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Flashback .

103 anni prima...

Vladimir's Pov

Mia moglie aveva partorito da qualche giorno, ero felicissimo.
Da tanto desideravo avere degli eredi e per mia fortuna otto anni prima ne ebbi persino due, e adesso, anche il terzo era arrivato.
Nicholas.

Agatha, la madre dei miei figli e la donna che sposai, purtroppo non era il mio vero amore... mia sorella la scelse per me, come segno di alleanza con la Russia.
Io, personalmente, sono follemente innamorato della mia domestica, Ada.

È bellissima.

I suoi occhi sono di un blu profondo come l'oceano, e la sua pelle è porcellana...
lei è umana, ma lo sarebbe stato per poco, l'avrei trasformata in vampiro, pur di averla sempre al mio fianco.

Agatha sa della mia relazione segreta, non ne è contenta, ma non osa ribellarsi in quanto ci troviamo nel mio territorio.
Da poco però, le è venuta una comune forma di depressione...
La chiamano, depressione post partum, ne avevo sentito parlare da umani, ma non pensavo che i vampiri potessero esserne affetti.

Agatha, ora, era ingestibile ed è per questo che tenevamo Nicholas fuori dalla sua portata.
Mia moglie ha constante voglia di azzannarlo e far di lui la sua cena.

"Padre... Padre... "
Mi voltai verso la voce che mi richiamava, uno dei gemelli corse verso di me affannato.

"Travor, dimmi!"
Lo incitai a parlare.

"La mamma... ha avuto un attacco di isteria e Ada..."
Il panico prese il sopravvento, senza far finire la frase a mio figlio mi avventai ai piani superiori del castello.
Più mi avvicinavo alla mia camera da letto, più udivo voci.

"Che succede?"
Iniziai a domandare preoccupato.
Domestiche e maggiordomi  correvano da una parte all'altra del castello, notai mia sorella all'interno della stanza insieme al medico.
Era un umano, proveniente dalla Russia, in quanto solo loro conoscevano ciò che affliggeva mia a moglie

"Fratello... "
Dracula non ebbe il tempo di concludere la frase, perchè notai immediatamente il corpo inerme della mia amata.
Il suo collo era stato tagliato ed il suo corpo era pieno di morsi... l'aveva prosciugata.

"No... non può essere!
Ada..."
Mi inginocchiai ad abbracciare quel corpo del tutto privo di vita.
Non vi era possibilità di salvarla.
In mente mi balenarono ricordi di quella stessa mattina dove giacevo sul letto al suo fianco e percepivo il suo piccolo cuore battere, l'odore del sangue che le circolava in corpo era molto invitante, ma non le avrei mai fatto del male.

Mia sorella disprezzava gli esseri umani, li vedeva così arretrati e deboli... ed anche io la pensavo allo stesso modo da quando ero un vampiro, ma casualità della vita... sia io che lei, eravamo innamorati di uno di loro.

La mia domestica era la donna che mi aveva stregato.
Non avrei potuto immaginare un futuro senza di lei.
Ed adesso ero costretto a viverlo.

Quella mattina non mi accorsi che si era svegliata e che mi guardava con un sorriso a trentadue denti.

"Hey"

"Hey..."

"Sei rimasto tutto il giorno qui?"
Mi chiese, sapendo che la mattina avrei dovuto lavorare.
Annuii, stampandole successivamente un casto bacio sulle sue dolci labbra.

"Stai attento a non viziarmi, potrei non alzarmi mai più da questo letto."
Rise divertita.
"Forse è proprio questo il mio obiettivo."
Ironizzai.
Lei sorrise, ma poco dopo tornò seria.

Red MoonWhere stories live. Discover now