47. Mia, mia per sempre

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Vederla muoversi tra la gente, a suo agio, felice e con quel sorriso irresistibile stampato in faccia, non fa altro che alimentare quel batticuore e quella strana felicità che si è fatta spazio a poco a poco nel mio petto, da quando ho conosciuto lei. Lei che mi ha dato in questa vita, l'occasione di essere un uomo migliore.

Bevo un sorso di champagne e la osservo parlare in maniera accattivante ed amichevole, con tutti i suoi ospiti. Suoi potenziali clienti in futuro.
Sono così fiero di lei, della donna che è e che mi piace pensare sia diventata, da quando sta con me.
Ogni tanto si porta la mano sul ventre, accarezzando quel punto, ancora invisibile dove sta crescendo l'amore della nostra vita.

"È così bella" afferma Tom appoggiando la mano sulla mia spalla. Dopo quella prima uscita da soli, il giovedì è diventata la nostra serata e in cinque anni nessuno ha mai dato buca all'altro. Aron con il tempo ha imparato ad accettare la cosa, anche perchè lui e Nicole sono l'amore fatto persona e cosa più importante stanno per diventare una famiglia.

"Bellissima" ribatto girandomi a guardarlo.
"Non male la sua segretaria, secondo te posso provarci anche se è l'ex del mio socio?" mi chiede facendomi scoppiare a ridere.
Annuisco bevendo un altro sorso di champagne, per poi osservare Tom che si avvicina alla povera Alice.
Se c'è una cosa che ho imparato di lui è che la stabilità sentimentale non sarà mai il suo forte.

Riporto lo sguardo sulla mia bellissima fidanzata, che mi osserva sorridente facendomi cenno con la mano di raggiungerla.
"Ecco lui è Romeo" sospira felice avvolgendomi il fianco con il suo braccio.
"Cristo Santo ragazza, dove hai trovato questo ben di Dio?" domanda divertita una signora di mezza età, che mi osserva attentamente.
Ariel si stringe ancora di più a me "è stato un colpo di fortuna" risponde divertita.
"Un colpo bello grosso" ridacchia ancora "io sono Agnes e ho cresciuto questa signorinella" aggiunge tendendomi la sua mano che stringo.
"Ha fatto un ottimo lavoro" sospiro divertito.
"L'ho istruita per bene" ribatte facendole un occhiolino.
"Ziaaaa" l'ammonisce lei per poi scoppiare a ridere.

"Perdonala" sospira poi abbracciandomi e puntando i suoi occhi nei miei.
"È simpatica" affermo divertito abbassando il viso in direzione del suo.
"Ho così voglia" sospira poi mandandomi in tilt il cervello, al pensiero di quello che abbiamo fatto prima dell'inaugurazione nel suo nuovo ufficio.
"Hermosa" sospiro stringendole i fianchi " di cosa hai voglia?" le chiedo sfacciato.
"Di te, delle tue mani su di me" sussurra puntando i suoi occhi sulle mie labbra.
"Dovrai aspettare, piccola ingorda" le rispondo pizzicandole un fianco e cercando di mantenere la mente lucida, anche se la parte meno razionale di me la rinchiuderebbe in quell'ufficio e soddisferebbe ogni suo desiderio.
"Allora stammi lontano" ribatte indispettita per poi puntare con il suo sguardo la prossima preda.

Mi avvicino al tavolo del buffet per mangiare qualcosa, ho bevuto due bicchieri di champagne a stomaco vuoto. Sto per prendere una tartina quando la mia mano si scontra per sbaglio con un altra mano.
"Mi scusi" mi affretto a dire rivolgendo l'attenzione all'altra persona che mi osserva impassibile, cercando di dissimulare l'odio che prova per me con un finto sorriso di circostanza.
Mentre il mio odio nei suoi confronti non si può mascherare nemmeno con il più bello dei sorrisi.

Ritraggo la mia mano e dopo averlo soppesato con lo sguardo, mi allontano.
Non odio Rayan perchè è stato il primo amore di Ariel, lo odio per quello che è stato con lei e con sua figlia. Abbandonare una bambina così piccola per andare a fare affari in giro per il mondo, mi fa ritornare alla mente mio padre, a quanto sia stato spietato con me, senza alcuna ragione.

Ma Rayan dopo tutto non è mio padre. Esco fuori dall'ufficio e mi appoggio al muro accendendomi una sigaretta.
Aspiro il fumo denso, trattenendolo in bocca più del previsto. Non ho mai capito come una cosa così dannosa per la salute, possa essere un sollievo per l'anima, un antistress micidiale.

L'ossessione di Romeo Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin