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Grazie a Caleb era tutto più chiaro, sapevo cosa fare per il giorno della cerimonia.
Passò circa un'oretta prima che finì di  spiegare.

Vladimir, domani, sarebbe venuto in camera mia e mi avrebbe dato una sacca contenente il suo sangue che a quanto pare mi avrebbe tenuta in vita, ma un dubbio mi sorse spontaneo.

"Cal, ma Nat e gli altri?"
Chiesi pensando al resto della classe, il ragazzo mi guardò dispiaciuto e gli occhi mi si riempirono di lacrime.
Non li avrei assolutamente lasciati morire!

"Vladimir mi ha detto che posso salvare solo te."

"Perche?"
Domandai con voce spezzata.

"Perchè...Io ti Amo!
Non ho mai smesso di farlo e nonostante io tenga anche a Natasha e agli altri, se ho una sola possibilità di salvare qualcuno scelgo te!"
L'intensità con cui mi stava osservando riusciva quasi ad entrarmi dentro, il ragazzo si avvicinò poco più a me, le distanze erano quasi inesistenti ma la porta si spalancò rivelando con mia sorpresa il Principe.

Stavamo complottando contro di lui fino a poco prima e ciò mi faceva sentire, in qualche modo, in colpa...ma come mamma mi aveva sempre detto;

Se hai da prendere delle decisioni importanti devi sempre, e dico sempre...pensare prima a te stessa!

E lo avrei fatto Mamma!

Vladimir mi avrebbe salvato la vita ma in cambio avrei dovuto servirlo per l'eternità e ciò comportava di sostenerlo nel piano che avrebbe fatto cadere la reggenza di Nathan.
Ovviamente accettai la sua proposta, ma avrei di certo escogitato qualcosa per far vivere Nat, da vampira o no...di certo non era importante.

"Che state facendo?"
Lo sguardo del principe passò da me a Caleb in un attimo, quest'ultimo era estremamente vicino a me e la cosa mi metteva a disagio.

"Niente!"
"Niente!!!"
Affermammo entrambi con leggera incertezza.

"Coso...Cullen!
Esci da qui...devo parlare con Iris!"

"Sire, il mio nome è Caleb"
Il Principe lo fulminò con lo sguardo ed il ragazzo non potè fare a meno di alzarsi ed, in silenzio, uscire dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.

Il silenzio, ora, regnava sovrano.
Nè io nè il ragazzo dagli occhi azzurri ci degnavamo di aprir bocca.
Inaspettatamente avanzò nella mia direzione, facendomi sussultare leggermente.

"Siamo tornati come all'inizio?"
Ironizzò con tono amaro.

"Non so, dimmelo tu!"
Ribattei cercando di non far trapelare alcuna emozione se non la rabbia.

"Volevi dirmi qualcosa?"
Continuai con l'intento di non iniziare a bisticciare.

"In realtà...avevo voglia di stare con te"
Disse quasi sussurrando quest'ultime parole.

Che ipocrita!
Voleva tutto per sè...sua madre, sua sorella, la fedeltà del suo regno e della sua famiglia, ed in più, la mia compagnia.

"Divertente da parte tua"
Risi fintamente per poi riprendere a parlare.
"Mi hai trattata come spazzatura davanti a tutti e cosa più importante, Domenica morirò e tu, te ne esci con questa frase che risulterebbe quasi romantica in altre circostanze!"
Il ragazzo sbarrò gli occhi, come se improvvisamente avesse scoperto qualcosa di nuovo.

"Io non..."

"Tu non?
Nathan...vattene!
Non voglio nè vederti nè parlarti, mai più!
Domenica, quando mi toglierai la vita, ricordati quello che sto per dirti, perchè saranno le uniche parole che ti rivolgero!

Non ho mai provato tutte le emozioni che mi hai fatto provare tu per qualcuno;
Allegria, eccitazione, imbarazzo e rabbia...ma soprattutto odio!
Ti odio Nathan!
Per avermi fatta affezionare a te e per distruggere tutto come se niente fosse.
E adesso..."

Rossa dalla rabbia mi recai verso la porta della stanza, la aprii e con un gesto gli feci segno di uscire.

"Vai!"

Il ragazzo mi guardava incredulo, non si aspettava questo sfogo da parte mia.
Nonostante fossi a conoscenza che sarei sopravvissuta, avevo voglia di farlo stare male...male almeno un pò rispetto a come stavo io.
Oh...giusto...doveva avere una coscienza per poterlo fare!

Natalie's Pov

Dopo la discussione avuta nell'ufficio di mio fratello ero più nervosa che mai.

Ero andata da lui con l'intento di stringerlo tra le mie braccia  nonostante tutto...Iris, quella ragazza dagli occhi veramente belli, mi aveva convinto a farlo.
Dopo che Marcus e Nich erano andati da mio fratello, io e le ragazze ci mettemmo a parlare proprio di quest'ultimo, e gli occhi di Iris al solo sentir nominare il suo nome brillavano di luce propria.
Quella ragazza era cotta a puntino, doveva solo ammetterlo.

La delusione nei suoi occhi quando mio fratello confermò che i sacrifici si sarebbero svolti era immensa.
Le era crollato il mondo addosso.

Io invece, dopo che Iris uscì dallo studio feci la stessa cosa ma andai nei boschi, dove mio fratello era solito portarmici quando ero piccola.

Mi misi ad osservare il lago, volevo tornare a Londra, ormai era lì la mia casa, Alexander prima di conoscere la mia vera identità mi ha conosciuta come Rebecca, una dei tanti sudditi di Nathan.
Solo quando ci innamorammo perdutamente gli confessai il mio segreto.
Solo il Bren Castle sapeva della mia esistenza, o perlomeno solo loro conoscevano le mie sembianze, tutto questo per proteggermi.

"Alexander...ti vorrei qui con me"
Dissi rivolta al nulla.

"Sono qui Principessa..."
Spalancai gli occhi e mi voltai immediatamente al suono di quella voce tanto familiare, ma nessuno era lì.
Mi rigirai sconsolata, pensando di essermi immaginata tutto, i tanti dispiaceri giocavano brutti scherzi.

"Cosa ti ho sempre detto?
Devi sempre osservare ciò che ti circonda!"
La voce continuò a farsi sentire, troppo vivida per essere solo un'allicinazione.
Mi rigirai, stavolta guardando attentamente tra i fitti alberi.
E lo vidi...era lì, che mi osservava con quel sorriso di chi ne sa sempre una in più del diavolo.
Corsi tra le sue braccia che mi accolsero calorosamente.

"Alex...quanto mi sei mancato!"
Iniziai a piangere.
"Shsh piccola, sono qui..."

Mi staccai riluttante dal suo corpo, avrei voluto rimanere in quella posizione per l'eternità ma un dubbio mi sorse spontaneo.

"Che ci fai qui...se Nathan lo scoprisse, tu potresti..."
Immaginai il peggio, ma lui continuava a guardarmi tranquillo, anzi, divertito.

"Non mi succederà nulla amore mio...è stato proprio tuo fratello a chiamarmi!"

"Cosa???"
Rimasi scioccata da quella confessione.

"Già, vuole che partecipi alla cerimonia e poi vada via...ovviamente sono qui, solo per te!"
Mi sorrise, ricambiai anche io quel sorriso che avrei riempito di baci.
Mi sentivo così vulnerabile davanti i suoi occhi, mi sarei definita una sottona...ma solo per quel bellissimo principe, d'altronde gli inglesi hanno un vero e proprio fascino!

"Però... mi ha espressamente vietato di fare effusioni amorose davanti a lui."
Scoppiò a ridere.

"Beh e noi le faremo di nascosto"
Ammiccai con sguardo seducente.

Il ragazzo deglutì sonorosamente guardandomi, ora, famelico...pieno di desiderio, di quello che avevo anche io in sua presenza.

Red MoonWhere stories live. Discover now