Capitolo 40

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Ascoltate, parlatene, anche se non lo state vivendo, provando, subendo, accogliete e tendete la mano a chi ne ha bisogno. Sono piccoli ma immensi gesti che possono davvero aiutare.

Ci sono per te.

Com'è andata la tua giornata?

Hai dormito abbastanza?

Sono fiero di te.

Hai bevuto abbastanza acqua?

Hai mangiato?

A cosa stai pensando?

Non posso capirti ma voglio ascoltarti.

Hai bisogno di piangere?

Ti sto raggiungendo.

Un sorriso.
Uno sguardo.
Comprensione ma non pena.
Ascoltare ma non giudicare.
Aiutare ma non obbligare.
Nessun al posto tuo, io..
Nessun protesti sforzarti un po' di più..

Perché è dura spiegare agli altri come ci si sente ed è ancor più difficile spiegarlo a se stessi. Il magone al petto che si trasforma in nausea e la nausea che ti fa ripudiare ogni cosa, anche chi cerca di aiutarti. Stare male, a volte, fa stare bene. Arrivi ad arrenderti, ad accettare quel tuo non essere e così decidi di allontanare le altre emozioni, anche quelle positive.

Ma nessuno parlerà mai di come ci si sente ad avere a che fare con persone mentalmente ed emotivamente instabili. Nessuno parlerà mai dello sforzo che si fa ad accogliere, perdonare, aiutare, ascoltare chi ami perché hai la terribile paura di poterlo perdere per sempre. Nessuno capirà mai ciò che si prova a mettere te stesso in secondo piano perché l'amore e l'empatia vincono su quel piccolo spiraglio positivo che sta nell'egoismo e che potrebbe tranquillamente impedirti di preoccuparti di ciò che non ti riguarda per pensare unicamente al tuo bene.

Ma ciò che riguarda chi ami, riguarda inevitabilmente anche te.

Quindi, vi prego, siate più buoni con gli altri e con chi vi mostra amore e supporto costantemente. Che siate sereni o infelici: riflettete sulle mie parole.

Qui è più difficile di quel che sembra.

Golden 𝟚 Where stories live. Discover now