Capitolo 34

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10 marzo;

Siamo rimasti da Mary e Peter anche il giorno successivo, poi siamo andati via nel pomeriggio con la promessa che saremmo tornati a trovarli. Gli ultimi due giorni io ed Elijah non ci siamo visti, lui troppo impegnato con il lavoro ed io che mi ho alternato lavoro - studio - Mitchell senza mai fermarmi. Appena entro in ufficio noto che sono poche le persone presenti. Josh è di spalle seduto alla sua scrivania, poi riconosco solo Johnson e Letis che sembrano troppo occupati per notarmi. La mia scrivania si trova accanto a quella di Josh così appena gli passo davanti lo saluto distraendolo da quello che stava facendo.

«Come stai?» Mi chiede subito dopo avermi salutata.

«Meglio, fortunatamente.» Replico posando la borsa sulla scrivania. «Gli altri?»

«Organizzano un altro evento.» Spiega spillando dei fogli. «Il rettore Davis ci ha costretto a lavorare anche di venerdì, è più nervoso del solito.»

«Perché?»

«L'evento è di sua nipote, mi sembra di avere davanti la Foreman invece di quel vecchietto.» Scoppio a ridere potendo solo immaginare la scena; Davis è sempre stato pacato e gentile, mi fa un po' strano pensarlo con l'atteggiamento di Lillian. «A te com'è andato il fine settimana?»

«Bene», colgo l'occasione per sistemare questa situazione. «Sono stata ad Holmes Chapel.»

«Mia madre è cresciuta lì ma non ci sono mai stato, com'è?»

«Piccola, in realtà non l'ho visitata.» Spiego accendendo il computer e facendo finta di nulla. «Io e il mio ragazzo siamo stati dai suoi, poi sono stata di nuovo male e questo è stato abbastanza per convincerlo a non uscire.» Rido mascherando un po' di nervosismo, spero solo che non se la sia presa.

«Ah» mormora fermandosi a guardarmi, sono imbarazzata e mi sento stupida. Sto facendo tutto questo per via di Elijah, forse avrei dovuto trovare un modo più indiretto per far capire al mio collega che sono impegnata. «A dire la verità, sono felice che tu mi abbia detto questo cosa.»

«In che senso?» Sono un po' sorpresa, mi aspettavo che la situazione si appesantisse.

«Ho conosciuto una persona.» Alzo le sopracciglia sorpresa da questa notizia, non so cosa pensare. «Pensavo non fosse una buona idea fartelo sapere, in realtà Bert e Louisa lo sanno ma ho chiesto di non dirtelo.»

«No, no in realtà sono felice per te.» Lo fermo subito prima che possa continuare.

«Grazie.» Annuisce accennando un sorriso. «Nessun rancore?» Corrugo la fronte, perché dovrebbe esserci rancore se siamo usciti mezza volta?

«Tutto okay.»

La giornata passa velocemente. Dopo pranzo, visto che non c'era più lavoro da fare, sono andata in biblioteca e ho studiato un po' prima di tornare a casa. Verso le tre del pomeriggio mi arriva un messaggio da Elijah.

Come ti senti?

Meglio, lavori ancora?

No, ho appena finito. Posso raggiungerti?

Dipende, cosa mi cucini?

Chi ha detto che voglio cucinare?

Ci sentiamo domani.

Un'ora e mezza più tardi bussa al mio appartamento fiondandosi sulle mie labbra appena apro la porta.

«Ciao rompipalle.» Sorride sulle mie labbra mentre si chiude la porta alle spalle.

«Che ti prende?» Rido quando sposta il viso sul mio collo solleticandomi fin troppo.

«Sono due giorni che non ti vedo.»

Golden 𝟚 Where stories live. Discover now