Capitolo 21 | Parole che feriscono

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20 minuti dopo...

Apro la porta a Jaemin con la paura che possa essersi lasciato schiacciare dalle proprie emozioni. Lo lascio entrare senza dire una parola e chiudo silenziosamente la porta alle sue spalle. Lui si toglie le scarpe, la giacca e io afferro l'indumento per poi appenderlo sull'attaccapanni.

Lo sento singhiozzare tacitamente e mi volto nella sua direzione con il cuore pesante. "Posso abbracciarti...?" si morde le labbra per evitare di mostrare il proprio dolore in maniera troppo ovvia. I suoi occhi rossi e gonfi non piangono ma si riempiono di lacrime.

Annuisco e avanzo, tenendolo tra le mie braccia per tentare di confortarlo. Lui collassa nel mio abbraccio piangendo, aggrappandosi a me. "Non so più cosa fare Aeri..."

"Odio saperti in questo stato..." pronuncio a bassa voce, accarezzandogli la schiena non sapendo però come reagire esattamente per non commettere un errore. "Jaemin...tu però mi avevi detto che non avresti coinvolto nessun sentimento. Io ti ho creduto ed è per questo che ho pensato sarebbe stato tutto okay..."

"Non posso...ho pensato che se non ti avessi più rivolto la parola sarebbe stato meglio per me, ma non ho nessuno come te di cui posso fidarmi e non voglio affatto vivere senza di te. Preferirei morire..." la sua debolezza si esprime attraverso la voce e il suo atteggiamento. "Ho dovuto scriverti perchè ho avuto un attacco di panico che mi ha spaventato a morte. E' stato così tanto doloroso che avrei preferito svenire pur di non doverlo sopportare più..."

"Perchè non hai chiamato per dirmelo subito? Sarei venuta senza pensarci due volte..." muovo la testa all'indietro per guardarlo. Più le lacrime scorrono, più il suo viso è teso dalla disperazione e dalla tristezza. "So che sei arrabbiata con me...temevo avresti pensato che volevo farti pena e trascinarti giù quando sei stata tu a soffrire a causa mia e poi...dovevo chiedertelo, avevo la sensazione di essere sul punto di fare qualcosa di brutto..."

Gli asciugo il viso da quelle lacrime che odio tanto vedere. Quel viso che ero abituata a vedere così luminoso e felice. "Andiamo sul divano." lo guido fino a lì, mettendomi seduta per stare più comoda e afferro il telecomando, abbassando di poco le tende in modo da non far passare la luce del sole attraverso la finestra, dietro la televisione. So che a lui piace la penombra così forse, potrei farlo sentire un pochino meglio.

"Vuoi qualcosa da bere o da mangiare?" pronuncio lentamente in un primo momento, mettendolo a proprio agio qui. "Dell'acqua può bastare...continua a farmi male la testa."

Annuisco e mi alzo dal mio posto per poi raggiungere la cucina, posizionata alla nostra sinistra. Velocemente afferro un bicchiere di vetro e una grande bottiglia d'acqua tenuta in frigo e infine torno da lui con il bicchiere pieno. "Tieni..." gli passo la bevanda, sedendomi accanto a lui e quest'ultimo la afferra, ingoiando l'intera quantità di liquido in una volta sola. "Puoi prenderne ancora se vuoi, io ho il mio drink."

"Grazie..." appoggia il bicchiere sul tavolino riempiendolo nuovamente, come se non si fosse idratato da un po'. "Dimmi di cosa volevi parlare..." poso gli occhi su di lui, incrociando le gambe sul divano. Lui sorseggia la sua bevanda fredda per alcuni secondi per poi abbandonarla sulla superficie piana, allungandosi all'indietro. "Ho paura di dirti tutta la verità..."

"Siamo qui adesso, quindi dimmela..." lo spingo a parlare, non essendo qui per una semplice conversazione tra amici. Le sue mani si legano insieme, giocherella con le dita e inconsciamente mi mostra del nervosimo, non lasciando mai incrociare i suoi occhi con i miei. "Tu...tu mi manchi molto...non mi sarei aspettato di sentirmi così ma...è fottutamente complicato da gestire e continuo a farmi così tante domande, ed è questo quello che fa più male..."

DEEP INSIDE || J.JK ✓ (Traduzione Italiana)Where stories live. Discover now