4."Ma i piensieri ritornano a lei..."

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Vado a darmi una ripulita in attesa che la mia cena arrivi in camera, la receptionist, Lora se non sbaglio è stata insaziabile, ero sfinito...ma non mi tiro mai indietro, soprattutto quando si tratta di una scopata...

Mi immergo sotto al getto d'acqua calda, quando due mani mi avvolgono accarezzandomi il petto per poi scivolare più giù fino ad afferrare il mio membro...un solo tocco deciso, dalla base alla punta serve per farlo diventare duro e teso come un bastone...

Mi giro verso di lei, devo dare una lezione a questa piccola ninfomane alle mie spalle, ma quando lo faccio il volto che appare ai miei occhi è uno solo...il suo...il cuore mi martella nel petto...
Che cazzo mi sta succedendo!!!!!...
Sbatto le palpebre più e più volte fino a che la mia vista non mette a fuoco il viso dai lineamenti marcati della receptionist,  l'afferro per il collo e la sbatto con la faccia al muro scopandola senza pietà.
Sono furioso e fuori di me, non puó essere possibile...penso spingendomi senza esitazioni dentro di lei... Non puó essersi insinuata in questo modo dentro la mia pelle, nei miei pensieri...

"Piano" urla sfinita riportandomi alla realtà, mi stacco da lei ed esco subito dalla doccia.
"Grazie per la serata" dico lasciandola lì sotto al getto d'acqua.

Quando finalmente è andata via, dopo poco bussano per il servizio in camera, apro e un ragazzo mi lascia un carrello.
"Omaggio della casa Signor Santos" dice indicando una bottiglia di vino.
Sorrido e chiudo la porta...

Ho preferito mangiare in camera per recuperare le energie...non devo dimenticare i miei obiettivi. Domani ho un appuntamento per ultimare l'acquisto di un ristorante, ha  aperto da un anno ma è avviato bene...
Mangio l'ultimo boccone e bevo un sorso di vino rosso per poi lasciarmi andare sul letto.

Provo a chiudere gli occhi, ma ogni volta che lo faccio quel viso e quegli occhi verdi riempiono la mia mente. Mi alzo di scatto e prendo dal tavolo il fascicolo contenente tutte le sue informazioni, lo sfoglio e mi soffermo sul suo numero di cellulare.

Prendo il mio cellulare e le scrivo...

"No creo en el amor a primera vista, pero tú eres"
Premo il tasto invio senza alcuna esitazione.
La voglio, la desidero....
Devo giocare tutte le mie carte per ruscire a portarmela a letto...non mi frega che sia sposata...che sia incinta...quella ragazza sarà mia...

Mi appoggio sul letto prendendo consapevolezza che Ariel Adams è diventata una sorta  di ossessione, la mia ossessione...

Il mattino dopo a svegliarmi è mio cugino. Gli voglio un gran bene, siamo cresciuti come fratelli...ma sa sempre come essere irritante.
"Despierta, cabrón" dice aprendo le tende della mia stanza.
"Come hai fatto ad entrare" sbuffo alzando il viso del mio cuscino.
"Ho i miei mezzi" dice sogghignando.
"Anche con te?" chiedo divertito.
"Toda la noche" dice soddisfatto.
Hai capito la receptionist.

"Vado a lavarmi e arrivo" dico entrando in bagno.
Dieci minuti e sono fuori.
Apro l'armadio e prendo il mio completo di Yves Saint Laurent , ci tengo ad essere sempre impeccabile, soprattutto quando ho un contratto così importante da concludere.
Mi guardo allo specchio spettinandomi i capelli con la mano, spruzzo il mio profumo preferito e sono pronto.

"Andiamo?" chiedo a mio cugino che armeggia con il cellulare.
"Andiamo"'sorride soddisfatto.
Prendiamo l'ascensore e scendiamo alla sala ristorante per la colazione.
"Non potevamo farla in camera?" chiedo.
"No" risponde deciso.
Sbuffo e lo seguo, camminiamo tra i tavoli...le donne della sala mi mangiano con gli occhi, mi è sempre piaciuto l'effetto che faccio loro...sentirmi irresistibile...esserlo...

Ci accomodiamo ad un tavolo nel fondo della sala.
Prendo una sigaretta e l'accendo.
"Non si puó fumare qui" dice avvicinandosi una tenera ragazza dai capelli biondi.
"Una piccola eccezione?" dico sfoderando il mio fascino strappamutandine.
Lei mi sorride arrossendo "solo per questa volta" aggiunge per poi chiedere la nostra ordinazione.

L'ossessione di Romeo Where stories live. Discover now