Capitolo 1 | In ginocchio

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10 am.

"Signor Jeon?" busso alla porta del suo ufficio dopo essere stata convocata da lui stesso in persona, aspettando il suo permesso per entrare. "Entra."

Afferro la maniglia ed entro nella stanza mentre tengo con un braccio solo, le diverse pratiche. Mi chiudo la porta alle spalle e mi avvicino alla scrivania. "Hai il lavoro che ti ho chiesto?" solleva i suoi grandi occhi e spinge all'indietro i suoi occhiali da vista rotondi, sul sottile ponte del naso, leccandosi le labbra lucide e indirizzando il suo sguardo verso di me. "Sì, ecco." mi piego in direzione del tavolo e appoggio il lavoro proprio di fronte a lui con le mie mani fredde, prima di rimettermi dritta e incrociarle dietro la schiena. "Grazie." sbircia con gli occhi verso di me e osserva più da vicino quello che gli ho dato un secondo fa.

Esamina con attenzione gli articoli che ho scritto e fotocopiato solo per essere perfetti e noto la sua espressione. Non sembra neanche così male dal momento che sono abituata a percepire quei dettagli che mi fanno capire quando non è soddisfatto. Annuisce e passa all'altra pagina appena sotto, ed è quella che temo maggiormente avendoci lavorato duramente.

Improvvisamente, rilascia un pesante sospiro.

Alza la testa e si toglie gli occhiali, appoggiandoli sulla superficie piatta. "Vieni qui." con una mano tiene il pezzo di carta e ruota leggermente indietro la sua sedia indicando alla sua destra.

Non mi sento a mio agio ma lo ascolto comunque e arrivo al suo fianco come mi è stato detto.

"Che cosa ne pensi del tuo lavoro?" posa i suoi occhi penetranti su di me e con la lingua sfiora il suo labbro inferiore.

"Ho fatto del mio meglio ma forse non è buono abbastanza..." abbasso lo sguardo ma finisce sulle sue cosce, fasciate dai suoi pantaloni stretti. "Hm...forse?" inclina la testa. Percepisco la pressione non solo su di me ma anche dentro alle vene, solamente per lo stress che lui mi sta provocando. "No." correggo la mia affermazione precedente. "Non è buono abbastanza."

"E allora perchè me l'hai consegnato?"

"Perchè me lo ha chiesto lei, signor Jeon..."

"Ciò significa che se il tuo lavoro non è buono..." posa i fogli e si allunga verso il mio corpo con uno sguardo serio in volto. "E' colpa mia?"

"No, non è quello che intendevo signor Jeon, è colpa mia."

"Guardami negli occhi signorina Han." approfondisce la voce ma non sposta mai gli occhi dalla mia figura rigida. Sollevo il mento di poco e i nostri occhi si incontrano. Mi fissa così intensamente che il mio cuore inizia a palpitare per la nitidezza con cui lo percepisce.

"Mettiti in ginocchio" si appoggia all'indietro sulla sedia e allarga le gambe mentre un braccio è disteso sulla superficie piana. Il mio respiro cessa al suono del suo ordine, facendo aumentare la temperatura del mio corpo in un lampo. Riesco a sentire il mio petto muoversi su e giù molto più velocemente di alcuni secondi fa, sgrano gli occhi ma rimango congelata nel mio angolo. "S-scusi...?"

"Che c'è?" la sua testa si piega di lato non appena gli angoli della sua bocca si sollevano formando un ghigno. "Parliamo entrambi la stessa lingua quindi cosa non capisci della mia frase?"

DEEP INSIDE || J.JK ✓ (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora