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Quell'abbraccio fu l'unico contatto fisico che avemmo prima di prendere il suo Jet privato.

Avevo esplicitamente rifiutato la possibilità di salvarmi la vita e lui  teneva il broncio come un bambino, avrei dovuto specificargli che quel ruolo fosse mio, non suo.

Saliti sul piccolo aereo, munito di tutti i confort, mi misi a sedere senza proferire parola.
Dovetti fare il viaggio con i vestiti della volta precedente, il suo autista riguardo ai vestiti aveva pensato solamente al giorno del matrimonio...come se una potesse prendere un aereo con quegli stracci!

"Signori e Signore, vi prego di allacciare le cinture di sicurezza, tra poco effettueremo il decollo."

Ascoltai immediatamente il capitano, allacciandomi la cintura, cosa che il Principe non fece...beh, tanto lui non moriva in caso di incidente.
L'avrei potuto fare anche io, d'altronde sarei morta comunque, l'unica possibilità di sopravvivere l'ho perduta.
Non sapevo perchè, ma continuavo a rimurginare su quell'opportunità andata in fumo, eppure in cuor mio sapevo di aver fatto bene a non andare.
Ma la motivazione era corretta?
Non sono andata solo per restare con i miei compagni?

I miei occhi puntarono immediatamente il ragazzo di fronte a me che era intento a scrivere al cellulare.
Ripensai al pomeriggio passato assieme;
Ai suoi baci, alle sue carezze, i suoi sguardi e ai nostri corpi uniti a danzare un ballo proibito.

Come una calamita, i suoi occhi si posarono sui miei.
Sospirai sonoramente e non appena fummo arrivati in alto nel cielo slacciai la cintura e mi recai verso quella stanzetta in fondo al jet.

Nathan's Pov

La ragazza si allontanò dalla mia vista, avevo così tanta voglia di seguirla ma il lavoro mi attendeva.

Mia sorella, Natalie, era arrivata al castello già da un giorno, adesso mi toccava avvisarla di tutto ciò che sarebbe accaduto.
Del fatto che non si sarebbe potuta allontanare da lì, almeno finchè nostra madre non si fosse sveglieta.
Mio cugino Travor fortunatamente aveva tenuto la situazione a bada in mia assenza.
Marcus invece continuava a leccare i piedi a quell'umana...non che io facessi diversamente.

Cazzo, ero fottuto!
Come potevo lasciarmi sfuggire l'occasione di averla sola con me per un altro pò.
Lasciai il cellulare e la raggiunsi rapidamente in quella piccola camera, appena la spalancai vidi la ragazza dai lunghi capelli castani sussultare.

"Ehm...ti serve qualcosa?"
Arrossì.
Com'era buffa, poche ore prima passammo un intero pomeriggio a divertirci e adesso mi guardava come un piccolo angioletto innocente.

"Voglio restare con te finchè tutto questo non sarà finito!"
Risposi di getto.
Avevo realmente detto una cosa del genere?
La ragazza passò dall'essere sconvolta all'essere infastidita.

"Non credo sia la cosa migliore ...ti approfitterai di me per poi mandarmi al patibolo come se nulla fosse"

Feci un passo verso di lei, ma lei mi bloccò con un gesto della mano, capii subito che più vicino di così non sarei potuto andare.

"Non credi che sia difficile per me?"
Domandai con il cuore a mille.

"Difficile per te?
E perchè mai, avrai Camille a sostituirmi"
Rise.
La guardai infuriato, si stava prendendo gioco di me per caso?

"Cosa c'entra Camille adesso?"
Lei scosse le spalle facendo finta di niente.

"Non importa...hai scelto tu tutto questo!"
Mi rispose freddamente.
Ascoltai il mio istinto e mi avvicinai di più al suo corpo, le afferrai il viso lasciandola interdetta per un istante.

Red MoonOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz