Capitolo 8 | Sotto al tavolo

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Il mio cuore fluttua incessantemente e una volta che lui indietreggia per poi tornare a sedersi sulla sua scrivania, io punto lo sguardo in basso nervosamente e lascio la stanza come ordinato.

I miei piedi si affrettano a riportarmi nel mio ufficio e procedo nel mettere insieme il lavoro della notte scorsa, ripercorrendo poi in tutta fretta lo stesso percorso in direzione della stanza del mio capo.

"Ecco qua signor Jeon." appoggio i fogli proprio di fronte a lui sulla sua scrivania, rimanendo nel mio angolo per affrontarlo, notando che i suoi occhi mi stanno scrutando. "Signor Jeon..." mormora lui con un ghigno, sicuramente godendosi il modo in cui devo chiamarlo per via dell'obbligo. "Uhh...bambina..." un sospiro lascia la sua bocca ed infine la sua attenzione ricade sul lavoro che gli ho fornito.

"Mi hai fatto incazzare questa mattina." parla nuovamente, non tenendo la bocca chiusa mentre riguarda ancora una volta gli schizzi e gli scritti. "Fottutamente tanto," i suoi occhi saettano nei miei.

Il mio cuore si perde per un momento e il sangue mi gela nelle vene. "Io...che cosa ho fatto...?"

"Non hai fatto niente, è questo il problema. Signorina Han." le sue mani venose lasciano le pagine, il suo sguardo costante e intimidatorio mi toglie il fiato. Unisco le braccia dietro la schiena e rimango così, non importa quanto io sia stressata internamente. "Ti avevo detto di venire con dei buoni contenuti questa mattina e non ti visto nemmeno una volta fino ad ora."

"Io...Io ho pensato di dover aspettare la tua chiamata..." gli dico la verità senza mentire, in modo da non venire nuovamente uccisa dai suoi fianchi e dalla sua resistenza ancora una volta. Dopo il modo in cui mi ha distrutta ieri, necessito di salvarmi da un altro giro. "Oh, tu 'hai pensato'," ridacchia rudemente prima di appoggiarsi all'indietro sulla sua sedia. "Vieni qui."

Mi mordicchio l'interno guancia e tuttavia obbedisco, raggiungendolo rimanendo in piedi alla sua destra. Fa ruotare la sedia in modo da avermi di fronte e mi viene in mente di qualche giorno fa, quando ha fatto la stessa identica cosa.

Allarga le gambe di fronte ai miei occhi. "Mettiti in ginocchio e non farmelo ripetere."

Non ribatto e mi abbasso sul pavimento, il mio corpo raggiunge lo stesso livello delle sue gambe divaricate come una puttana. Non tengo gli occhi bassi ma sollevo lo sguardo nel suo, per mostrargli che non ho intenzione di essere timida o insicura.

"Brava bambina," sogghigna guidando la propria mano sulla sua cintura per slacciarla. "Adesso mi darai quello che voglio in modo da essere perdonata e per non essere punita più forte di ieri. Chiaro?"

"Ho capito..." annuisco e guardo in basso verso il cavallo dei suoi pantaloni che già mostrano un rigonfiamento e mi fa ricordare cosa nascondono, compreso quello che può farmi. "Bene, adesso lo farai per bene e ti conviene non mordere o fare altro, altrimenti giuro su Dio che te ne pentirai."

I CONTENUTI MATURI INIZIANO QUI.

"Cosa farai?" lo guardo negli occhi, chiedendo per maggiori dettagli a riguardo. Lui ghigna con le sue labbra lucide e si alza in piedi, posizionando il cavallo dei pantaloni davanti al mio viso, abbassandosi di poco i pantaloni. "Questa è una sorpresa." Atterra nuovamente sulla sedia, la mia gola si secca alla vista della sua erezione che forse non sarò in grado di soddisfare come vuole lui.

JUNGKOOK POV

"Avanti," striscio con la sedia vicino a lei in modo da avere la sua faccia tra le mie cosce e aggroviglio le dita tra i suoi capelli. "Succhiami."

DEEP INSIDE || J.JK ✓ (Traduzione Italiana)Where stories live. Discover now