9.Incontro Intimo!

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1 mese dopo

"Romeo, cabrón..." urla Aron.
Quella voce è come un tarlo nelle mie orecchie.
Apro gli occhi controvoglia, questa notte non ho chiuso occhio, dopo che Amanda mi ha chiamato per dirmi che quella dannata bambina era nata, non ci ho capito più nulla.

Perchè? mi sono chiesto piú volte in questa notte.
Perchè, ma non so darmi una spiegazione.
L'unica cosa che so e che  non riesco a togliermi dalla mente quella fottuta ragazza, nemmeno per un secondo...

Saperla adesso felice, con il suo uomo e il loro bambino mi provoca un senso di nausea.
La odio, che sia maledetta...

E che sia maledetto io, che le ho mandato addirittura dei fiori e mi sono messo a pensare a cosa abbia provato nel riceverli e a cosa abbia pensato nel leggere il biglietto...già mi immagino quell'espressione incavolata, che la rende ancora più bella come quel giorno che mi ha affrontato a quel ristorante...

Ripenso a quella frase..
"Entre todos los mujeres eres la más bella, deseos para este día especial, mi amor prohibido"
**
"Tra tutte le donne tu sei la più bella, auguri per questo giorno speciale, mio amore proibito"

"Romeo" urla Aron colpendo la porta.
"Che cazzo vuoi?" urlo spazientito maledicendo il giorno in cui ho deciso di portarlo qui con me.
"C'è Amanda" dice abbassando il tono di voce.
"Mandala via" urlo.
Non sopporto di vederla, voglio stare solo, quando avró voglia la chiameró.

"Romeo, che hai?" la sua voce risuona attraverso la porta.Alzo gli occhi al cielo spazientito, mi alzo e apro la porta.
"Che c'è?" chiedo sbuffando.
"Non rispondi alle mie chiamate, credevo ti fosse successo qualcosa" dice con quegli occhioni da cerbiatta.
"Ora sto bene, l'hai visto con i tuoi occhi" sbuffo "se non ti dispiace" aggiungo chiudendo la porta ma lei la blocca con il piede.
"Romeo, aspetta"'sussurra per poi entrare in camera e lanciarsi con le braccia al mio collo, desiderosa delle mie labbra e di altro....

L'afferro per le cosce e la porto sul mio letto, sarà un modo per distrarsi...

2 mesi dopo...

Questa città è un inferno, inizio a non sopportarla più...o forse non sopporto l'idea di non vederla da mesi e di sapere che in questo momento sta crescendo la figlia di un altro...
Il figlio di un uomo senza alcuno scrupolo, che pur di arricchirsi fa affari con gente poco raccomandabile.
Povera bambina spero per lei che non cresca, come sono cresciuto io, vittima degli affari.

Se solo Ariel aprisse gli occhi e se solo lui non si fosse approfittato di lei, se solo non l'avesse stretta nella sua morsa a soli vent'anni, mettendola incinta e incastrandola nel matrimonio, se solo non le avesse tolto la libertá.
Io non sarei mai arrivato a lei, perchè dietro gli affari loschi del padre c'è sempre stato il suo fratellino...

Goosebumps di Travis Scott risuona nella mia auto, inizio a cantare sperando di togliermi quei pensieri dalla testa.
Sto lottando contro me stesso, contro i miei impulsi e in più la presenza di Amanda nella mia vita sta diventanto così asfissiante.
Dev'essersi accorta di qualcosa, non frequenta le amiche da un pó e non è andata nemmeno a far visita ad Ariel, senza darmi modo di vederla.

Sto per girare nella traversa che porta al mio ristorante, quando la vedo.
Sento l'adrenalina scorrermi nel sangue e il mio cuore impazzito accellera nel petto. Faccio inversione con l'auto e mi fermo nella strada opposta allo store di Victoria Secrets.
L'idea che lei sia lì, mi eccita da impazzire.
Esco dall'auto e mi diriggo spedito all'ingresso del negozio.

"Signor Santos" mi saluta la commessa.
"Buongiorno" mi limito a dire vagando con gli occhi in cerca della mia pedra.

La vedo e senza dire nulla mi incammino verso il reparto dei completi intimi in pizzo. Dio mio mi eccito al solo pensiero di lei con uno di quei cosi striminziti addosso.
Vorrei prenderla con la forza e farla mia in uno di questi cazzo di camerini.

Mi avvicino a lei, a tal punto da notare il rossore sulle sue guance, sa che sono lì...
Si accerezza nervosamente una ciocca di capelli, mentre cerca qualcosa tra quella montagna di pizzo nero.

Intravedo sul tavolo quello che credo sia un body, è tutto pizzo e merletti.
"Con questo saresti una bomba, Hermosa" le dico gettandole avanti agli occhi quel body.

Mi osserva impassibile, sorrido quando osservo il rossore sul suo viso farsi più vivace.
"Bella e timida, sono rare quelle che si imbarazzano per un complimento" aggiungo beffardo.
"Non so con che genere di donne hai a che fare"sbotta stizzita per poi rimanere in silenzio.

"Questo lo prendo io" dico togliendo dalle sue mani un completino "lo faró indossare ad Amanda pensando che sia tu..." le dico, le faccio un occhiolino e la lascio lì sconvolta.

Esco dal negozio, mi porto la mano al naso respirando il profumo di lei che quel breve contatto ha lasciato sulla mia pelle.
Mi appoggio alla mia auto e aspetto che esca, non posso andarmene, qualcosa nel mio petto mi obbliga a restare lì, a non muovermi di un passo.

Quando esce dal negozio, la seguo. Mi mantengo qualche passo dietro di lei, anche se sembra così assorta nei suoi pensieri.
Chissà se sta pensando al nostro incontro, chissà se proprio come me, anche il mio tono di voce rimbomba nella sua mente.

Entra in un parcheggio sotterraneo, aumento il passo fino a che la mia mano non si stringe intorno al suo polso.
Me la tiro addosso e il suo profumo mi invade le narici.

Dio mio, sto impazzendo...

La spingo contro al muro, e non avere il suo pancione come ostacolo mi permette di farle sentire completamente quella che è la reazione del mio corpo quando le sono accanto.
Le spingo la mia erezione contro la pancia, la dove prima c'era il frutto del suo amore con un altro.

Lei mi osserva senza dire una parola, appoggio le mani ai lati della sua testa e mi piego per fare in modo che la mia fronte aderisca  alla sua, per poi percorrere la sua guancia con la punta del mio naso fino ad arrivare al suo collo profumato.
Sto per impazzire...

"Hermosa" sospiro sul suo collo, che freme al suono delle mie parole.
Appoggia la sua testa alla mia spalla, ispirando a fondo...ma poi con entrambe le sue mani fa forza sul mio petto e mi allontana da lei.

Ma non mi sposto di un millimetro, anzi mi spingo sempre di più contro di lei, non lasciandole alcuna via di uscita.

Alza lo sguardo e incrocio quelle meraviglie azzurre ai miei occhi. Il suo sguardo è un miscuglio di sentimenti, ma non si intravede una sola goccia d'odio nei miei confronti.
Eppure se fossi in lei, mi detesterei per quello che le sto facendo e se è intelligente come credo, saprá benissimo che non me ne frega un cazzo della sua amica.

"Perchè mi fai questo?" sussurra lasciandomi senza fiato nei polmoni.
"Perchè mi hai fottutto il cervello" ribatto duro, colpendo con tutta la forza che ho il muro con un pugno...
Trema e socchiude gli occhi per lo spavento..
Dio quanto è bella...

Mi mordo un labbro e decido di andare via da lì , ho giá fatto troppi danni, per oggi.

L'ossessione di Romeo Where stories live. Discover now