36. Sei mio Romeo

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Ariel

Mi limito a baciarlo perché non posso fare altrimenti, lo bacio perché sono incapace di dire qualunque altra cosa, ma il suono delle sue parole è come un eco nella mia mente:

"Perché mi sono innamorato di te"

Si ripete all'infinito, facendo battere all'impazzata il mio povero cuore. Vorrei urlargli con tutto il fiato che ho in gola, che anche io sono sicura di amarlo, che tutte quelle sensazioni che provo quando lo guardo, quando gli sono vicina,quando lo bacio, non sono nient'altro che amore.
Quell'amore con la A maiuscola che ti sconvolge e ti trascina con se, ma un campanello dall'arme risuona nella mia testa, facendosi spazio a poco a poco, fino a ricoprire del tutto il suono di quelle dolci parole.

Anche Rayan diceva di amarti e vedi come è finita, mi ricorda la mia mente.

Ma Romeo non è lui, non è lui, non è lui mi ripeto. Ritrovandomi però incapace di confessare quel sentimento così forte e bello.
"Sei tutto per me" sospiro sulle sue labbra avvolgendole ancora con le mie.

Mi osserva come se si aspettasse un qualcosa in più pronunciato dalle mie labbra,ma tutto quello che mi viene da dirgli è un'ammissione silenziosa del mio sentimento:

"Fai l'amore con me Romeo".

Non se lo lascia chiedere due volte si posiziona sopra di me osservandomi con un'intensità tale da farmi rabbrividire e contorcere lo stomaco. Infilo le mani tra i suoi capelli scuri perdendomi in quegli occhi tenebrosi, ancora arrossati per il pianto.

Mio dolce Romeo, uomo meraviglioso, dove sei stato nascosto per tutto questo tempo!

"Sei solo mio" sospiro lasciando che scivoli dentro di me riempiendomi tutta, fin nel pronfondo, toccando ogni terminazione nervosa ed imprimendosi ancora più a fondo nel mio cuore.

~~

Romeo

Il suo silenzio, dopo la mia confessione, è stato come un pugno nello stomaco. Credevo che mettendole in mano il mio cuore, avrei ottenuto un pizzico della sua fiducia ed invece ancora una volta mi ritrovo senza avere la più pallida idea di cosa le passa per la testa e chi c'è nel suo cuore.

Ma non mi pento di averle confessato i miei sentimenti, voglio che sappia cosa provo per lei, senza vergogna.

"Sei pronto?" mi chiede. Mi volto a guardarla, indossa un vestito verde che accarezza ogni sua forma e risalta ancora di più quegli occhioni stupendi.

"Sei bellissima" sospiro avvicinandomi a lei e stringendola tra le mie braccia.

"Tu sei bellissimo, Romeo" sospira facendo sfiorare quelle labbra carnose, tinte di rosa, alle mie.

La libero dalla mia presa e dopo averla presa per mano la porto con me fuori di casa. Stasera andremo a cena con Aron e Nicole al Naná Rooftop, uno dei locali più belli qui a Tulum.

Entriamo in auto e cala il silenzio, lei sembra aver perso l'uso della parola ed io non sono in vena di dire altro.
Ho già parlato abbastanza oggi.

Ma la sua mano continua ad accarezzarmi il braccio senza sosta, come a voler sottolineare con quel tocco leggero, che lei c'è.
È qui, insieme a me.

"È bellissimo questo posto" sospira una volta scesi dall'auto. Le avvolgo un fianco con il braccio e camminiamo verso l'ingresso del locale.
Sorrido quando vedo mio cugino con Nicole seduti ad un tavolo e lo stesso fa lei alla vista della sua amica che si sbraccia per salutarci.

"Buenas tardes" afferma con enfasi Nicole "sto imparando vero Romeo?" mi chiede battendo le mani.
"Buena chica" le dico sorridendole per poi prendere posto accanto a mio cugino.

L'ossessione di Romeo Où les histoires vivent. Découvrez maintenant