Capitolo 3

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20 marzo;

Keith aspetta una bambina, avrò una nipotina e ancora mi sembra così surreale. Il tempo passa e le cose cambiano, le persone cambiano, io resto sempre la stessa. Non mi ha chiesto cos'è successo, tra me ed Elijah, gliene sono grata perché non avrei saputo come spiegarlo senza scoppiare a piangere. Però credo che Connor lo abbia saputo e che lo abbia detto a lei di conseguenza. Non ha accennato della festa, alla quale ero assente, non mi ha chiesto perché non mi sono presentata al compleanno di nostra madre, al quale lui era presente. Perché la mia famiglia ha il vizio di invitare sempre i Lawson questo non lo so neanche io, e perché lo facciano anche i Lawson è ancora più inspiegabile.

Ho provato a dipingere qualcosa di diverso dal suo profilo. È impresso nella mia mente come fissato da timbro e cera su una carta sgualcita. È così che mi sento, come quella carta sgualcita che brucia un po' al calore della cera, sto bruciando e i pezzi di cenere innalzano polvere che annebbia la mia vista e lo allontanano dal mio sguardo. Nei miei ricordi, però, lui persiste.

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