31- Gabriè, m'hai portato il panino col salame, vero?

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Niccolò's pov

''Ehi paparino, tutto apposto?'' Avevo passato l'intera giornata in studio dato che avevamo delle pratiche burocratiche che dovevano venir risolte nella giornata odierna, anche se essendo le sei di pomeriggio il sonno iniziava a farsi sentire, dato che la notte seguente non avevamo dormito nessuno, in quanto avevamo deciso di star vicino a Gabriele che proprio la notte passata era diventato per la prima volta padre. Ricordo ancora quell'emozione di quando fui io a diventare padre, anche se io, quella felicità che provava Gabriele e che in precedenza aveva provato già Adriano, non la conoscevo nemmeno. Io e Sara avevamo scoperto la malattia di Camilla quando Sara era solo al quarto mese e questo ci aveva impedito di viverci la gravidanza con la felicità che aveva caratterizzato i primi mesi.

''E che ve lo dico a fa? So felice come nun lo so mai stato'' Adriano fortunatamente aveva passato con me l'ntera giornata in studio dato che da solo non avrei mai completato tutte le pratiche, ovviamente quel giorno non avrei chiesto nulla a Gabriele, anzi gli avevo anche detto di prendersi una settimana  senza problemi, dato che non avevamo tutto quel lavoro, per poter stare con Priscilla e Riccardo, sopratutto perchè sapevo quanto fosse difficile per una donna che aveva appena subito un parto cesareo anche soltanto alzarsi dal letto per andare in bagno, ci ero passato anni fa con Sara. Nonostante un pò di malinconia e un velo di frustazione per ciò che era accaduto a me, quando si trattava di avere figli, non potevo che non provare una felicità immensa per i miei amici, come stava accadendo con Gabiele e come era successo anni prima con Adriano.

''Sara? L'hai vista per caso?'' Era esattamente da quella notte che non sentivo e non vedevo Sara e non sapevo nemmeno come stava. Lei aveva iniziato il turno la mattina seguente e avrebbe staccato soltanto tra due ore e io avevo passato l'intera giornata in studio, circondato da fogli, non eravamo abituati a sentirci mentre lavoravamo, sapevamo quanto il lavoro fosse importante per ognuno di noi, anche se facevamo due lavori completamenti diversi ma quel giorno era diverso. Quella notte era scoppiata a piangere tra le mie braccia e io non riuscivo a capirne il motivo, non era per Camilla dato che quando era stata Gaia a partorire non aveva reagito in quella maniera, sentivo che c'era altro anche se non riuscivo ancora a capire esattamente cosa. Non avevamo fatto in tempo a parlarne, ma desideravo farlo, dato che avevamo ancora in sospeso la questione della casa.

''E' passata all'ora di pranzo per vedere come stavamo. Riccardo è seguito da Marco e dopo la litigata di stanotte lei sta cercando di stargli il più lontano possibile'' Alzai un sopracciglio non sapendo esattamente a cosa si riferisse, dato che la mia ragazza non mi aveva accennato nulla di tutto ciò. Sara non era la tipa che ti lasciava modo di dubitare qualcosa, se non gli andavi a genio te ne accorgevi soltanto dopo due minuti e se ti amava era difficile che te lo dicesse ma sapeva dimostrartelo in ogni modo possibile senza lasciarti nessun dubbio, era per questo che sapevo di poter star traanquillo sul rapporto che aveva con Marco, ma era pur sempre il suo ex e l'idea che fosse venuta a consolarsi tra le mie braccia dopo aver litigato con lui non mi andava per niente a genio.

''Quale litigata? E perchè non mi ha detto un cazzo?'' Adriano e Gabriele sapevano fin troppo bene che quando si trattava di Sara potevo dar di matto da un momento all'altro. Non riuscivo a capire perchè non mi avesse detto nulla, anche se non avevamo avuto molto tempo per parlare poteva semplicemente dirmi che aveva litigato con Marco.

''Perchè tu sei impulsivo e lei non voleva rovinare il momento più bello della vita mia e di Priscilla, almeno così ha detto'' Io e Adriano ci scambammo un occhiata confusa e soltanto in quel momento capì che nemmeno lui sapeva nulla, probabilmente Sara non aveva parlato nemmeno con Gaia, anche perche la bionda non era molto portata a non raccontare le cose.

''Gabriè parla, che cazzo è successo là dentro?'' Adriano e Gabriele notarono che mi stavo innervosendo parecchio, non amavo non sapere le cose maggiormente quando di mezzo c'era la mia donna, la donna che amavo. Sentivo un brutto presentimento nascermi nello stomaco e nemmeno lo sguardo di Adriano sembrava farmi effetto, quello sguardo che era sempre riuscito a confortarmi almeno un minimo, persino durante i concerti o persino durante Sanremo.

Te dimmi dove sei, mi faccio tutta Roma a piedi. - UltimoWhere stories live. Discover now