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Feci passare qualche minuto per non destare sospetti, poi in fretta mi misi all'opera.

"Nat, ascoltami" sussurrai
"Cerca di girarti e darmi le spalle, dopo afferra i miei polsi e cerca di slegare i nodi più in fretta che puoi"  lei annuì e fece immediatamente quanto detto, fortunatamente Vladimir non si era impegnato poi così tanto per legare i miei polsi, slegare gli altri invece fu più difficile.

"Che facciamo?" Chiese Caleb dopo che liberai l'ultimo compagno.
Mi guardai attorno disorientata, dovevo trovare il modo per uscire da qui in modo sicuro.

"Ragazzi" sussurrai facendomi sentire solo dai diretti interessati.
" Uno di voi deve andare da quella parte, cercando di fare il meno rumore possibile, si deve assicurare che la via sia libera e poi venga a dircelo" tutti loro mi guardarono preoccupati, ma sapevano che avremmo dovuto almeno provare.

"Perché non lo fai tu?" Puntai i miei occhi su William, ci conoscevamo dal primo anno, tra di noi non c'era mai stato un buon rapporto o perlomeno non buono come quello che avevo con gli altri.
"Will, sai benissimo che io e lei siamo tenute sott'occhio" rispose in mia difesa Natasha.
Lui annuì, provava simpatia per la mia amica, insomma come non provare simpatia per lei.

"Ok, allora che ne dite se vado io?" Melania si fece avanti titubante
"Sicura?" Chiese Caleb.
"Beh sì, sono minuta e silenziosa, non si accorgerebbero di me" la sua amica la guardava perplessa, la capivo, nemmeno io avrei lasciato andare Nat.

"Se per voi va bene" chiesi agli altri, tutti annuirono, codardi!
"Ok, buona fortuna"
Lei corse silenziosamente dalla parte opposta della sala, e in men che non si dica scomparve.

"Adesso che facciamo?" William mi scrutava attento in attesa di risposta.
"L'unica cosa da fare è aspettare, dovreste sollevarvi i bavagli se non vogliamo farci scoprire" dissi, tutti mi ascoltarono, parlavano di rado tra si loro in una sorta di botta e risposta.

"L'hai notato anche tu?" Mi sussurrò Nat all'orecchio.
"Cosa?"
"Il principe... mi ha guardata, non so come dirlo"

"Si è soffermato più su di te, sì me ne sono accorta" risposi, era quasi scontato ammetterlo, lei era bellissima era normale che anche un principe se ne rendesse conto.

"Già, ma..."la interruppi, notando che un vampiro si era alzato dal proprio tavolo rivolgendo lo sguardo verso la nostra direzione.
Marcus.
Mi sorrise guardingo, prese una sigaretta dalla sua tasca e la mise sulle sue labbra, fece per accenderla e tranquillamente si avvicinò a noi ostaggi.
Nessuno tra i vampiri fece caso al ragazzo che si era spostato, tranne noi che avevamo il battito accelerato.
Natasha fortunatamente aveva alzato il bavaglio poco prima.

"Bene bene, allora siete voi i prescelti!" Affermò.

"Prescelti per cosa?" Sbottai.
Lui ghignò. Si avvicinò di più al mio viso annusando i miei capelli dall'odore fruttato, così come piaceva a mia madre.
"Lo scoprirai presto!" Si allontanò brusco soffiando il fumo sul mio volto.

"Perché non dircelo ora, dove speri che andiamo, insomma siamo degli ostaggi!" Dissi sicura.

Volevo assolutamente sapere che fine avremmo dovuto fare, che cosa volevano da una semplice classe dell'ultimo anno con 21 alunni?
Fece per parlare ma una voce lo interruppe.

"Fratello!" Un ragazzo identico a Marcus gli si parò dietro, la unica differenza tra i due era il colore degli occhi e dei capelli, mentre Marcus aveva dei colori scuri, il gemello era biondo con occhi azzurri, era doloroso ammetterlo ma entrambi erano molto belli.
"Travor..."entrambi si guardarono, non vi era alcun segno di affetto, erano l'uno l'opposto dell'altro...uno il male e l'altro sembrava raffigurare il bene, ma era veramente così?
O era solo pura apparenza?

Red MoonWhere stories live. Discover now