Niccolò baciava il mio pancione, nessuno aveva saputo più nulla.
Lui era scomparso dai social per mesi interi, facendo solo qualche comparsa per dare qualche annuncio riguardo al lavoro. Era sempre stato molto riservato con la sua vita privata, per anni eravamo riusciti a nascondere la nostra relazione.
Ma ovviamente non potevamo evitare le testate giornalistiche o i paparazzi con telecamere appostate in ogni angolo della città.
Nel periodo della nostra rottura, dopo la nascita di Camilla, le testate giornalistiche ne affermavano di ogni, alcune riportavano di un aborto spontaneo, altre di un aborto voluto e altre ancora affermavano che Niccolò non avesse riconosciuto sua figlia, dato che ormai non ci vedevano nemmeno più insieme, nessuno però aveva saputo quale fosse davvero la verità, tanto che lui, stufo di leggere tutto ciò, fu costretto a fare la comparsa sui social tramite un messaggio in cui invitava i giornalisti a stare nel loro e non farsi gli affari degli altri. Inutile dire che, per tutto ciò, venne attaccato duramente ma a lui in quel periodo importava meno di zero.

"Ma che te stai a emozionà, Sarè?" Niccolò era voltato verso di me con un sorriso stampato in faccia, vedermi così fiera e orgogliosa di lui era per lui una grande soddisfazione. Io, insieme ai miserabili, avevamo creduto in lui ancor prima che ci credesse lui.

"Certo che no" lui mi guardó di nuovo con quel sorriso di chi non credeva alle parole che avessi appena pronunciato, beccandosi così un piccolo schiaffetto sul braccio mentre parcheggió la macchina.

"E' solo che stai facendo qualcosa di grande" ero ammirata dalla bontà di quel ragazzo, nonostante lo conoscessi bene. Niccolò aveva saputo mesi fa da Gaia del progetto mio e di Marco con l'Unicef e ne era rimasto estasiato, tanto che decise di fare un concerto speciale all'Olimpico per evolvere l'intero ricavato all'associazione, in modo che tutti i bambini potessero permettersi le cure adeguate. Io l'avevo scoperto soltanto qualche giorno prima da Adriano e non potevo che essere fiera di lui. Il moro non amava rendere pubblico ogni gesto che faceva per gli altri, eppure aveva una bontà d'animo immensa, quando qualcuno si trovava in difficoltà era sempre pronto ad aiutarlo e questo ero dei tanti lati che amavo di lui.

"Sei stata tu la mia fonte di ispirazione, con il tuo progetto che stai portando avanti insieme a..quello" scoppiai a ridere per il modo in cui aveva pronunciato l'ultima parola, avevo ben notato come non gli andasse a genio Marco, eppure finché se ne stava al suo posto era stato fin troppo rispettoso.

"Colgo un velo di gelosia o sbaglio?" Chiesi alzando gli occhiali da sole per guardarlo mentre percorrevamo l'intero parcheggio dell'olimpico dirigendoci verso l'interno.

"No, è solo che non capisco cosa ci hai trovato di speciale in lui" lui abbassó lo sguardo e io tornai a guardare davanti a me.

"La stessa cosa che tu ci hai trovato in Chiara" ero fredda e distaccata in quel momento, il mio tono era apatico e lui non rispose, sapevo di aver toccato un tasto dolente

"Touchè" io lo guardai alzando un sopracciglio mentre mi fermai all'entrata dell'Olimpico. Niccolò non conosceva altra lingua al di fuori del romano, a volte aveva difficoltà anche con l'italiano.

Te dimmi dove sei, mi faccio tutta Roma a piedi. - UltimoWhere stories live. Discover now