34

729 37 0
                                    

Parte finale del capitolo 32.

"Preferisco che tu mi uccida, piuttosto che subire una cosa del genere... tua madre non te l'ha mai detto che una donna senza il suo consenso non va toccata?

Ah, perdonami!
Tu sei lo stesso uomo che ha ucciso la madre dei propri figli per chissà quale ragione. "

"Tu cosaa..."
Tutti erano sconvolti, in particolar modo i suoi figli, che nonostante tutte le vicende accadute non riuscivano a capacitarsi che il loro stesso padre avesse ucciso la propria moglie, eppure cosa c'era di sconvolgente... sembrava essere di famiglia uccidere il proprio partner.

Inizio del capitolo 34

Vladimir rimase impietrito, immerso nei suoi pensieri.

Nathan d'altro canto, si era precipitato al centro della sala.
Gli stava correndo contro, pronto ad ucciderlo, ma si bloccò non appena si accorse che suo zio non muoveva un muscolo.

"Cosa aspetti...
Ammazzalo!!!"
Lo incitò Alexander.

"Lo farei, ma non posso così... c'è bisogno di uno scontro."
Il ragazzo era vige alle regole  e nonostante dai suoi occhi riuscissi a percepire la voglia che avesse di uccidere quello psicopatico, il suo onore era tutto.

"Cosa ti importa se non reagisce, stava per violentare Iris!"
Incrementò la dose.

"Sta zitto inglesino, tu che ne puoi sapere di come si svolge un duello!"
Ribattè.

"Stai veramente discutendo su questo?"

Tutti noi guardavamo la scena impassibili, in un certo senso.
Mamma e nonno erano furibondi, nonostante la voglia che avevano di far fuori Vladimir sapevano molto bene che per qualsiasi passo falso l'esercito gli sarebbe andato contro.

"Sire..."
Un soldato gli si avvicinò riuscendo ad attirare la sua attenzione.
"Cosa dobbiamo fare?"
Lui non rispose, si voltò verso la sorella che parve comprendere cosa gli passasse per la mente.

"Vlad, fratello..."
Si avvicinò a lui prima di continuare a parlare, mi trovavo a pochi passi da loro, confuso il Principe mi si avvicinò e diede un'occhiata a Caleb, sembrava essere grato che alla fine si fosse alleato con noi.

"Ti stai tormentando da solo...
Cosa importa se non dominiamo il pianeta, siamo già ovunque, ed I tempi non sono più quelli di una volta...
Ricordati il motivo per cui odiavamo gli umani, si sentivano superiori a noi e ci cacciavano solo per paura.
Adesso I cacciatori di vampiri neanche esistono più, o perlomeno, svolgono altre attività nonostante conoscano la loro storia."

Vladimir pareva ascoltarla, ma dopo ciò che gli avevo detto su sua moglie, non reagiva.

"Pensa a Ada...
Lei era umana, e tu la amavi!"
La donna sembrò toccare  il tasto giusto, il fratello sussultò al sentire quel nome.
I gemelli e Nicholas sembravano confusi, come tutti quanti nella sala.
In sottofondo si sentivano le voci dei soldati che combattevano al piano inferiore.
Vladimir si rivolse al soldato di poco prima, gli sussurrò qualcosa all'orecchio e questo corse di sotto.
Le urla cessarono e a varcare la soglia della sala vi era mio padre, accompagnato dai miei amici.

"Abbiamo ucciso il bastardo?"
Disse sarcastico, I ragazzi scoppiarono a ridere alla battuta di mio padre, mentre chi era già presente all'interno della stanza continuava ad essere confuso.

"No... è ancora vivo"
Tenne a precisare il Principe inglese.

"E cosa aspettate ad ammazzarlo?"
Continuò.
"Me lo chiedo anche io!"
Alexander e papà sembravano andare molto d'accordo,  ma d'altronde era normale...
Il ragazzo era diverso da Nathan, più alla mano e reagiva sempre con sarcasmo, proprio come mio padre quando si trovava in presenza di amici.

Red MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora